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4 esperienze ecosostenibili da vivere in Valle d’Itria

Una delle mucche del caseificio Conte.

Pianta on the road: i fichi del Conservatorio Botanico di Pomona, in Valle d’Itria.

La Valle d’Itria, in Puglia, vanta realtà del territorio che meritano di essere conosciute. Perché scoprire le aziende agricole, i prodotti locali e le storie delle persone che vivono in loco significa entrare in intimità con la destinazione. Vuol dire capire i mestieri, conoscere le tradizioni e i saperi del luogo. Vi suggerisco quattro visite da non perdere in Valle d’Itria: un giardino botanico, un frantoio, una cantina sociale e un caseificio.

I saperi e sapori della Valle d’Itria

Ho già dedicato un post (scoprilo qui!) ai tre incantevoli borghi bianchi che si affacciano su questa valle: Cisternino, Locorotondo e Martina Franca. In questa occasione, vi conduco alla scoperta di quattro realtà del territorio a conduzione familiare, semplici e autentiche. Conoscerle è un’esperienza di viaggio insolita e divertente, che permette di esplorare questo luogo da prospettive diverse.

Nel post trovate quattro visite interessanti da fare: meglio prenotarle. Quello che unisce queste diverse realtà è la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale. Portare avanti le tradizioni, rispettare la Terra e valorizzare la specificità del luogo sono i fil rouge che attraversano queste esperienze.

Curiosi? Ecco quattro idee di ecoturismo, alla volta dei colori, dei sapori e dei saperi della Valle d’Itria.

Trulli in Valle d'Itria.
Trulli in Valle d’Itria. © oltreilbalcone

1. Il Giardino Botanico di Pomona

Visitare questi giardini, meglio definiti come Conservatorio Botanico, è un’esperienza di vita. Fatevi condurre alla scoperta del luogo da Paolo Belloni, ideatore del progetto: milanese, 15 anni fa decise di fare un cambio drastico, trasferendosi in Puglia e creando questa realtà Verde.

A me – racconta Paolo – piacciono le piante con le belle storie“. Il nome Pomona deriva dalla dea latina Pomona, protettrice degli orti e dei frutteti. “L’amore per i fiori, i frutti e il giardinaggio – mi ricorda – nasce da un legame affettivo, è sempre una passione che ci viene tramandata da qualcuno che abbiamo amato.

Giardini di Pomona, Valle d'Itria.
Giardini di Pomona, Valle d’Itria. © oltreilbalcone

I Giardini di Pomona si estendono su 10 ettari, acquistati negli anni con i risparmi di una vita. Qui potete ammirare mille varietà di alberi da frutto e fare un percorso botanico tra piante tradizionali e rare: dal pommelo (progenitore del pompelmo) al biricoccolo (antico incrocio di albicocchi), dal gelso pachistano al giuggiolo.

Le piante – mi dice Paolo – stanno bene insieme. La Natura è complessa e in questa complessità tutti i vari elementi riescono a trovare il loro equilibrio. Quando semplifichiamo ci esponiamo a dei rischi“. Paolo punta molto sulla coltivazione dei fichi (ne ha oltre 600 varietà) e dei melograni, ma anche nel recupero dei mandorli e dei ciliegi locali.

Oltre alla visita guidata ai giardini (circa due ore e volano!), potete fare degustazioni di frutta, laboratori di cucina e, volendo, c’è anche un agriturismo. Per maggiori informazioni: igiardinidipomona.it

Paolo Belloni, durante la visita guidata ai Giardini di Pomona.
Paolo Belloni, durante la visita guidata ai Giardini di Pomona. © oltreilbalcone

2. Il frantoio di Pietro d’Amico

C’è sempre una prima volta. E al frantoio d’Amico ho fatto due nuove esperienze: la degustazione di olio (di solito la faccio di vino) e il celestiale assaggio dei taralli caldi, appena sfornati.

Fondato nel 1917, questo frantoio – che comprende 50 ettari di terreno con 6.000 ulivi – è a conduzione familiare: oggi siamo alla quinta generazione. Pochi gli strumenti meccanici utilizzati e tanto il lavoro che sta dietro la produzione dell’olio extra vergine d’oliva. Lo sapevate che per fare l’olio si utilizza l’intero frutto, comprensivo di nocciolo e foglie?

Taralli e pane caldo, appena sfornati dal trullo-forno del Frantoio d'Amico.
Taralli e pane caldo, appena sfornati dal trullo-forno del Frantoio d’Amico. © oltreilbalcone

Dopo aver ammirato lo storico ulivo che ha 1.100 anni e si erge all’ingresso dell’azienda come un monumento, fate una visita guidata (da prenotare) per scoprire tutti i processi per realizzare l’olio. Concludete l’esperienza con la degustazione.

Provate anche gli oli aromatizzati (il mio preferito è quello al carciofo) e scoprite il trullo-forno, dove vengono sfornati i deliziosi taralli caldi. Nella tenuta ci sono dei simpatici asinelli dal pelo riccio, con i quali ho subito fatto amicizia. Per informazioni sulle visite: ilfrantolio.it

L'asinello dal pelo riccio del Frantoio d'Amico.
Un asinello dal pelo riccio al frantoio d’Amico. © oltreilbalcone

3. La cantina sociale Upal

Per scoprire i vini del territorio, visitate la cantina sociale cooperativa Upal. Nata nel 1960 da una ventina di viticoltori che hanno scelto di creare questa rete perché insieme sarebbero stati più forti, oggi comprende oltre 1.200 piccole e medie aziende della Valle d’Itria.

Questa zona, a differenza del resto della Puglia, è votata ai bianchi: Verdeca e Bianco d’Alessano sono i vitigni autoctoni. Entrambi freschi e piacevoli: la Verdeca ha una buccia molto verde ed un sapore erbaceo; mentre il Bianco d’Alessano una buccia più gialla e in bocca si possono assaporare sentori di mela, pera e pesca.

Potete fare una visita alla cantina sociale e terminare con una degustazione dei vini che permette di assaporarne la specificità. Per prenotare: upalcisternino.it

Degustazione nella cantina Upal.
Degustazione nella cantina Upal. © oltreilbalcone

4. Il caseificio Conte

All’ingresso di questo caseificio si possono ammirare subito le 90 mucche che lo abitano: sono per lo più di razza frisona e pezzate rosse, ma ci sono anche due brune alpine. Grazie a loro, Lucia e Angelo portano avanti la loro attività con passione.

Le forme di formaggio del caseificio Conte
Le forme di formaggio del caseificio Conte. © oltreilbalcone

Anche qui la visita è da prenotare. Visitando l’azienda, scoprirete le varie fasi dell’attività casearia dove, quotidianamente, 9 quintali di latte al giorno vengono declinati in yogurt, caciocavallo, stracciatella, mozzarella, cacioricotta e squisiti gelati artigianali agricoli. Interessante anche la visita della sala dove avviene la mungitura. Per chiudere in bellezza, degustazione di formaggi. Per info e prenotazioni: aziendaagricolaconte.it

DRITTE TAKE AWAY

Da scoprire in Valle d’Itria
§ I Giardini di Pomona, contrada Figazzano 114 – Cisternino
§ Frantoio di D’Amico, contrada Tesoro 25 – Cisternino
§ Upal, via Fasano 150 – Cisternino
§ Caseificio Conte, contrada Monte Pizzuto – Fasano

SCOPRI ANCHE…
I borghi bianchi della Valle d’Itria (leggi l’articolo)
Ostuni e il Parco delle Dune Costiere (leggi l’articolo)

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