Pianta on the road: le viole di Tourrettes, in Provenza.
Profumi, colori e sapori, tra dolci colline e borghi in pietra incantevoli: benvenuti in Provenza, nel sud della Francia. Al netto della lavanda e delle cittadine più famose, come Aix-en-Provence o Arles, c’è un altro mondo da scoprire. Vi propongo un itinerario slow – ideale anche se viaggiate con un cane – tra i piccoli borghi della regione, ancora poco battuti dal turismo di massa. Da esplorare senza fretta, per assaporare il fascino della quiete che si respira da queste parti, tra mercati di paese e piccole grandi bellezze naturali.
Provenza: informazioni pratiche
La Provenza dista poche ore di macchina dall’Italia: calcolate circa 4 ore se partite da Milano. È una meta intrigante anche per un week-end lungo, ma il mio suggerimento è (almeno per una volta) di trascorrerci una settimana o più, per entrare nel mood di pace e delizia della regione.
L’auto o la moto sono i mezzi di trasporto ideali per scoprirla, perché vi consentono di muovervi comodamente tra i vari borghi del territorio. In loco potete anche noleggiare una bicicletta e fare suggestive passeggiate a cavallo. Per dormire e come punto strategico di partenza per le varie escursioni, vi suggerisco Au Bien Être. È in assoluto uno dei miei luoghi preferiti dove rilassarmi in vacanza: prezzi democratici, accoglienza calorosa, piscina ed uno squisito ristorante (ve ne parlo in questo post).
L’itinerario che vi propongo qui tralascia volutamente le mete più note in Provenza e privilegia piccoli paesini, ricchi di fascino e storia, poco conosciuti dai turisti italiani. Questa regione, come gran parte della Francia, è squisitamente dog-friendly: i cani sono benvenuti pressoché ovunque, nei ristoranti, hotel e chambre d’hôtes. Il clima è mite, in estate il sole è caldo di giorno ma la sera è piacevolmente fresco, con un golfino si sta benissimo.

Mons e il suo balcone naturale
Appollaiato a 814 metri d’altezza, questo grazioso paesino permette di godere di un belvedere privilegiato. È un incantevole balcone naturale sulla Costa Azzurra, il massiccio dell’Ésterel, la catena montuosa del Maures e la Corsica.
Il territorio di Mons si sviluppa per quasi 8000 ettari, dal ponte di Siagne sino alla più alta cima del dipartimento del Var, il monte Lachens (1715 metri). Gli uomini sono presenti in questo piccolo centro urbano sin dalla preistoria, come dimostrano i dolmen, ma è nel X secolo che la colonia dei Liguri vi si stabilì in pianta stabile.

Passeggiando per le sue vie acciottolate, tra case in pietra e persiane pervinca, ammirate i resti delle antiche cinte murarie che proteggevano il castello. Graziosa anche la chiesetta risalente al 1260.
Per pranzo, fermatevi all’Auberge Provençal: mangiare sulla sua terrazza sospesa con vista panoramica è un’esperienza incredibile. Ammetto che mi avrebbero potuto servire qualsiasi cosa e sarei stata felice a prescindere dato il luogo favoloso e invece anche la cucina merita. È un posto davvero speciale!

Tourrettes, tra viole e arte
A 20 minuti di macchina da Mons, l’incantevole borgo medievale di Tourrettes-sur-Loup si trova proprio a metà strada tra mare e montagna. È conosciuto come ‘il paese delle violette‘, che fioriscono in molteplici sfumature tra gli speroni rocciosi.
Le foglie sono vendute alle vicine profumerie di Grasse (leggi l’articolo dedicato) mentre i fiori vengono utilizzati per produrre le pastiglie aromatiche. Visitate la Bastide aux Violettes, un ecomuseo dedicato a queste piantine dall’aspetto gentile e allegro.

Il paese conta meno di 4000 abitanti e sorge attorno ad un castello del XIII secolo e ancora oggi si respira un’atmosfera medievale. Tra viuzze lastricate e bar pittoreschi fuori dal tempo, ci sono scorci suggestivi sul paesaggio circostante.
Dall’inizio del ‘900, Tourrettes divenne meta d’elezione di artisti, musicisti e scrittori che venivano sin qui per ispirarsi. Oggi è costellata di gallerie d’arte (ce ne sono più di 30!) e vanta un museo a cielo aperto: per tutto il borgo, c’è un itinerario di opere en plein air.
Da sapere: il mercoledì mattina il centro del paese si trasforma in un coloratissimo mercato di prodotti locali, mentre i primi giorni di marzo si celebra la Festa delle Violette, con eventi e manifestazioni.

Fayence, il ‘luogo ideale’
Merita una visita anche Fayence, che dista appena 5 minuti d’auto da Tourrettes. Affacciato sul massiccio dell’Ésterel, sorge su una collina e i suoi vicoli a spirale conducono sino alla vetta, dove sorge la Torre dell’Orologio, punto intrigante per godere della spettacolare veduta panoramica.
Il nome del paese racconta già molto: Fayence deriva dal latino faventia, ossia luogo ideale. Gli antichi romani lo avevano eletto come meta perfetta, grazie al clima mite e alla sua posizione geografica. Visitate l’ecomuseo, che ripercorre la storia dell’agricoltura locale.

Tourtour, il borgo nel cielo
Ad un’ora di macchina procedendo verso ovest, Tourtour è un altro grazioso borgo medievale – classificato tra ‘I più Belli di Francia’ – e si è addirittura guadagnato il soprannome di ‘paese nel cielo’. Abbarbicato su una collina dal nome evocativo – Beau Soleil (bel sole) -, permette di godere una veduta magnifica sul monte Ventoux e sul massiccio Maures.
Paseggiate tra le sue stradine pittoresche, tra fontane zampillanti, boutique dal sapore provenzale e atelier di artisti. Come spesso accade da queste parti, sono i dettagli a rimanere nel cuore: le persiane blu carta da zucchero, un portone, i balconi fioriti. E poi, in onore del nome (tour), ci sono le torri: le due del castello, quella dell’Orologio e la Tour Grimaud.
Vi suggerisco di visitare Tourtour nel tardo pomeriggio: godetevi il tramonto da quassù e fermatevi a cena in uno dei ristoranti con i tavoli all’aperto dell’ariosa piazzetta principale, incorniciata da maestosi ulivi.

Saint-Julien e i suoi mulini
Difficilmente viene citato nelle guide turistiche, ma è una chicca da scoprire. Saint-Julien le Montagnier (calcolate un’oretta di strada da Tourtour) è un paesino antichissimo ed è una gita bucolica ricca di fascino, ideale per un picnic. Siamo tra il Parco Naturale del Verdon e quello del Luberon.

Il borgo – completamente in pietra, con le persiane verde menta – è molto grazioso, piacevole per una passeggiata. Anche qui le casette sono ricche di dettagli, una più bella dell’altra, tra fiori e particolari che ne abbelliscono ulteriormente l’estetica. Il punto panoramico permette di apprezzare il paesaggio circostante.
Ma la vera meraviglia è l’Aire Gourdane, dove storicamente sorgeva una città fortificata. Vi si accede oltrepassando un’antica porta: è un ampio spazio verde in mezzo alla natura dove, tra papaveri e fiori gialli, si ergono due mulini in pietra del 1600. Quest’area è una postazione incantevole per il picnic: ci sono anche un paio di tavoli dedicati e non è mai affollato (quando ci sono stata io – ed era agosto – eravamo da soli).
Il fascino della Provenza
Questi piccoli borghi della Provenza, dove le tradizioni popolari sono ancora profondamente radicate sul territorio, insegnano a riscoprire il gusto della semplicità. Sono paesini fuori dalle solite rotte, frequentati più dalle persone del posto che dai turisti. Regalano un’atmosfera tranquilla e consentono di apprezzare il fascino autentico della regione, costituito da piccoli incantevoli dettagli.
DRITTE TAKE AWAY
Da vedere
§ Mons
§ Tourrettes-sur-Loup
§ Fayence
§ Tourtour
§ Saint-Julien le Montaignier
Dove dormire
Au Bien Être, meta suggestiva nel cuore della Provenza (leggi l’articolo)
Ristorante consigliato
Auberge Provençal, place de la Rouguière – Mons
Per maggiori informazioni sulla destinazione: Atout France Italia it.france.fr/it
ALTRE METE DA NON PERDERE IN COSTA AZZURRA & PROVENZA
→ Cannes (leggi l’articolo)
→ Nizza (leggi l’articolo)
→ Marsiglia (leggi l’articolo)
→ Antibes (leggi l’articolo)
→ Biot (leggi l’articolo)
IDEE ORIGINALI
→ Visita alla profumeria Fragonard di Grasse (leggi l’articolo)
→ I cocktail botanici del Barrière Le Majestic di Cannes (leggi l’articolo)
2 Comments
Daniela
Luglio 2, 2020 at 1:57 pmAdoro la provenza ci son stata 3 volte ma mai visto i borghi detto da te..me li segno grazie cara complimenti x il blog
Daniela
Corinna Agostoni
Luglio 3, 2020 at 9:05 amCiao Daniela, grazie di cuore! La Provenza è una continua scoperta, quando posso ci vado sempre volentieri, mi riconcilia con il mondo. I borghi di cui parlo qui sono molto suggestivi, poi mi dirai cosa ne pensi (se ti va). A presto