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Bologna: itinerario gastronomico veggie-friendly per le vie del gusto

Bologna tortellini © oltreilbalcone

Pianta on the road: i ranuncoli variopinti del negozio di fiori di via Drapperie a Bologna.

Bologna profuma di tortellini e lasagne. Passeggiando per il ‘Quadrilatero’ – l’area dove storicamente sorgeva il mercato e che ancora oggi si identifica come il distretto della gastronomia – rimarrete catturati dagli effluvi intriganti che si respirano ad ogni angolo. Bologna è dinamica, giovanile, democratica. Ed è golosa. In questo post vi suggerisco un itinerario enogastronomico per scoprire la città attraversando le vie del gusto. Dalle osterie alle drogherie di quartiere, passando per pasticcerie, enoteche, café e laboratori artigianali. Ecco una rassegna degli indirizzi gourmet a vocazione green. Ideali (anche) per vegetariani.

Il quadrilatero del gusto

Lasciatevi alle spalle l’elegante piazza Maggiore per addentrarvi nei vicoli stretti, che profumano di buono, del ‘Quadrilatero’, come lo chiamano i bolognesi. Nel Medioevo era l’antico mercato, un’area vocata alla tradizione artigianale e mercantile, dove avevano sede le corporazioni di mestiere della città, dai pescatori ai barbieri.

Una delle storiche botteghe di Bologna.
Una delle storiche botteghe di Bologna. © oltreilbalcone

Oggi l’anima del quartiere non è cambiata: le botteghe mantengono le fascinose insegne vintage di un tempo che fu e l’attività è spesso a conduzione familiare, tramandata di generazione in generazione. Passeggiando tra via Pescherie Vecchie e via Drapperie, il cuore del Quadrilatero, vedrete un susseguirsi di banchi di frutta e verdura, gastronomie tipiche, panetterie, pescherie, enoteche, ma anche farmacie storiche, negozi di fiori e attività artigianali di lunga tradizione.

È un luogo magico dove i profumi si rincorrono e viene l’acquolina in bocca ad ogni passo. Prima di ripartire, se volete portare a casa con voi alcune prelibatezze del territorio, fermatevi a fare acquisti in questa zona. I negozi e i banchi alimentari sono aperti dalla mattina sino alle 19 circa; considerate che domenica sono per lo più chiusi.

Shopping gastronomico

Passeggiando tra via Pescherie Vecchie e via Drapperie, nella zona di cui vi ho appena parlato, vi suggerisco un indirizzo tra tutti. Fate tappa da Salumeria Simoni per acquistare forme monumentali di parmigiano reggiano di varie stagionature e – per i non vegetariani – dell’ottima mortadella.

Proseguendo alla scoperta della città, dopo aver ammirato il complesso delle Sette Chiese, una piazza densa di fascino sulla quale si affacciano i profili di differenti chiese, incamminatevi su via Santo Stefano sino a raggiungere La Pentola che Bolle.

È un laboratorio di produzione e vendita di piatti artigianali, che regala la piacevole sensazione di sentirsi a casa (o meglio, in una casa bolognese). In vetrina una signora tira la sfoglia e fa i tortellini sotto gli occhi incuriositi dei passanti, mentre c’è la coda per entrare ad acquistare della genuina pasta fresca, dai tortelli integrali zucca e noci e quelli di ricotta di pecora e prezzemolo.

Eleonora, la proprietaria, organizza anche corsi di cucina, per adulti e bambini: se volete trascorrere un paio d’ore originali, iscrivetevi!

La preparazione dei tortellini nel laboratorio artigianale La Pentola che Bolle.
La preparazione dei tortellini nel laboratorio artigianale La Pentola che Bolle. © oltreilbalcone

Dove cenare a Bologna

Vi suggerisco due indirizzi dove sedervi a tavola la sera, in luoghi diversi e caratteristici della città.

Osteria Il Rovescio, cucina a km 0

Percorrete via del Pratello, una delle strade più popolari di Bologna, un tempo rifugio di ladri e prostitute, nonché dimora di svariati artigiani. Fu qui che nacque Radio Alice, emittente di intervento politico militante, una delle più note radio libere italiane. Oggi, questa è la via delle osterie e non tradisce l’atmosfera vivace e democratica di un tempo.

All’angolo con via del Pratello, trovate Il Rovescio, un indirizzo alternativo dove cenare a Bologna, con piatti per vegetariani e vegani, ma anche di carne. Se per esempio, come accade a me, voi siete vegetariani e la vostra dolce metà no, questo è il posto giusto.

Il menù cambia ogni mese e la cucina è a chilometro zero, con una grande attenzione alla qualità delle materie prima. Bella selezione di vini biologici e naturali e pane fatto in casa (ottimo quello al carbone vegetale). Preparatevi ad essere coccolati: dalla selezione di aceti balsamici per condire l’insalata a quella di zucchero per il caffè.

Prendete il menù degustazione. Io ho assaggiato una vellutata di sedano e patate con scorza d’arancia e i ravioli di ricotta e acetosella con carciofi e mandarle. Tutto squisito. Ho concluso in bellezza con una sacher di grano saraceno e marmellata di lamponi. Conto onestissimo sui 30/35 euro.

Una vetrina più in là c’è anche la pizzeria e il laboratorio del pane e della pasta. Vi consiglio di prenotare.

Ravioli di ricotta e acetosella con carciofi e mandarle.
Ravioli di ricotta e acetosella con carciofi e mandarle. © oltreilbalcone

Trattoria Da Me, tra creatività e tradizione

Nel cuore del distretto della moda, tra boutique di abbigliamento, laboratori orafi e negozi di calzature, la Trattoria da Me me sorge in via San Felice dal lontano 1930. Ai tempi era gestita dai fratelli Nina e Danio: una vera istituzione in città, molto frequentata da operai e studenti.

Oggi è la nipote di Danio – la chef Elisa – a tenere le redini del locale, portandolo ad alti livelli, ma mantenendo prezzi accessibili. La password del wi-fi è un omaggio al nonno. La trattoria ha vinto anche la puntata della trasmissione TV “4 Ristoranti”, condotta da Alessandro Borghese.

In menù trovate sia piatti della tradizione, come i tortellini in brodo o le tagliatelle al ragù bolognese, che portate più ardite. Diverse anche le proposte vegetariane. Da provare: selezione di gelati al formaggio, l’uovo a bassa temperatura su cremoso di patate, prezzemolo e carciofi e l’audace (e squisito!) risotto con pesto di carota e arancia, pomodori secchi, mandorle e caffè. Nella carta dei vini solo etichette provenienti dall’Emilia-Romagna.

Selezione di formaggi con  confettura ai fichi caramellati e cialda alle noci.
Selezione di gelati al formaggio con confettura ai fichi caramellati e cialda alle noci. © oltreilbalcone

Dove pranzare a Bologna

Per il pranzo, la città vanta un’incredibile scelta: vi suggerisco 3 indirizzi caratteristici. Sono a poca distanza uno dall’altro e si trovano tutti nel distretto della gastronomia di cui vi ho parlato sopra.

Zerocinquantello, la tipica osteria bolognese

Tra banchi di frutta e pescherie, entrate in questo locale caratteristico che sorge in uno stabile del ‘400. Zerocinquantello è l’ultimo arrivato di una decina di osterie dislocate su Bologna con forte vocazione per i prodotti del territorio.

A gestire la sala con grande maestria c’è Vladimir, nato in Siberia ma bolognese d’adozione. Nonostante sia rimasto perplesso quando gli ho comunicato di essere vegetariana, il locale ha molto da offrire anche per chi non mangia carne.

Per gli onnivori: invitanti taglieri di salumi, lasagne, polletto ruspante, polpettine al sugo e cotoletta. Ma ci sono anche tortellini con ripieno di ricotta e prezzemolo, selezione di sott’olio artigianali e gustose bruschette. Per accompagnare il tutto ho assaggiato un lambrusco, che da queste parti riacquista la dignità che gli spetta e, quando è buono (come in questo caso), non si smetterebbe mai di berlo.

Gli antipasti dell'osteria di Bologna Zerocinquantello.
Gli antipasti dell’osteria Zerocinquantello, a Bologna. © oltreilbalcone

Tamburini, antica salsamenteria bolognese

I salsamentari sono i gastronomi da banco e la Ditta Tamburini – come riporta fedelmente l’insegna storica – è tra gli interpreti più fedeli di questa antica tradizione. Attivo dal 1932, il negozio vanta salumeria, formaggi, rosticceria, dolci, conserve, pasta fresca artigianale. E naturalmente uno spazio dove mangiare tutte le prelibatezze della casa in loco.

Tamburini è il posto perfetto per consumare un pranzo di qualità a ottimi prezzi, soprattutto se avete poco tempo a disposizione. La ristorazione funziona (egregiamente) come self-service. Prendete il vostro vassoio e scegliete tra i piatti della tradizione: tortelli, lasagne, spiedini e – per i vegetariani – ravioli di ricotta con burro e prezzemolo ed una vasta selezione di verdure gratinate. In due, con primo, secondo e bevande a testa abbiamo speso in totale appena 30 euro.

La tavola calda è aperta tutti i giorni dalle 12 alle 18. Se gradite, c’è anche un wine bar.

Il mio pranzo da Tamburini, storica salsamenteria di Bologna. © oltreilbalcone
Il mio pranzo da Tamburini, storica salsamenteria di Bologna. © oltreilbalcone

Rosa Rose, bistrot parigino

Nel cuore del Quadrilatero, Rosa Rose è un bistrot dove si respira un’atmosfera parigina. Il locale è intimo e accogliente, dominato dalle tonalità rosse e da una graziosa carta da parati con motivi vegetali. Dal soffitto pendono una molteplicità di lampadari di cristallo vintage, in vendita dagli stessi proprietari in un negozio a pochi passi.

Tutti i giorni potete optare per un brunch, disponibile anche in versione vegetariana. Tra i piatti in menù: chips al rosmarino, lasagne, carote al lime, tagliatelle e zuppe veggie sfiziose. Buoni cocktail (se ve la sentite per pranzo, altrimenti ci potete tornare per l’aperitivo) e tante bottiglie in carta.

L'interno del bistrot Rosa Rose.
L’interno del bistrot Rosa Rose. © oltreilbalcone

Dalla colazione all’aperitivo

Bologna vanta svariati indirizzi per pause golose più rapide. In via Ugo Bassi – che insieme a via Rizzoli occupa l’antico decumano massimo romano ed oggi si presenta come un esempio di urbanistica fascista – sorge la storica Pasticceria Gamberini.

In attività dal 1907, è il posto ideale per iniziare la vostra giornata bolognese in dolcezza, ad alto tasso calorico (ma ne vale la pena!). Oltre a pasticcini e brioche, le specialità della casa sono la torta di riso, dolce tipico, i tartufi al cioccolato e lampone e le gelatine di frutta naturale senza additivi né essenze.

Per una pausa ristoratrice, fate un pit stop da Botanica Lab Café, lo spin-off di un bistrot vegano che conserva la stessa filisofia plant based. L’idea è quella di attingere al mondo vegetale, soddisfacendo il corpo e rispettando il pianeta. Tra le proposte: acqua aromatizzata al lime, zenzero e pompelmo; tisane invitanti come Tramonto Africano (anice stellato, cardamomo, cocco e pepe nero) o Il Giardino dei Semplici (cannella, lavanda e boccioli di rosa), ma anche cocktail a base di tè e miscelazioni alcoliche dai nomi evocativi.

Se (come me) amate il vino, sedetevi per l’aperitivo all’Enoteca Gilberto. È una storica drogheria di famiglia, in attività dal 1905, con uno spazio dedicato alla mescita dei vini. Oltre a sorseggiare il calice, respirate l’atmosfera d’antan di quest’antica bottega.

L'enoteca e drogheria Gilberto.
L’enoteca e drogheria Gilberto di Bologna. © oltreilbalcone

Consigli utili

Visitare Bologna seguendo i percorsi del Gusto mi ha permesso di (ri)scoprire il territorio e le sue antiche tradizioni ben radicate, ma anche i suoi guizzi più contemporanei. Dove i sapori e saperi del passato si aprono e contaminano con una cucina a vocazione green. Ed ora posso confermarlo: Bologna è una città che regala grandi soddisfazioni anche per i vegetariani.

Arrivati in città, vi suggerisco di prendere la guida tascabile gratuita Promenade, con tante idee, eventi e suggerimenti utili per visitare Bologna. La trovate negli hotel o in aeroporto. Online, fatevi ispirare dal portale bolognawelcome.com, la cui sede fisica è in piazza Maggiore: recatevi qui per avere informazioni di ogni sorta sulla città.

Uno scorcio di Bologna.
Uno scorcio di Bologna. © oltreilbalcone

Se cercate un hotel, mi sono trovata bene nel centralissimo Albergo delle Drapperie: ha solo 19 stanze quindi prenotate per tempo (90/130 euro per una camera doppia). Qui la mascotte di casa è Cioccolata, un labrador prigo e coccolone, che dorme sempre sul tappeto persiano di fronte alla reception.

Dopo una carezza a Cioccolata, partite alla scoperta di Bologna. Lasciatevi guidare dal fiuto: non vi tradirà!

DRITTE TAKE AWAY

Dove ho dormito
Albergo delle Drapperie, via Drapperie 5 – Bologna
Ristoranti consigliati
§ Il Rovescio, via Pietralata 75 – Bologna
§ Trattoria da Me, via San Felice 50 – Bologna
§ Zerocinquantello, via Pescherie Vecchie 3 – Bologna
§ Tamburini, via Caprarie 1 – Bologna
§ Rosa Rose, via Clavature 18 – Bologna
Pause sfiziose
§ Pasticceria Gamberini, via Ugo Bassi 12 – Bologna
§ Botanica Lab Café, via de’ Toschi 2 – Bologna
§ Enoteca Gilberto, via Drapperie 5 – Bologna
Shopping gastronomico
§ Salumeria Simoni, via Drapperie 5 e 2 – Bologna
§ La Pentola che Bolle, via Santo Stefano 101 – Bologna

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