Pianta on the road: le scalinate impreziosite da calle dei Giardini di Santa Clotilde, a Lloret de Mar.
Ci sono tre esperienze, insolite e speciali, che vi suggerisco di vivere a Lloret de Mar e dintorni: ve ne parlo in questo post. Con una premessa. Personalmente, a Lloret de Mar ci sono capitata un po’ per caso. Presa d’assalto come mecca del divertimento dai giovani di tutta Europa, sulla carta non era una meta affine ai miei gusti. Eppure i luoghi, come le persone, possono essere imprevedibili, riservando chicche preziose. Come un cimitero, che è bello come un museo. O uno splendido giardino con scorci sul mare da urlo. E ancora: un ristorante, stellato, a prezzi non esorbitanti, in una cornice d’eccezione. Leggere (e provare) per credere.
Informazioni pratiche
Lloret de Mar e Tossa de Mar distano appena 15 minuti di macchina e si trovano nella provincia di Girona, sulla Costa Brava. Barcellona è a solo un’ora d’auto. Sia l’aeroporto del capoluogo che quello di Girona (quest’ultimo ancora più comodo) sono due punti d’approdo ideali.
Per un viaggio on the road della Catalogna, mi sono fermata a Figueres, la città di Dalí; poi mi sono diretta nella pittoresca Cadaqués (leggi qui l’articolo dedicato) ed infine, per praticità, ho fatto tappa per un giorno e una notte a Lloret de Mar, cogliendo l’occasione per ammirare anche la piccola e deliziosa Tossa de Mar.
Per seguire il mio itinerario, calcolate almeno un week-end lungo; se vi fermate unicamente a Lloret de Mar e Tossa de Mar, magari godendovi anche il mare, un fine settimana è l’ideale.
Lloret de Mar da una prospettiva diversa
Lloret de Mar e Tossa de Mar hanno alle spalle una profonda tradizione marinara. Vantano nei dintorni spiagge e calette a misura d’uomo, lambite da acque trasparenti, ma anche un profilo costiero aspro, con scogliere affascinanti, con più di 100 metri d’altezza.
Soprattutto Lloret de Mar è una meta molto gettonata dal turismo di massa, famosa per la sua vivacità notturna e per questo amata dai giovani. Se siete alla ricerca delle discoteche più cool o di dove bere il miglior cuba libre della zona, questo post non fa per voi.
Quello che vi suggerisco qui è una chiave diversa della destinazione, una prospettiva meno main stream e più intima. Vi propongo tre esperienze da vivere, tra arte, botanica e cucina di alto livello. Con una dritta pratica: veniteci fuori stagione.
1) I Giardini di Santa Clotilde
I romantici Jardines de Santa Clotilde, a Lloret de Mar, sono un eden Verde, dove passeggiare amabilmente tra pini, cipressi e tigli; sculture di leoni e sirene; fontane zampillanti e scalinate ricoperte d’edera.
La loro posizione contribuisce all’incanto: si trovano su una falesia, affacciati sul mare, e permettono di ammirare scorci di baie suggestive, incorniciate dalla Natura.
Si estendono per quasi 27.000 m² e si ispirano al modello rinascimentale italiano: si sviluppano in giardini a terrazze, attraversati da viali e scalinate ricoperte da calle ed edera, con suggestive vedute panoramiche. L’architettura dei giardini è uno squisito esempio di Art Nouveau catalana.
I percorsi e le statue dei Giardini
I Giardini – restaurati nel 2006 – furono creati dall’architetto Nicolau Maria Rubió i Tudurí, su commissione di un nobile in omaggio alla moglie Clotilde (da cui il nome), nel luogo in cui era solito passeggiare con la sua amata prima del matrimonio.
Lontani anni luce dai ritmi frenetici di Lloret de Mar, camminate senza fretta fra i percorsi che si intrecciano nei diversi Giardini, tra rampe, scale e terrazze.
Durante la passeggiata potete ammirare diverse statue in stile classico, in bronzo o in marmo. Splendida quella delle sirene a due code, ispirata alle fiabe classiche spagnole.
Info pratiche: il biglietto d’ingresso costa 5 euro; i Giardini sono aperti dalle 10 alle 18 (fino alle 20 in estate).
2) Il Cimitero Modernista
Quando viaggio, ci tengo a visitare i cimiteri delle città o dei paesini in cui mi trovo, bellissimo per esempio quello di Bonifacio in Corsica (ve ne parlo qui). I cimiteri sono luoghi di memoria preziosi, che possono raccontare molto sul posto in cui siete, sulla sua storia e sui suoi abitanti. Sono anche un’espressione di cultura ed arte: ne è uno splendido esempio il Cimitero Modernista di Lloret de Mar, vero e proprio museo a cielo aperto.
Progettato alla fine del XIX secolo e realizzato anche grazie al contributo di fondi privati, è conosciuto come ‘il Cimitero degli Indiani’ perché numerosi mausolei furono costruiti per uomini d’affari, tornati in patria dopo aver fatto fortuna in America.
Il cimitero di Lloret de Mar è dominato dallo stile modernista. Ospita monumenti funerari in pietra, rilievi, ipogei e pantheon, che sono opera di architetti e scultori importanti, come Josep Puig i Cadafalch (tra i principali esponenti del modernismo catalano), Ismael Smith e discepoli della scuola di Gaudí.
La visita al cimitero è emozionante. È un luogo di pace e d’arte, dove ammirare vere e proprie opere d’arte, ricche di fascino, in un’atmosfera sospesa nel tempo.
3) Esperienza stellata a Tossa de Mar
Marc Chagall lo definì ‘el Paraíso Azul’ (il paradiso azzurro): Tossa de Mar, con meno di 6.000 abitanti, è un suggestivo borgo medievale a picco sul mare. Si trova ad appena 15 minuti di macchina da Lloret de Mar, poco più a Nord, vicinissimo alla Francia e merita di essere visitato.
La parte nuova della cittadina si affaccia sulla graziosa spiaggia, ma è il borgo antico – che si sviluppa su un promontorio ed è racchiuso tra le mura – a lasciare d’incanto. I suoi vicoli lastricati di ciottoli, il castello medievale e le vedute panoramiche sulla Costa Brava vi conquisteranno.
Storicamente fu un insediamento romano, si chiamava Turissa, oggi invece è molto frequentato dal mondo degli artisti, che in questo paradiso azzurro trovano ispirazione.
Dove mangiare a Tossa de Mar
In questa cornice pittoresca c’è il ristorante Can Simón, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di una Stella Michelin. Ma non spaventatevi: nonostante le elevate prestazioni culinarie, il conto rimane – considerato l’alto standard – abbordabile (in Spagna i ristoranti stellati sono meno cari, rispetto all’Italia e alla Francia).
La Cuina de Can Simón si trova a pochi passi dall’ingresso alle mura medievali di Tossa de Mar ed è gestito da due fratelli (uno in cucina, l’altro in sala), che recuperano la tradizione dei nonni legata alla pesca e la rivisitano con creatività.
Il menù proposto dal ristorante Can Simón racconta il territorio, con prodotti freschissimi: dai frutti di mare ai funghi, dal miele al rosmarino.
In carta, la degustazione costa sugli 80 euro e, su richiesta, è possibile averne anche una declinazione vegetariana, con piatti golosi come il Giardino d’Inverno (o d’Estate, a seconda della stagione) e il Cappuccino di Porcini. Le bollicine d’entrée vengono servite a volontà (che splendida usanza!); originale il dessert.
DRITTE TAKE AWAY
Cosa vedere
§ Giardini di Santa Clotilde, Lloret de Mar
§ Cimitero Modernista, Lloret de Mar
Dove mangiare
Ristorante Can Simón, carrer del Portal, 24 – Tossa de Mar
SCOPRI ANCHE…
→ Figueres e Cadaqués, sulle orme di Salvador Dalí (leggi l’articolo)
→ Almería, viaggio in una meta insolita dell’Andalusia (leggi l’articolo)
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