Pianta on the road: i ciliegi in fiore di Kyoto, la cui contemplazione dà vita ad una parola dedicata, hanami, che letteralmente significa ‘guardare i fiori’.
Kyoto è un’elegante signora che custodisce con grazia le antiche tradizioni del Giappone. È cultura, storia, poesia. Venite a respirare la sua atmosfera ancestrale, sospesa nel tempo e lasciatevi sedurre dai suoi scorci romantici. Dista meno di tre ore di treno da Tokyo, ma è lontana anni luce dalla capitale. Vi accompagno alla scoperta di questa stupenda città, tra templi pittoreschi e giardini curati, geisha e antichi mercati, sino alla sua vibrante vita notturna. In questo post vi suggerisco cosa vedere di giorno, le passeggiate più suggestive al chiaro di luna e un boutique hotel originale dove dormire, finendo in bellezza con i migliori cocktail bar della città. Per sorseggiare un buon drink, contemplando la bellezza di Kyoto.
Quanti giorni trascorrere a Kyoto
Lo dichiaro subito: Kyoto mi ha conquistata. Dopo averla visitata, mi è piaciuta talmente tanto che ho modificato il mio itinerario di viaggio pur di riuscire a farvi ritorno prima della partenza per l’Italia da Tokyo (leggi l’articolo dedicato alla capitale).
Vale la pena fermarsi a Kyoto almeno 3 o 5 giorni. Oltre ad avere l’imbarazzo della scelta sui siti da visitare, è una meta strategica perché permette di fare molteplici escursioni in giornata, come Nara. E la sera è una città piacevolissima da vivere, tra ristoranti, cocktail bar e passeggiate romantiche.

Dove dormire
A Kyoto ho dormito in uno degli alberghi più interessanti del mio viaggio in Giappone, l’Hotel Anteroom. Ha un raffinato design minimalista ed è votato al mondo dell’arte: nella hall c’è una piccola galleria che cambia stagionalmente e, con lei, l’arredamento dell’albergo. È inoltre possibile acquistare le opere in esposizione.
La colazione – dove vengono serviti piatti Occidentali con ingredienti locali – è molto invitante; il wi-fi funziona bene; la lavanderia è gratuita, come le bici, a disposizione degli ospiti; ma soprattutto l’accoglienza è strepitosa. Chiedete di Fumika: saprà darvi preziosi consigli e indirizzi per il vostro soggiorno a Kyoto.
Per un’esperienza ancora più originale, prenotate una delle concept room (io l’ho fatto dopo esser tornata per la seconda volta in città e nell’hotel). Si tratta di camere uniche, più spaziose rispetto a quelle standard ed interamente customizzate, ognuna da un artista diverso. L’hotel si trova ad una fermata di metro dalla stazione dei treni.

Mercato di Nishiki
Se il nuovo mercato di Tokyo (ve ne parlo qui) mi ha un po’ deluso, quello di Kyoto è stata un’esperienza fantastica. È un bel (e buon!) sito per partire alla scoperta della città, immergendovi tra i sapori, colori e profumi del territorio.
Collocato nel cuore del centro urbano, è una lunga galleria coperta (ottimo rifugio in caso di pioggia) con bancarelle che espongono una varietà di cibi incredibile. Dalle ostriche giganti, alle polpette di polipo; dalle crocchette con fagioli e latte di soia ad una carrellata variopinta di verdure in salamoia; sino a banchi di pesce freschissimo dove assaggiare i sashimi più squisiti del vostro viaggio in Giappone.
Potete degustare in loco i piattini che acquistate (ci sono degli spazi appositi, è vietato mangiare passeggiando per il mercato) oppure acquistare prelibatezze da consumare in un secondo momento o da portare a casa.
Una dritta, ideale per vegetariani: Kyoto è famosa per il suo tofu, considerato il più rinomato del Paese. Vi consiglio di provare lo yuba (pelle di tofu), una sottile membrana che emerge in superficie durante la bollitura del latte di soia; è spesso servito nei ristoranti kaiseki (di alta cucina locale).

Tra templi e giardini
A Kyoto e nelle sue immediate vicinanze sorgono oltre 1.000 templi buddhisti, 400 santuari shintoisti ed un numero indefinito di splendidi giardini, che regalano un’atmosfera di quiete e serenità. In questa zona sono ben 17 i siti Patrimonio dell’Umanità.
C’è insomma l’imbarazzo della scelta su cosa andare a vedere. Qui trovate la mia Top 5 dei templi e santuari che mi hanno colpito maggiormente, più un bosco di bambù dal sapore magico. Una sola premessa: Kyoto è molto diversa a seconda della stagione in cui si visita. Tutto muta, dal colore delle chiome degli alberi, alle fioriture, sino alle decorazioni.
Fushimi Inari
Imprescindibile. È famoso per la sua galleria di torii (porte sacre) arancioni che sembrano susseguirsi all’infinito. Il complesso si sviluppa su un sentiero di 4 chilometri, che si immerge tra le pendici boscose della montagna. Potete percorrerne anche solo un tratto; calcolate comunque mezza giornata per la visita.
I santuari shintoisti principali sono 5, lungo il percorso si incontrano anche diversi templi minori degni di nota e molteplici sculture in pietra che raffigurano volpi. Questo animale – sacro secondo la tradizione giapponese – è considerato il messaggero di Inari, dio del riso e dell’agricoltura.

Padiglione d’Oro
Il Kinkaku-ji (Gold Pavillon) è rivestito da una scintillante lamina d’oro e si riflette nel placido laghetto al quale si affaccia. Al netto della sua indiscussa bellezza [è il tempio che vedete alle mie spalle nella copertina di questo articolo], è sempre molto gremito e purtroppo si perde la sua atmosfera mistica.
Merita comunque una visita: vi consiglio di andarci la mattina presto o nel tardo pomeriggio, poco prima della chiusura, per evitare l’eccessivo affollamento.
Daitoku-ji
Preparatevi a fare un viaggio nel viaggio: il Daitoku-ji è un microcosmo di giardini di ghiaia meticolosamente rastrellati e templi zen, collegati da tranquilli vialetti alberati.
È un ambiente suggestivo, sembra di approdare in un’altra galassia e poco importa se molti templi sono chiusi al pubblico: l’esperienza di passeggiare in questa quiete è preziosa. Entrate nel giardino zen Daisen-In per uno stimolante viaggio spirituale.
Gingaku-ji
Letteralmente significa ‘Padiglione d’Argento‘ per l’intenzione originaria – mai realizzata – di rivestire in questo materiale quella che un tempo era la residenza di uno shogun.
Oggi è uno dei templi più frequentati di Kyoto e merita una tappa anche per i suoi giardini, tra pini altissimi, coni di sabbia bianca e passerelle.

Hōnen-in
A differenza dei Padiglioni d’Oro e d’Argento (a quest’ultimo è vicinissimo), questo tempio non è molto frequentato. Meglio per voi: avete l’occasione di scoprire quasi in solitudine questo incantevole sito immerso nel bosco, fondato nel 1680 dal monaco Hōnen. All’ingresso, c’è una sala adibita alle mostre d’arte, che cambiano stagionalmente.
Avvertenza: nei dintorni vivono alcune famiglie di scimmie, è meglio non avvicinarle se le avvistate perché potrebbero avere dei comportamenti aggressivi.
Bosco di bambù di Arashiyama
Credetemi: le foto che potrete vedere e fare a questo bosco composto da piante di bambù non rendono giustizia all’atmosfera sospesa nel tempo che vi si respira.
Altissime canne verdi sembrano toccare il cielo e si susseguono ininterrottamente verso ogni direzione, lasciando filtrare sottili fessure di luce. Se la vita è sogno, questo luogo ne è la prova.

Kyoto International Manga Museum
Tornati nel centro cittadino, prendetevi una pausa dal mondo mistico e visitate il Museo dei Manga. Un tempo scuola elementare, oggi l’edificio ospita una collezione di circa 300.000 fumetti giapponesi che lasceranno di stucco i più appassionati.
Per i profani (io, lo ammetto!) l’esposizione è interessante perché racconta – in inglese – come nascono i manga, il legame con il Paese, la loro evoluzione nel tempo, ma anche i processi creativi e i nuovi sviluppi grazie al digitale.

Il mondo delle Geisha
Nella parte orientale di Kyoto, il quartiere di Gion ha un fascino d’altri tempi. Si sviluppò inizialmente intorno alle sale da tè, in seguito nacquero numerosi locali che lo trasformarono nella zona dei divertimenti e dei piaceri, grazie alla presenza delle geisha e maiko (apprendiste geisha).
Avete presente il film ‘Memorie di una Geisha‘ di Rob Marshall, prodotto da Steven Spielberg? È stato girato qui! Concedetevi una passeggiata serale in questo quartiere, tra le sue pittoresche strade, costellate di lanterne illuminate, ristoranti e storiche sale da tè, votate all’intrattenimento delle geisha, all’interno di edifici in legno della tradizione giapponese. Se avete bisogno di un indirizzo da mettere sul navigatore, digitate il nome della sua arteria principale: Hanami-kōji.
Per l’intrattenimento, fate tappa al Gion Corner, dove ci sono spettacoli (costosi) sulle arti tradizionali giapponesi; al Minami-za, il principale teatro kabuki della città e al Rohm Theatre Kyoto, che ospita rassegne di danza e messe in scena di teatro Nō, con maschere caratteristiche.

La Kyoto più romantica, al tramonto
Sfido chiunque a passeggiare al tramonto e di notte a Kyoto senza innamorarsi follemente di questa città. La scintilla scocca già sul lungofiume Kamo-gawa, quando all’imbrunire si trovano anche alcuni artisti di strada che suonano con la chitarra le loro canzoni.
Ponto-chō è un vicolo stretto e caratteristico, molto frequentata la sera, gremito di ristoranti e bar. Entrate in uno dei locali che danno sul lato del fiume: vantano suggestivi dehors su piattaforme direttamente sull’acqua che regalano un sapore magico.
Kiyamachi-dōri è un’altra graziosa stradina dove passeggiare. Costeggiata da un canale sul quale si affacciano salici piangenti e ciliegi, è un susseguirsi di caffè e ristoranti. Proseguendo, il tratto tra Sanjo e Shijo, diventa meno romantico: si concentrano qui club e locali notturni.

Kyoto da bere
Kyoto è una città gradevolissima da vivere. Dopo aver fatto una passeggiata al chiaro di luna, entrate in uno dei suoi locali notturni. 奥 Oku è un secret bar: pur avendo l’indirizzo è difficile da trovare, ma vale la pena cercarlo. I drink sono preparati da abili bartender: nella foto qui sotto, il cocktail champagne e il martini cocktail, con olive in un bicchiere a parte, sono stati la giusta ricompensa per aver tentato l’impresa.

Sour è uno standing bar: per farla semplice, si beve in piedi. Locale aperto recentemente, è particolarmente in voga tra i cittadini di Kyoto e propone una vasta selezione di cocktail sour, che abbinano vodka a frutti di stagione. Io ho provato quello al mango, una vera goduria!
Se state passeggiando nel vicolo caratteristico di Ponto-chō, fate una sosta da Atlantis, per provare l’esperienza del dehors affacciato sul fiume. Dovete invece prendere l’ascensore sino all’11° piano per raggiungere In the Moon, un rooftop bar con vista spettacolare sulla città. Da quassù, Kyoto si concede in tutto il suo fascino. Le luci della notte, che la fanno brillare, ne svelano un profilo intimo. Una bellezza, quasi sussurrata, alla quale è impossibile resistere.
DRITTE TAKE AWAY
Dove dormire
Hotel Anteroom, 601-8044 Kyoto, Minami Ward, Higashikujo Aketacho7
Templi e santuari
§ Fushimi Inari
§ Kinkaku-ji
§ Daitoku-ji
§ Hōnen-in
§ Gingaku-ji
Da vedere
§ Bosco di bambù, Arashiyama
§ Museo dei Manga, 604-0846 Kyoto, 452 Kinbukicho, Nakagyo Ward
§ Quartiere Gion
Kyoto da bere
§ Bar 奥 Oku, 600-8082 Kyoto, Shimogyo Ward
§ Sour, 607-19 Uraderacho, Nakagyo Ward, Kyoto, 604-8041
§ Atlantis, Noenkaikan 1F, Kyoto 605-0079
§ In the Moon, 605-0075 Kyoto, Higashiyama Ward, Nakanocho, 200 RF
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2 Comments
rossana
Dicembre 13, 2019 at 9:17 amUn altro mondo il Giappone.. E sarebbe interessante e curioso poterlo visitare.
Corinna Agostoni
Dicembre 13, 2019 at 10:12 amCiao Rossana, il Giappone è sicuramente un mondo molto diverso da Italia, Europa ed in generale l’Occidente e Kyoto è la meta ideale per fare un tuffo nelle sue più antiche tradizioni.