Vi suggerisco una piccola selezione di indirizzi gourmet dove ordinare a domicilio a Milano, a prezzi democratici, con un’attenzione speciale anche per chi è vegetariano. Tra i vari lockdown e il continuo alternarsi di Zone Rosse e Arancioni, abbiamo cambiato stile di vita. Si è sviluppata una nuova cultura del gusto e della salute, più attenta e consapevole. Pranziamo e ceniamo a casa più spesso: capita però di non aver voglia di mettersi ai fornelli e di desiderare prelibatezze cucinate da mani esperte. Ecco allora tre food delivery sfiziosi e di qualità per chi vive a Milano (e dintorni), che renderanno felice sia chi è vegetariano che chi non lo è.
Delivery Milano: come orientarsi
A Milano nell’ultimo anno le proposte di cucina a domicilio si sono moltiplicate. Tanti ristoranti, che prima non facevano delivery, per necessità di mercato hanno intrapreso questa nuova avventura. Ma solo alcuni sono riusciti a fare la differenza, unendo qualità, facilità d’uso e sostenibilità.
I progetti di cui vi parlo in questo articolo hanno scelto di non affiliarsi alle grandi piattaforme (come Deliveroo o Just Eat), consegnando personalmente i piatti e sviluppando un servizio a domicilio più attento e familiare. Anche il packaging è importante: la sostenibilità, la praticità e l’estetica possono orientare la scelta. Le tre proposte che vi consiglio sono attente all’ambiente, hanno confezioni graziose (ideali per una serata speciale) e non richiedono ulteriori preparazioni (basta scaldare i piatti in forno o padella).
Ma ciò che più conta (secondo me) è la qualità delle materie prime e la varietà dell’offerta, che deve tener conto delle diversità che possono convivere anche in un piccolo nucleo abitativo. Io, per esempio, non mangio né carne né pesce da oltre 20 anni, ma convivo con una persona che adora piatti come ossobuco e trippa. In comune, a tavola, abbiamo la passione per la buona cucina (e per il vino).
Quelli che trovate di seguito sono tre indirizzi che consiglierei ad un amico per un’ottima cena o pranzo a domicilio su Milano: uno è interamente vegetariano, ma sono certa che saprà conquistare anche chi non lo è; gli altri due hanno squisite proposte sia per gli onnivori che per i veggie addicted. In tutti e tre potete anche acquistare il vino, con intriganti selezioni di bottiglie bio e naturali. Buon appetito!
1) ROC Milano, la rosticceria alternativa
Per esteso si legge Rosticceria Origine Contraste (ROC, appunto). Sottotitolo: Your Usual Rosticceria, Your Unusual Delivery. Si tratta di una ‘dark kitchen‘, un laboratorio dedicato alla produzione di piatti di gastronomia da ordinare per casa (non esiste, insomma, il ristorante ROC).
Esiste però Contraste – ristorante 1 Stella Michelin in via Meda a Milano – ed è da qui che escono le tre anime del progetto. ROC, infatti, schiera in campo: il geniale chef uruguaiano Matias Perdomo, l’abile maître e sommelier meneghino Thomas Piras e l’ingegnoso chef argentino Simon Press (particolarmente ferrato nella preparazione dei piatti vegetariani, ma non solo).
Il menù di ROC alterna portate classiche cucinate ad arte, come le lasagne (10 euro) o – in quota veggie – la parmigiana di melanzane (9 euro); a piatti più creativi, dall’agnello, ketchup di peperoni e capperi fritti (12 euro) al puré di patate affumicato (una delizia!, 6 euro). E ancora, ci sono proposte che profumano di viaggi, come i gamberi rosa al ajillo (all’aglio, 9 euro) o i cavolfiori, curry e menta (7 euro).
Info pratiche e come ordinare da ROC
Con ROC la vostra cena (o pranzo) arriva in uno stiloso box nero, che contiene le singole portate in pratici contenitori, con etichette che riportano il nome del piatto, gli ingredienti, gli allergeni e come riscaldarlo. Le pietanze vanno semplicemente messe in forno, troverete l’indicazione del tempo e della temperatura necessari.
Il menù di ROC si ordina online ed è disponibile, oltre a Milano città, anche per le province del capoluogo meneghino e in quelle di Varese e Monza Brianza (in questi casi si alzano le spese di consegna, ma rimangono gratuite raggiunta una quota d’acquisto). Se preferite, potete ritirare il vostro pasto direttamente nel ristorante Contraste a Milano, ad orari prestabiliti.
In ogni caso, sta a voi scegliere il giorno di consegna desiderato, ma tenete presente che l’ordine va fatto almeno un giorno prima, prenotandolo entro le 19.30. Vi suggerisco di pensarci con qualche giorno in più d’anticipo, perché vengono accolte un numero limitato di comande al giorno. Se vivete a Milano, sarà una delle persone della brigata di Contraste a portarvi il vostro pasto stellato.
Dove ordinare: rocmilano.com
2) Altatto, il delivery vegetariano
Avete mai assaggiato un piatto di alta cucina vegetariana? Provate Altatto e ne sarete conquistati, anche se siete soliti mangiare pesce e carne. La magia è merito di tre giovani donne: Sara Nicolosi, Giulia Scialanga e Cinzia De Lauri. Si sono incontrate al Joia di Milano (primo ristorante vegetariano stellato al mondo) e da lì hanno scelto di creare un loro progetto.
Nasce così Altatto, bistrot attento alla sostenibilità e alla stagionalità delle materie prime, grazie ad una continua ricerca sulla varietà di gusti, consistenze, e colori offerti dalla Natura. La versione delivery di questa proposta si chiama schiscetta ed è ispirata ai dabbawala indiani, pony express che portano alla velocità della luce le prelibatezze che madri e mogli degli impiegati di Mumbai cucinano a casa per i propri figli o mariti.
La Schiscetta di Altatto è eco-friendly: in acciaio inox, consegnata in una borsa di stoffa e con il vuoto a rendere. Ogni settimana potete scegliere tra due menù, composti da 3 portate più un dolce: uno etnico e l’altro più tradizionale (33 euro; dal secondo ordine con vuoto a rendere 23 euro). Uno dei due menù è vegano e, talvolta, ci sono delle proposte interamente senza glutine. Perché la diversità è un valore.
Tra i miei piatti del cuore: il bao con tempeh glassato, kimchi di cavolo cinese e maionese di germogli d’aglio (menù giapponese), il riso cocco e cavolfiori piccanti (India), il carciofo alla Giudia (menù Tradizione) e gli involtini con maionese di mandorla al lime ed erbe fresche (Thailandia).
Info pratiche e come ordinare da Altatto
Ogni lunedì pomeriggio sul sito dedicato (sotto trovate il link) escono i due nuovi menù; vi suggerisco di prenotarli ad inizio settimana perché diventano presto sold out. Dovete ordinare (almeno) entro le 18 del giorno prima.
La schiscetta viene consegnata unicamente il mercoledì, giovedì e venerdì tra le 11.30 e le 13.30, ma potete naturalmente conservare il prezioso bottino per cena. Anche in questo caso, come da ROC, è direttamente una delle chef o il sommelier a portarvi il pasto.
Ogni menù è accompagnato da un cartoncino con le istruzioni per l’uso per scaldare (in forno o sui fornelli) i contenitori in metallo, dai quali potete anche mangiare. L’idea è quella di offrire un pasto con zero usa e getta per consumatori consapevoli.
Dove ordinare: acasatua.altattoo.com
3) Bentoteca, viaggio in Giappone
La terza proposta che vi suggerisco farà un po’ più felici gli onnivori, lo ammetto. Ho scelto di inserirla in questa selezione perché i piatti – anche le poche proposte vegetariane – sono davvero deliziosi e originali. Merita di essere provato!
Lo chef Yoji Tokuyoshi, giapponese, è stato il sous chef di Massimo Bottura all’Osteria Francescana di Modena. Scordatevi quindi il sushi ed entrate nel suo incredibile orizzonte creativo, dove reinterpreta piatti della tradizione nipponica.
Se con il suo ristorante Tokuyoshi (via San Calocero, Milano) lo chef ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di una Stella Michelin; con l’avvento del Covid-19 Mister Tokuyoshi non si è dato per vinto e ha aperto la Bentoteca, un bistrot, votato al delivery. I bentō in Giappone sono pasti contenuti in una scatola: un vassoio, ricco di sapori e colori, diviso in scomparti e munito di coperchio (ve ne parlo qui). Le portate della Bentoteca che riceverete a casa ricordano i bentō, rivisitati con creatività.

Info pratiche e come ordinare alla Bentoteca
Cosa potete ordinare alla Bentoteca? Le portate, oltre ad essere gustose, sono esteticamente belle e variopinte: dagli onigiri (polpette di riso triangolari chiuse da un’alga) con salsiccia di Bra al salmone marinato con uova, fiori e verdure (14 euro); dal piccione ubriaco (25 euro) al baccalà e cavolfiore fritti con salsa ponzu al peperone crusco (14 euro).
I vegetariani possono optare per la sinfonia di verdure, cotte e marinate con tecniche giapponesi (squisite!, 10 euro) e per il katsusando (una sorta di sandwich) di melanzana con zucchine, cavolo viola e maionese al wasabi (12 euro).
Per ordinare basta andare sul sito dedicato, verificare che la vostra zona sia coperta dalla consegna e scegliere portate e data in cui desiderate riceverle. Il ristorante consiglia di ordinare entro le ore 16 del giorno stesso, meglio se riuscite a farlo con qualche giorno d’anticipo. La consegna avviene dalle 19 alle 22, dal martedì alla domenica.
Dove ordinare: linktr.ee/BentotecaMilano
DRITTE TAKE AWAY
Tre delivery di qualità dove ordinare a Milano
§ ROC
§ Altatto
§ Bentoteca
SCOPRI ANCHE…
→ Una vegetariana da Trippa, trattoria di Milano (leggi l’articolo)
→ Il brunch di Spica a Milano per viaggiare a tavola (leggi l’articolo)
No Comments