Pianta on the road: il cotone, storicamente coltivato dagli schiavi afroamericani.
Memphis è la patria del Blues, del Rock’n’Roll e del Soul. Memphis è Elvis Presley. Memphis è dove vennero organizzate le prime marce per l’integrazione razziale e, ancora oggi, vanta una delle più alte concentrazioni di popolazione nera degli States. Memphis è dove fu assassinato Martin Luther King, lì dove ora sorge lo splendido Museo dei Diritti Civili. A Memphis mi sono commossa, divertita, emozionata. Ho cantato, ballato ed ho imparato tanto. Andateci. È una città davvero speciale. Vi suggerisco cosa vedere e ascoltare, gli indirizzi da non perdere e i ristoranti più sfiziosi, tra cui un posticino dove magiare, nella patria del pulled pork, BBQ vegano.
Informazioni pratiche
Memphis si trova nell’angolo sud-occidentale dello stato del Tenneessee e sorge sulle rive del mitico fiume Mississippi. Ho raggiunto la città in macchina, partendo da New Orleans, dopo aver fatto tappa a Natchez e Clarksdale (leggi l’articolo).
Le sue caratteristiche architettoniche richiamano molto l’ambiente del Delta che mi ero lasciata alle spalle, dalle tipiche case in mattoni rossi ai villini coloniali in legno. Se arrivate da più lontano, c’è anche un aeroporto. Il mio suggerimento è di fermarvi a Memphis almeno 2 o 3 giorni, per viverla al meglio.

Il National Civil Rights Museum
Memphis è nera. Nell’anima. Qui, dove ancora oggi i discendenti degli schiavi afroamericani sfiorano il 65% della popolazione, il 4 aprile del 1968 Martin Luther King venne assassinato. Avvenne davanti alla sua camera del Lorraine Motel, inserito nel Green Book, una guida che negli anni della segregazione razziale segnalava gli hotel accessibili alle persone di colore (vi consiglio di guardare il film “Green Book”, candidato agli Oscar 2019).
Da quel 1968 l’aspetto esteriore del Lorraine Motel non è stato toccato e davanti alla camera di King è ancora parcheggiata la sua macchina. Dentro, invece, sorge il bellissimo National Civil Rights Museum, che ripercorre le tappe principali nella lotta per i diritti civili.

L’itinerario del museo è ben articolato: dalle fatiche nelle piantagioni di cotone alle battaglie del sindacalista giamaicano Marcus Garvey, che negli States cercò di migliorare le condizioni inumane in cui venivano fatti lavorare i neri; dalla ricostruzione della (micro)cella in cui fu rinchiuso King nel ’63, sino al bus di Rosa Parks e agli eventi più recenti.
Il museo è fatto benissimo ed è molto ampio (commoventi i discorsi di King e quello della moglie poco dopo la sua morte). Calcolate almeno 3 ore per la visita, che termina davanti la camera 306 del Lorraine Motel, dove il Premio Nobel per la Pace morì tragicamente. Una volta usciti, le frasi “We have a dream” e “I am a Man” risuoneranno nella vostra testa. L’esperienza è toccante.
Da sapere: il museo è chiuso il martedì; aperto gli altri giorni dalle 9 alle 17. Costa 16 $.
Il Sun Studio, culla del rock’n’roll
Memphis permette di fare esperienze pazzesche e il Sun Studio è una di queste. Potete visitare questo mitico studio di registrazione, radio ed etichetta discografica: una meta cult perché è qui che nacque il Rock’n’Roll.
E fu proprio qui che nel 1956 il proprietario del Sun, Sam Phillips, chiuse in una stanza il leggendario Million Dollar Quartet: Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, Carl Perkins ed Elvis Presley. I 4 miti in erba andarono avanti per più di un’ora a cantare e registrare brani, dando vita alla più famosa seduta d’incisione della storia della musica contemporanea.
E sempre qui io ho provato il brivido di cantare dal microfono usato da artisti del calibro di B.B. King e Roy Orbison. La visita è guidata, in modo originale: è un dj a fare da speaker, conducendovi tra le stanze dello Studio, tra vinili, chitarre, registrazioni storiche, foto e cimeli. Per concludere, fate un po’ di shopping rock nel piccolo punto vendita pieno di chicche!
Da sapere: il Sun Studio è sempre aperto, dalle 10 alle 18; costa 14 $.

La Stax, tempio della musica soul
Un’altra meta cult è la Stax, la storica casa di produzione ed etichetta che – grazie alle incisioni di artisti del calibro di Otis Redding (qui fu inciso “The dock of the bay”!) e Isaac Hayes – rese grande l’impero del soul.
Oggi la Stax non è più attiva, ma ospita il Museo della Musica Soul, che vi consiglio! Grazie ad un’esposizione interattiva e accattivante, potete divertirvi ad ammirare vestiti, dischi, video, foto e strumenti musicali, ma anche ascoltare ottima musica. Spiritosa la sala dove viene chiesto ai visitatori di esprimere se stessi ballando!
Da sapere: chiuso il lunedì; aperto gli altri giorni dalle 10 alle 17. Costa 13 $.

Graceland, la mecca di Elvis
Visitare la casa-mausoleo di Elvis Presley è un po’ come andare a Disneyland, ma ha il suo perché. Graceland è un concentrato di lusso sfrenato e rispecchia perfettamente lo spirito di The King, che l’acquistò nel 1959 e vi morì nel 1977.
La sua tomba nel giardino della meditazione, vicino alla piscina, è diventata una meta di pellegrinaggio per i fan. La residenza privata, oggi aperta al pubblico, è una maestosa dimora in stile neocoloniale dal sapore kitsch con stanze bizzarre. Come la Jungle Room, rivestita da una moquette verde perfino sul soffitto o la Media Room, con 3 televisori (in tutta la casa se ne contano 14) per vedere contemporaneamente i notiziari dei 3 canali di allora.
Da sapere: oltre alla casa potete visitare anche i due aerei personali di Elvis (già che ci siete, perché no?!). Graceland dista circa 10 km dal centro città e il costo del biglietto parte dai 41$. È aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 16.

La musica di Beale street
La sera Beale street , un tempo via del vizio e della dissolutezza, è un susseguirsi di locali dove si ascolta buona musica, dal rock al blues sino al soul. Ce n’è per tutti i gusti. Le voci del grande Sud degli States – da Muddy Waters a Chuck Berry – sono passate da qui e le loro sonorità risuonano ancora oggi.

Tra i locali più storici, il B.B. King’s Blues Club. La leggenda immortale del blues, B.B. King, si esibiva in questa strada agli inizi degli anni ’40, prima di raggiungere la celebrità. E in questo club oggi si può ascoltare musica live mangiando carne cotta in stile barbecue.
All’inizio della via, di giorno, visitate la dimora del Padre del Blues, W.C. Handy, il primo musicista afroamericano a trascrivere su un pentagramma un blues, ascoltato dai lavoratori delle piantagioni di cotone e delle fabbriche. Da vedere anche la Gibson Factory, la fabbrica delle “chitarre degli dei”, fedeli compagne di vita di artisti del calibro di Bob Dylan, Eric Clapton e Frank Zappa.

Memphis alternativa: locali e ristoranti
Univocamente riconosciuta come “Capitale del Barbecue” (BBQ), Memphis fa felici gli appassionati di carne e salsine annesse. Due indirizzi da provare: Arcade, il più antico diner di Memphis, ai tempi frequentato da Elvis (ottimo anche per colazione, i pancake sono strepitosi) e Central BBQ, che vanta il migliore pulled pork della città (il posto è vicinissimo al Museo dei Diritti Civili).

Midtown – tra Young e Cooper street – è una zona carina e più alternativa, molto frequentata dai memphisian e con una vasta gamma di ristorantini, ma anche (se ci capitate di giorno) boutique originali. Si trova qui Imagine, dove vegetariani e vegani possono ordinare in scioltezza BBQ e hot dog senza carne. Da provare l’acqua di cocco frizzante!
Per ascoltare musica, andate da La Fayette’s Music Room, dove ogni sera fanno concerti live e volendo potete anche mangiare; in alternativa dirigetevi verso Broad avenue, lo stiloso quartiere delle arti bazzicato dai memphisian (indispensabile la macchina oppure prendete un taxi; dista 5 miglia da Beale street). Qui il mio indirizzo preferito è The Cove, cocktail and oyster bar che quasi tutte le sere propone musica jazz live.
A Memphis le emozioni si rincorrono. Lo respiri nelle strade e nei locali che da qui sono passati non solo grandi musicisti, ma anche uomini che con le loro battaglie hanno reso il mondo un posto migliore. È una di quelle città che ti scorre nelle vene. E che ti resta nel cuore.
DRITTE TAKE AWAY
Dove ho dormito
La Quinta Inn, Millbranch road 2979 – Memphis
Cosa vedere
§ National Civil Rights Museum, Mulberry street 450 – Memphis
§ Sun Studio, Union avenue 706 – Memphis
§ Stax, McLemore avenue 926 – Memphis
§ Graceland, Elvis Presley boulevard 3600 – Memphis
§ W.C. Handy Museum and House, Beale street 352 – Memphis
§ Gibson Factory, George W. Lee avenue 145 – Memphis
Dove ascoltare musica live
§ B.B. King’s Blues Club, Beale street 143 – Memphis
§ La Fayette’s Music Room, Madison avenue 2119 – Memphis
§ The Cove, Broad avenue 2559 – Memphis
Ristoranti consigliati
§ Imagine, Young avenue 2158 – Memphis
§ Arcade, Main street 540 – Memphis
§ Central BBQ, Butler avenue 147 – Memphis
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