Pianta on the road: il leccio, che insieme ad altri alberi contribuisce a creare quell’oceano verde che è il maquis del Cap Corse.
Alcuni lo chiamano ‘il Dito’ per la sua somiglianza, sulla cartina, ad un indice. Nell’estremo Nord della Corsica, il Cap Corse è una lingua di terra lunga 40 chilometri e larga 10, fatta di curve tortuose, piccoli pescherecci, sentieri naturalistici, borghi antichi, rocce, torri genovesi e spiagge deserte. Sì, perché questa penisola è poco frequentata, anche in alta stagione e racchiude l’anima più selvaggia della Corsica. È un mondo a parte, perfetto per un viaggio on the road anche con il cane, in macchina o in moto, e per chi ha sete di esplorare. Ma non per tutti. Le calette sono splendide, ma possono richiedere avventurose passeggiate per essere raggiunte. Se avete uno spirito wild e non amate le orde di turisti, saprete apprezzarlo. Vi suggerisco un itinerario del Cap Corse attraversando le sue mete più suggestive, dove fare un pranzo goloso e un posto speciale in cui dormire cullati dalle onde.