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La portulaca, che ama essere baciata dal sole

Portulaca © oltreilbalcone

La portulaca compie una piccola magia: si apre in fiore solo se baciata dal sole e non appena sopraggiunge l’imbrunire – o l’ombra – si chiude rapidamente. È variopinta, allegra, generosa e tenace. Crea tappeti colorati e si arrampica volentieri, arrivando a spuntare nelle fessure dei marciapiedi o sulla sabbia, a pochi passi dal mare. In terrazzo e giardino non richiede cure particolari, ma ha un tallone d’Achille: teme il freddo. Eppure è come l’araba fenice, poi risorge dalle sue ceneri. Vi porto alla scoperta delle portulache, tra consigli di giardinaggio e curiosità.

Appunti

Il nome di questa pianta, che deriva dal latino, significa ‘piccola porta, in riferimento all’apertura improvvisa del fiore non appena intercetta un raggio di sole. Sembrano quasi sorridere, le portulache. Originarie di zone tropicali e subtropicali, amano il caldo, la luce e i terreni ben drenati. Si accontentano di poco, sono vigorose e colorate.

Sono considerate infestanti, ma io non amo questa definizione un po’ dispregiativa. Preferisco ‘tappezzanti‘: amano espandersi e creare dei tappeti variopinti. Sono prolifiche e si autodisseminano, soprattutto se sorgono in piena terra. Ma possono essere coltivate anche in vaso: sono graziosissime nei cestini da appendere (un diametro di 20 centimetri è l’ideale).

Quando le temperature scendono sotto i 18 gradi, soffrono. In Italia, nei luoghi dove il clima è rigido, in inverno muoiono. Ma anche qui, compiono un’altra piccola magia: lasciano sul terreno tanti minuscoli semi, che germineranno la primavera successiva. Se vi stancate di vederle in giardino, è sufficiente vangare il terreno in inverno. Ma come rinunciare a queste tenaci amiche variopinte?

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La mia portulaca, rosa acceso. © oltreilbalcone

Curosità sulla portulaca

Sapevate che la portulaca è un fiore edibile? I giovani getti e le foglie vengono utilizzate in cucina: hanno un sapore leggermente piccante e sono ottime in insalata. Può essere mangiata anche cotta: nei ripieni di pasta fresca, nelle frittate o nelle minestre (qui potete curiosare qualche ricetta).

Inoltre, sono un’importante fonte di acidi grassi omega-3, utili nell’aumento delle difese del sistema immunitario e nella prevenzione degli attacchi cardiaci.

La portulaca è molto cara alla medicina cinese: è spesso utilizzata nelle tisane come sollievo contro dolori al fegato o allo stomaco. Ma anche nella medicina occidentale sono riconosciuti i suoi benefici contro i disturbi intestinali e le emorragie post-parto.

Descrizione della pianta

Oltre ad avere un bel carattere, la portulaca ha un aspetto decisamente caratteristico. Foglie carnose e fitte; fusti sodi, striscianti o prostrati, spesso di una graziosa tonalità porpora e ampie corolle a cinque petali.

È una pianta dalle tante sfumature: rosa (io le ho così!), giallo, rosso, bianco e arancio.

Dritte di giardinaggio

  • La portulaca va bagnata poco, solo quando il terreno è completamente asciutto.
  • Mettetela in pieno sole, altrimenti non fiorisce.
  • Eliminate i fiori appassiti per stimolare una fioritura continua.
  • La pianta sopporta anche temperature molte elevate, ma non sopravvive se il termometro si avvicina allo zero.

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