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Valle Intelvi, alta magia in bassa stagione

valle intelvi

Pianta on the road: i castagni, che in Valle Intelvi formano boschi dalle variopinte sfumature del verde, dell’oro e del cremisi.

Ad una manciata di chilometri da Milano, c’è un universo lontano anni luce dalla città. È la Valle Intelvi, una destinazione di mezza montagna dal sapore autentico, ancora legata alle tradizioni, dove la Natura è protagonista. Un “ponte verde” che unisce e si affaccia da un lato al Lago di Como e dall’altro a quello di Lugano. È una meta da scoprire senza fretta: a piedi, in bicicletta, con l’e-bike o a cavallo. I colori dell’autunno e della primavera la trasformano in una tavolozza. In queste stagioni anche gli alberi e la terra hanno un profumo più intenso, il silenzio è interrotto solo dai campanacci delle mucche ed i suoi ritmi lenti sono un lusso prezioso. Vi porto con me in questo quadro dove possono entrare tutti, cani inclusi.

Come raggiungere la Valle Intelvi

La Valle Intelvi si trova in Lombardia, in provincia di Como, ad appena un’ora di macchina da Milano. Il modo più comodo per raggiungerla è l’auto; in alternativa potete prendere il treno sino a Como e da qui un autobus o (più suggestivo) un battello che raggiunge il paesino di Argegno.

Se avete un cane, portatelo con voi. È una destinazione squisitamente dog-friendly, ideale per una fuga dalla città e per trascorrere un week-end, o una vacanza più lunga, all’aria aperta!

Una mucca al pascolo in Valle Intelvi. © oltreilbalcone
Una mucca al pascolo in Valle Intelvi. © oltreilbalcone

Quando andare

Le mezze stagioni, quando la Natura è la padrona assoluta della Valle, sono un periodo speciale per scoprirne i paesaggi, il silenzio e la gente. In autunno il foliage regala spettacolo, con i toni accessi dell’oro, dell’arancio e del viola; mentre in primavera le fioriture danno il meglio di sé.

Prima che la neve copra ogni cosa e non appena il manto bianco si scioglie, la montagna svela una delle sue prospettive più intriganti. La magia è a portata di mano e peccato per chi in questa meta ci viene solo ad agosto o per le vacanze di Natale, perché si perde un mondo.

Un paesaggio suggestivo della Valle Intelvi.

Tra arte e natura

La Valle Intelvi vanta diversi itinerari – da fare in bici, a piedi o a cavallo – che permettono di assaporare il territorio (li trovate qui!). Uno dei miei preferiti è il Sentiero delle Espressioni, che parte da Schignano – piacevole borgo, noto per il suo colorato Carnevale – e conduce sino all’Alpe Comana.

Una serie di alberi, che avrebbero dovuto essere abbattuti, sono stati trasformati in opere d’arte che impreziosiscono il percorso. Ogni anno, gli artigiani locali che lavorano il legno aggiungono nuove sculture: la passeggiata si arricchisce così col tempo, cambiando sempre volto.

Un altro sentiero suggestivo è quello che porta, passando per pascoli e alpeggi, al Monte Generoso (1.701 m), la vetta più alta della zona. Con un po’ di fortuna potreste anche avvistare uno dei tanti camosci che popolano il territorio.

Una delle sculture che costellano il Sentiero delle Espressioni della Valle Intelvi.
Una delle sculture che costellano il Sentiero delle Espressioni della Valle Intelvi.

In sella all’e-bike

Se volete provare l’emozione della mountain bike senza fare troppa fatica, ci sono i percorsi cicloturistici dedicati alla bicicletta elettrica.

La Valle offre molteplici servizi integrati con negozi di noleggio (in fondo al post, nelle Dritte Take Away trovate un’indicazione pratica), segnaletica dedicata, cartine pensate per essere usate in bici e svariati punti di ricarica.

In sella all’e-bike in Valle Intelvi. © oltreilbalcone

Percorsi panoramici

Proprio quest’autunno sono stati inaugurati due tracciati pensati appositamente per le e-bike. Uno è adatto a tutti: chiamato “Il Ponte Verde tra i Due Laghi, è un percorso su strada di circa 27 chilometri. Collega i due spettri d’acqua ed i rispettivi borghi che vi si affacciano, Argegno ed Osteno.

Uno scorcio panoramico sul lago di Como. © oltreilbalcone
Uno scorcio panoramico sul lago di Como. © oltreilbalcone

Il “Viaggio nella Storia di Due Mondi” è itinerario più impegnativo e prevede anche tratti su sterrato. Sono 85 km ad anello che partono e finiscono ad Argegno. La Valle Intelvi è storicamente un territorio di confine tra Italia e Svizzera: a tal proposito, ricordatevi di togliere il roaming dal vostro smartphone (a volte la vicinanza geografica fa scherzetti che paghereste caro).

Quest’ultimo percorso passa dal borgo di Erbonne, il meno popolato della zona con appena 8 abitanti e sale sino alla vetta Sighignola (1.320 m). Da qui si gode di una veduta mozzafiato sul lago di Lugano e sui monti, dal Ceresio sino al Cervino. Non è un caso se questo belvedere è stato soprannominato il ‘Balcone d’Italia’.

In e-bike in Valle Intelvi.
Cicloturismo in Valle Intelvi.

I musei della Valle Intelvi

Profondamente legata alle tradizioni, la Valle Intelvi vanta anche dei piccoli, ma graziosi musei da visitare. A partire dallo spazio che racconta quella che era la vita contadina di un tempo. Tra i vari reperti d’epoca, una radio ancora sintonizzata su Radio Londra, ascoltata nei tempi di guerra, una culla antichissima e la raganella, uno strumento usato di bambini durante la Settimana Santa per ricordare gli orari delle messe.

Il Museo del Contrabbando, ad Erbonne, ricorda come le usanze della Valle siano state influenzate anche dall’essere un territorio di confine. Il contrabbando da queste parti era la regola, per necessità. Tra i vari reperti, c’è la bricolla, uno zaino di juta nel quale venivano trasportate le merci, dal caffè alle sigarette.

Tra gli altri spazi che meritano una visita si va dal Museo delle Bambole, che raccoglie oltre trecento esemplari, ognuno con la propria storia, sino al Museo del Latte di Cerano, ricavato da uno stabile comunale di inzio ‘900, ristrutturato grazie ai fondi europei. Qui trovate tanti reperti d’epoca, dalle bilance agli stampi per il burro. Suggestiva anche la Latteria al piano inferiore, chiamata ‘turnaria’ perché un tempo gli agricoltori si davano il turno per gestirla.

Consiglio: in bassa stagione i musei sono aperti, ma su prenotazione. Ricordatevi di telefonare per riservare la visita!

Il Museo Etnografico della Civiltà Contadina in Valle Intelvi. © oltreilbalcone
Il Museo Etnografico della Civiltà Contadina in Valle Intelvi. © oltreilbalcone

Viaggio tra i sapori locali

In montagna si mangia bene, è risaputo e la Valle Intelvi non fa eccezione. I formaggi sono una delizia. Primo tra tutti il goloso Zincarlin – a base di ricotta, poi aromatizzato con sale e pepe -, che si trova nella tipica forma conica. Ci sono anche tome, più o meno stagionate, un ottimo primosale e le formaggelle di vacca e capra. Squisiti anche il burro e lo yogurt.

Un’altra prelibatezza locale è il miele, prodotto dagli apicoltori della zona: da quello di castagno, al profumato millefiori, passando per quelli di erica, tiglio e acacia. La Valle offre una preziosa varietà di erbe aromatiche, da gustare sia fresche che essicate e piccoli frutti, come ribes, fragole, uvaspina, lamponi o more.

Sono sapori semplici e veri, capaci anch’essi di raccontare un territorio, abile nello sfruttare i frutti della natura, ma sempre attento e rispettoso nei suoi confronti.

Nella Latteria Sociale di Cerano, in Valle Intelvi. © oltreilbalcone
Nella Latteria Sociale di Cerano, in Valle Intelvi. © oltreilbalcone

Dove mangiare

Gli indirizzi dove sedersi a tavola non mancano, tra agriturismi e ristoranti. Io mi sono trovata molto bene al Crotto Dogana, a Lanzo d’Intelvi. L’attività nasce da un’idea di nonna Lidia, oggi è Ornella ad accogliere gli ospiti, raccontando un menù che spazia dalla polenta uncia (deliziosa!) alle tagliatelle ai funghi.

Per i non vegetariani ci sono piatti come ossobuco, brasato e capriolo. Per concludere: una carrellata di dolci, rigorosamente casalinghi e ottimi taglieri di formaggi, accompagnati da marmellate stagionali fatte in casa (squisita quella ai pomodori verdi). Le grappe meritano un capitolo a parte: c’è l’imbarazzo della scelta, a loro è dedicata un’intera parete.

La polenta uncia del ristorante Crotto Dogana in Valle Intelvi. © oltreilbalcone
La polenta uncia del ristorante Crotto Dogana in Valle Intelvi. © oltreilbalcone

Dormire nella Valle Intelvi

Per la notte, a Lanzo d’Intelvi c’è il bed & breakfast a conduzione familiare Cà Suana, che sorge in una corte pittoresca. La mattina farete colazione in una saletta con tanto di camino (circa 80 euro la camera).

Nello stesso borgo – che è il più alto e forse il più romantico della Valle, con le sue intriganti case in stile liberty – c’è anche il Rodanino, un hotel, pulito ed essenziale, dove si mangia molto bene (doppia da 60 euro).

Da queste parti il lusso è alla portata di tutti, perché è fatto di piaceri semplici, genuini. Una passeggiata nel bosco con il cane, una pedalata alla volta di panorami suggestivi, un ritrovato contatto con la Natura e la (ri)scoperta dei sapori e saperi della propria regione sono esperienze preziose. La semplicità è un’astuzia raffinata, la Valle Intelvi insegna.

DRITTE TAKE AWAY

Per organizzare il proprio week-end in Valle Intelvi: valleintelviturismo.it

Dove dormire
Cà Suana, Lanzo d’Intelvi
Rodanino, Lanzo d’Intelvi
Noleggio bici ed e-bike
eBike Valle Intelvi, via Provinciale 30 – San Fedele Intelvi
Musei

§ Museo Etnografico della Civiltà Contadina, Casasco Intelvi
§ Museo del Contrabbando, Erbonne
§ Museo delle Bambole, Ponna Superiore
§ Museo del Latte, Cerano
Ristorante consigliato
§ Crotto Dogana, viale Campione d’Italia 46 – Lanzo d’Intelvi

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