Venezia val sempre una gita e non solo per la sua cornice suggestiva: vanta alcune enoteche che propongono intriganti vini naturali e biologici. In questo modo, il capoluogo veneto svela anche il suo lato più umano, quotidiano. E vero. Perché oltre a piazza San Marco e ai milioni di turisti che la visitano in ogni stagione, la città custodisce indirizzi più local, che la trasformano in una meta non solo ‘da visitare’, ma anche ‘da vivere’. Vi porto nella Venezia da Bere, suggerendovi 5 posti dove sorseggiare buoni calici di vino, naturale e bio, circondati da veneziani… e da qualche viaggiatore curioso, come noi.
Le enoteche ‘naturali’ di Venezia
Se siete appassionati di vini naturali ed avete in programma un viaggio a Venezia, vi suggerisco 5 indirizzi da provare.
Per i non addetti ai lavori (inclusa la sottoscritta, la mia è una semplice passione), i vini naturali sono prodotti nel rispetto della vigna e con il minimo intervento in cantina, limitando cioè il più possibile l’utilizzo di sostanze chimiche.
Qui trovate un itinerario delle mie enoteche preferite a Venezia dove bere vini naturali, biologici e biodinamici… e, perché no, spizzicare anche qualche piatto sfizioso, se non addirittura cenare. I bacari, nella tradizione locale, sono proprio questo: posti di ridotta dimensione dove bere un’ombra de vin (bicchiere di vino) accompagnata da un cicchetto (piccolo spuntino).
In fondo al post – nel box Dritte Take Away – vi riassumo le enoteche segnalate, con i rispettivi indirizzi. Pronti per bere un buon calice naturale a Venezia?

Cantina Arnaldi
Il mio itinerario alla volta dei posticini di Venezia dove bere vini naturali parte da Dorsoduro, vivace quartiere universitario al quale ho già dedicato un post: scoprilo qui!
Cantina Arnaldi prende il nome dall’omonimo palazzo nel quale è ospitata. È un’enoteca dove si respira una piacevole atmosfera rilassata, con un paio di tavoli all’aperto per la bella stagione. È uno di quei posti schietti e senza fronzoli, dove mentre sorseggi il tuo vino ti fai una chiacchierata con chi sta dall’altra parte del bancone o con gli avventori del locale.
Aperta nel 2015, è un luogo di ritrovo per chi vive nel sestiere Dorsoduro, proponendosi anche come osteria. Potete quindi venire per mangiare qualche piatto della tradizione, come il bis di baccalà o semplici taglieri di formaggi e salumi. Fatevi consigliare dall’oste quale vino abbinare; se volete fare da soli, la grande lavagna accanto al bancone segnala le proposte del giorno al calice.

Estro
Rimanendo nel quartiere Dorsoduro, a pochi passi a piedi dalla Cantina Arnaldi c’è Estro, un ristorante raffinato, con una carta di vini naturali e biologici pazzesca. Per cena è un posto romantico (suggerito!), ma potete fermarvi anche solo per un calice, sedendovi nel lungo tavolo – da condividere – della sala d’ingresso, di fronte al bancone.
Vi consiglio di scegliere una bottiglia, per poter spaziare ovunque: mettetevi comodi perché le alternative sono innumerevoli. Vi consegneranno un tablet dove fare una ricerca geografica delle etichette, per regioni d’Italia, stati d’Europa o Paesi del mondo. Io ho optato per un Mauzac Vert, un bel bidoniamo del sud-ovest della Francia: non è che una goccia nel mare, siate decisi e scegliete il vostro vino.

Per l’aperitivo assaggiate uno dei tramezzini d’autore – dal salmone ed arancio, al mandorle e formaggio, sino al gamberoni ed aneto – oppure buttatevi senza pensarci sulle ostriche.
A tavola i cavalli di battaglia sono gli ingredienti stagionali e la mise en place creativa ed elegante. Potete optare per il menù Estro, con antipasto primo e dessert (36 euro), per il menù di terra (46 euro) e per quello di mare (60 euro) oppure scegliere alla carta. Ci sono proposte anche per vegetariani. Tra i piatti: crudo di pesce adriatico, penne con carciofi e ricotta, filetto di maiale alla griglia.

Adriatico Mar
Raccolto e intimo, Adriatico Mar si affaccia su uno dei canali di Dorsoduro. Sedetevi nel dehors suggestivo, ricavato da un pontile da barca e pensato per permettere di raggiungere il posto anche a chi arriva direttamente via acqua.
In questo bacaro trovate una carta dei vini ben studiata. Ad onor del vero, non c’è una grande varietà: la scelta è di concentrarsi sulla qualità, ospitando una selezione di piccoli produttori, principalmente naturali e bio, con una produzione spesso inferiore alle 5.000 bottiglie.
Dal vino alle proposte alimentari, il protagonista è sempre il Mare Adriatico: l’idea è quella di ricreare la varietà di prodotti che fino a qualche decennio fa erano quotidianità a Venezia. Dalle malvasie istriane alle olive e yogurt dell’Egeo, il territorio è sempre il punto di riferimento. Non mancano le proposte per celiaci e vegetariani.

Vino Vero
Spostandoci di quartiere, nel sestiere di Cannaregio, c’è Vino Vero. Integralisti doc da queste parti: il bacaro è famoso nella zona per la sua presa di posizione – in controtendenza – di non servire spritz (aperitivo diffusissimo a Venezia). Qui trovate solo vini naturali: approfittatene!
La Fondamenta della Misericordia è una stradina graziosa, dove si susseguono osterie e ristoranti. In questo panorama, Vino Vero è stato lungimirante nel differenziarsi, ritagliandosi una nicchia di mercato e puntando – sin dal 2014 (quando non era ancora una moda) – su una selezione ragionata di bottiglie e produttori che lavorano in agricoltura ragionata.
All’interno lo spazio è ridotto, ma accogliente: nessun tavolo, solo una barra laterale sulla vetrina dove appoggiarsi e qualche sgabello. Oltre ai vini, anche i cicchetti da mangiare sono intriganti e democratici (dai 2 ai 3 euro l’uno), con una golosa scelta per i vegetariani. Il mio preferito: barbabietola, asparagi e brie.

Mezzo Pieno
Proseguendo sulla via, c’è un altro indirizzo che merita una sosta. Mezzo Pieno è un bacaro dall’arredamento stravagante, con pareti in mattoni e sedute che ricordano i vecchi banchi di scuola.
Oltre ai vini al calice (a partire da 3 euro), in prevalenza biologici e naturali ma con anche qualche etichetta più tradizionale, qui lo spritz è il benvenuto. Da provare l’Italicus Spritz, fatto con un gin che profuma di bergamotto. Dall’amaro della Varnelli al Vermouth del Professore, le bottiglie esposte contribuiscono nel creare un’atmosfera d’altri tempi.
Se avete un languorino, ci sono i tramezzini preparati in diverse varianti, tra cui quella vegana. Io ne ho assaggiato uno con hummus e curry: sfizioso!
DRITTE TAKE AWAY
Enoteche naturali a Venezia
§ Cantina Arnaldi, via Santa Croce 35 – Venezia
§ Estro, calle San Pantalon – Venezia
§ Adriatico Mar, calle Crosera – Venezia
§ Vino Vero, Fondamenta della Misericordia – Venezia
§ Mezzo pieno, Fondamenta dei Ormesini – Venezia
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2 Comments
Angela
Ottobre 29, 2019 at 12:47 pmGrazie per questi ottimi consigli. Conosco Adriatico Mar e Vino Vero (grande!), sono sicuro che proverò gli altri due !!
Corinna Agostoni
Ottobre 29, 2019 at 2:20 pmCiao, figurati: i posti belli vanno condivisi. O almeno, così è come la penso. Fammi sapere, se ti va, come ti trovi negli altri. Adriatico Mar e Vino Vero sono davvero super!