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Ishigaki, cartolina dal Giappone tropicale

Ishigaki Tropico Giappone © oltreilbalcone

Pianta on the road: le coltivazioni di ananas che costellano l’isola di Ishigaki.

Per chi si domanda com’è il mare in Giappone: vi porto in un paradiso dalle mille sfumature di Azzurro e di Verde. Ishigaki si trova nell’estremo sud del Paese, in un remoto scampolo di terra. Aspro, selvaggio e suggestivo. Il paesaggio è disegnato da una Natura lussureggiante, da incantevoli spiagge deserte (gli orientali non amano prendere il sole) e da acque cristalline, impreziosite da una variopinta barriera corallina. Se cercate la movida, non la troverete qui. In compenso, ci sono coralli blu, distese di ananas e farfalle giganti. È un Giappone inconsueto, colorato, meticcio, crocevia sin dal passato di antiche culture. Anche i tratti somatici dei (pochi) abitanti sono diversi da quelli che si incontrano altrove. Vi consiglio come e perché scoprire Ishigaki, dove dormire e cosa vedere. Con una consapevolezza: le vostre giornate saranno scandite da ritmi lenti e dalla luce del sole, tra relax ed escursioni, in un angolo di mondo lontano da tutto, che sembra disegnato.

Dov’è e come raggiungere Ishigaki

Ishigaki è un’isola dell’arcipelago delle Yaeyama, nella prefettura di Okinawa ed è geograficamente più vicina a Taiwan che al Sol Levante. Rappresenta la quintessenza del Giappone tropicale. Alterna giungla incontaminata e spiagge, tra mangrovie, ibischi e farfalle, colorate e di taglia extralarge.

Ha un clima mite per gran parte dell’anno. In estate c’è un caldo umido (io l’ho visitata ad agosto), all’inizio si fa un po’ fatica, ma poi ci si abitua. Ci si abitua a tutto, figurarsi ad un paradiso terrestre: cosa sarà mai un po’ di afa?

L’isola ha anche un grazioso aeroporto, piccolo ma moderno. Potete raggiungerla partendo da Tokyo, Osaka (entrambe a circa 3 ore di volo) o Okinawa (1 ora). Le compagnie che coprono la tratta sono Peach Aviation, una low cost e ANA (controllate al momento della prenotazione che non se ne siano aggiunte altre). Il mio suggerimento è di fermarvi a Ishigaki almeno 3 o 4 giorni.

Uno scorcio di Ishigaki, da Kabira Bay. © oltreilbalcone

Dove dormire

La parte a Sud dell’isola è la più urbanizzata; la cittadina Ishigaki si trova qui ed ospita diversi resort (non economici), ma anche alcune pensioni e B&B. La parte più wild è invece a Nord, dove ci sono le spiagge più belle: è in questa zona che vi suggerisco di prenotare il vostro hotel.

Io ho dormito da Cocoro Malolo, una struttura su due piani verde basilico, in mezzo alla giungla e a 400 metri dal mare. A conduzione familiare, dispone di (poche) camere insolitamente spaziose per il Giappone, con aria condizionata e wi-fi. Ha solo una stella, ma è un posto davvero grazioso e accogliente (oltre che pulitissimo). Merita!

Cocoro Malolo ha anche un altro asso nella manica: il proprietario prepara pantagrueliche colazioni e cene deliziose, che attirano persone al di fuori dell’hotel (ve ne parlo più avanti).

L’hotel Cocoro Malolo di Ishigaki. © oltreilbalcone

Mille sfumature di blu

In Giappone esistono un mare e delle barriere coralline tra i più belli del pianeta: Ishigaki ne è la dimostrazione. L’acqua è caldissima grazie a Kuroisho, una grande corrente marina che stringe l’arcipelago delle Yaeyama. La vegetazione lussureggiante si apre come un sipario su spiagge pittoresche.

Il mare ha un colore diverso, di un blu intenso e rarissimo. Se amate le immersioni o fare snorkeling, quest’isola vi stregherà. Ospita la barriera corallina più settentrionale della Terra e le sue acque sono popolate da grandi banchi di mante (la stagione migliore per avvistarle va da giugno ad ottobre).

È un paradiso. Ma proibito. In molti punti è vietato fare il bagno, per le forti correnti e la presenza di cubo meduse, il cui contatto può essere letale. La Natura – quella vera, non addomesticata dall’uomo – è spettacolare, ma non priva di insidie. Niente panico, basta essere accorti e non immergersi dove è vietato.

Il mare cristallino di Ishigaki. © oltreilbalcone

Le spiagge da non perdere

Le spiagge più suggestive si trovano sulla costa nord-occidentale dell’isola. Per lo più sono deserte perché gli orientali non amano prendere il sole ed il turismo è poco sviluppato, soprattutto in questo versante, particolarmente selvaggio. Incontrerete più granchi e paguri che persone.

Se dormite da Cocoro Maloro, la pensione che vi suggerivo qualche riga più in su, la spiaggia più vicina da scoprire è una piccola baia a 3 minuti a piedi dall’hotel. Non ha nome e sarà tutta per voi: in quattro giorni non ho mai incontrato anima viva. Al tramonto, prendetevi una birra (chiedetela nella pensione, non ci sono bar nei paraggi) e sorseggiatela con i vostri compagni di viaggio ammirando il panorama.

La spiaggia senza nome a 400 metri dall'hotel Cocoro Malolo di Ishigaki. © oltreilbalcone
La spiaggia senza nome a 400 metri dall’hotel Cocoro Malolo di Ishigaki. © oltreilbalcone

Beach Sunset è una delle poche spiagge attrezzate: non aspettatevi chissà cosa, ma potete contare su docce, servizi igienici e qualche ombrellone (attenzione perché chiude alle 18). Yonehara Beach permette di ammirare le incredibili sfumature del mare. È il posto giusto per fare una romantica passeggiata in cerca di conchiglie o affittare un kayak. Unica precauzione: non c’è ombra e il sole picchia forte.

Per raggiungere Crystal Beach dovete fare un breve percorso avventuroso nella giungla. Il sentiero conduce ad una baia con una spiaggia profondissima, complice la bassa marea, delimitata da un lato da un ruscello (l’acqua è freddissima) che raggiunge il mare (sempre caldo).

Da scoprire anche l’isoletta Kojima, raggiungibile a piedi con la bassa marea: potete circumnavigarla, ammirando ibischi variopinti e piante di yucca maestose, mentre intorno a voi svolazzano farfalle giganti.

Sull’isoletta di Kojima, raggiunta a piedi grazie alla bassa marea. © oltreilbalcone

Cosa vedere a Ishigaki

Dopo aver visitato l’isola di Kojima, ammiratela da una prospettiva diversa, dal porto di Kabira Bay. È una baia riparata, dedicata alla coltivazione di perle nere. Per questa ragione è vietato nuotare in mare, ma potete sempre ‘cavalcarlo’, facendo un’escursione in barca: lo scafo è trasparente e potrete esplorare i fondali, ammirando i coralli blu.

Rimanendo sul versante occidentale, nell’estremo Nord merita una visita il faro Irabuko Zaki. C’è spesso forte vento, ma è un punto d’osservazione privilegiato per ammirare chilometri di costa senza anima viva, dove il verde della vegetazione si butta nell’azzurro del mare.

Il panorama di Ishigaki visto dal faro Irabuko Zaki. © oltreilbalcone

Cambiando versante, a nord-est dell’isola, c’è uno dei punti panoramici più intriganti: il Tamatori Zaki. Una volta in loco, per raggiungerlo bastano pochi minuti a piedi, percorrendo un sentiero costeggiato di ibischi. Il colpo d’occhio su Ishigaki è spettacolare.

Anche nell’entroterra si fanno escursioni suggestive, come quella alla volta della Yaeyama Palm Colony. È una foresta di palme endemiche, capaci di superare i 20 metri d’altezza. Qui, inoltre, potete ammirare maestose specie di ficus e banani. E a proposito di frutta, ovunque sull’isola ci sono coltivazioni di ananas.

La foresta di palme di Ishigaki. © oltreilbalcone

Pause golose

Una fermata d’obbligo è all’uscita della foresta di palme: vedrete un baracchino che fa ottimi succhi naturali, tra cui uno buonissimo al mango. Rimanendo in tema, un altro indirizzo da provare è Ibaruma Farm: ottimi i succhi di ananas e dragon fruit, squisite le banane (rigorosamente autoctone!).

Ishigaki Labo è il posto giusto per una merenda: sfornano ottimi bagel, sia dolci che salati. Per l’aperitivo, ovunque siate, ordinate una Orion, è la birra locale. Riguardo alla cena, tenete presente che da queste parti ci si siede a tavola presto: dalle 18 sino (massimo) alle 20.

Squisiti succhi di ananas da Ibaruma Farm, a Ishigaki. © oltreilbalcone

Dove cenare a Ishigaki

Il mio ristorante del cuore è Nosoko Malolo: si trova nella pensione che vi ho suggerito, ma è aperto anche a chi non dorme lì (ricordatevi di prenotare).

Consapevole del nostro Paese di provenienza, il proprietario ci ha fatto trovare un menù in italiano (ha usato Google Translator, quindi non tutto si capiva, ma è stato gentilissimo). Ha anche compreso che sono vegetariana (cosa non scontata). Le alternative veggie non mancano: crocchette di patate viola in salsa di tamarindo, sottaceti della casa, tempura di verdure locali, tofu in salsa di arachidi.

Coralli azzurri, Ishigaki. © oltreilbalcone

L’anima wild del Giappone

Ishigaki rappresenta l’altra faccia del Giappone, quella più selvaggia. È un rovescio della medaglia all’estremo sud, un luogo perfetto per riconciliarsi con la Natura e scoprire paesaggi ricchi di fascino, poco contaminati dall’uomo.

Quest’isola, lontana anni luce dalle megalopoli nipponiche, è il cuore più intatto del Tropico del Sol Levante. È un’ultima frontiera, dove regna la quiete e domina incontrastata una vegetazione lussureggiante.

DRITTE TAKE AWAY

Dove ho dormito
Cocoro Malolo, Nosoko 447-1 – Ishigaki
Spiagge da scoprire
§ [Senza nome], a 400 metri dall’hotel Cocoro Malolo
§ Crystal Beach
§ Yonehara Beach
§ Kojima Island
§ Sunset Beach
Indirizzi golosi
Ibaruma Farm, Ishigaki
Ishigaki Labo, Ishigaki
Nosoko Malolo, Ishigaki

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