Fiore on the road: l’achillea millefoglie con capolini di fiori profumati bianchi o confetto, molto diffusa sulle Alpi.
L’estate in montagna è inebriante. E’ una piacevole conferma per chi è solito viverla, ma costituisce una vera sorpresa per i non avvezzi alle vacanze ad alta quota. Una suggestiva meta vicino all’Italia – sia per gli aficionado del genere che per i novizi – è il Vallese, nella Svizzera sud-occidentale. Terzo cantone più vasto del Paese (per metà tedesco e per metà francese), sorge sulle Alpi Pennine ed è un tripudio di valli in fiore, rigogliosi vigneti (l’Heida, coltivato a 1.150 metri d’altezza, è il più alto d’Europa), pascoli color smeraldo, ghiacciai, laghi alpini, affascinanti sentieri per il trekking e le mountain bike, torrenti rigeneranti e fitti boschi. Se la Svizzera vanta più di mille varietà di mele e – in pochi lo direbbero – esporta più caffè (è nato qui quello liofilizzato) che cioccolato e formaggio, il Vallese – a tavola – tiene alta la bandiera. Conta, infatti, diversi prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta): dal pane di segale, al distillato di albicocca (abricotine) e pera Williams (williamine), sino al pregiato zafferano di Mund, il più settentrionale d’Europa. E poi c’è la cremosa raclette, che nasce proprio nel Vallese, e – per i non vegetariani – la carne secca di manzo. Ma andiamo con ordine.
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