Pianta on the road : le viole che rivestono, insieme ad altri fiori variopinti, “el Puppy”, la scultura a forma di cane all’ingresso del Guggenheim di Bilbao.
Bilbao è una città ricca di fascino. Nel Nord della Spagna, nasce e si sviluppa sul fiume, che gli abitanti chiamano affettuosamente “la Ría” (al femminile). Negli ultimi anni ha saputo reinventarsi, tra architetture futuristiche e gastronomia d’avanguardia: i mitici pintxos! Da città industriale e portuale (ed io ho un debole per le città di porto) a frizzante polo creativo. Simbolo della sua rinascita è il Guggenheim, a cui Bilbao deve tanto. Andateci – e mangiateci anche (vi consiglio un buon ristorante!) – ma non fermatevi lì. Vi perdereste un Mondo. In questo post vi suggerisco cosa vedere e dove mangiare nella frizzante capitale dei Paesi Baschi!
Il mercato Ribera
Una delle tappe fisse delle città che visito è il mercato e quello di Bilbao è speciale. Affacciato sul fiume che attraversa la città, la Ribera è il più grande mercato coperto d’Europa. Costruito nel 1930 e ristrutturato da qualche anno, sembra una nave ormeggiata sul molo e vanta una superficie di 10 mila metri quadrati. È una grande struttura in ferro battuto che racchiude un variopinto acquario umano: venite qui per ammirare i sapori, i profumi e la vita quotidiana dei cittadini di Bilbao.
Consiglio: andateci in tarda mattinata e fermatevi per un pranzo a base di pintxos (vi spiego più avanti di cosa si tratta). Un’area è del mercato è dedicata al consumo in loco: qui troverete i gastro bar con molteplici prelibatezze locali. In estate ci sono tavolini anche all’aperto con vista fiume; in inverno l’area interna è riscaldata e accogliente.

Il ponte di Calatrava
Uno dei simboli della città è il ponte pedonale Zubizuri (in basco “ponte bianco”), progettato dall’archistar Santiago Calatrava. L’architetto ha anche realizzato il rinnovo dell’aeroporto di Bilbao. Il ponte è sospeso ad arco sul fiume Nervión (la famosa Ría) ed è sormontato da tiranti in acciaio. Una delle particolarità è la sua superficie di attraversamento, in cristallo: ricordatevi di guardare (anche) verso il basso!

Le torri di Arata Isozaki
Come vi anticipavo, visitare Bilbao è fare un viaggio nel futuro. Se siete appassionati di architettura c’è pane per i vostri denti. Dal ponte di Calatrava (quello di cui vi ho appena parlato), potete ammirare le due torri simmetriche del giapponese Arata Isozaki, che sorgono nel quartiere Abando. Con i loro 23 piani, sono alte ben 82 metri.

La metropolitana di Norman Foster
Anche se la città si gira benissimo a piedi, recatevi in almeno uno degli iconici ingressi della metropolitana. Le stazioni in vetro ed acciaio – dalle forme curvilinee, simili a buffe code di animale – sono state progettate dal famoso Norman Foster, uno dei principali esponenti dell’architettura high-tech.

Le colonne di Philippe Starck
Un’altra tappa interessante è il centro Azkuna Zentroa (prima chiamato Alhóndiga), un complesso polivalente che ospita strutture culturali e sportive, tra cui palestra, negozi e ristoranti. Da visitare per l’atrio interno con 43 colonne disegnate da Philippe Starck. Si tratta di eclettiche sculture, variopinte e dagli stili più variegati, realizzate con 9 materiali differenti, dalla plastica al legno.

Itinerario di street art
Dietro la stazione di Bilbao, c’è un quartiere popolare dove i muri raccontano storie di una città che è in continua trasformazione. Per ammirare queste opere di street art, passeggiate tra calle la Vieja, calle Mirabella e calle Cortes, dove si trovano alcune dei lavori più interessanti. In questa zona ci sono diversi night club con prostitute che lavorano anche di giorno, ma il quartiere non è pericoloso e i murales hanno contribuito a rivalutarlo.

La funicolare di Artxanda
Per godere della migliore veduta panoramica su Bilbao, avventuratevi sulla funicolare di Artxanda che dal 1915 collega l’omonimo monte al centro cittadino. Una volta arrivati in cima, il colpo d’occhio è mozzafiato. Concedetevi una passeggiata tra le colline; a due chilometri dalla fermata della funicolare c’è una graziosa cappella.

Puppy, il Guggenheim e una cena gourmet
Il Guggenheim è il simbolo della rinascita di Bilbao. Progettato dall’architetto canadese Frank Gehry ed inaugurato nel 1997, è un museo di arte contemporanea dalla doppia bellezza. Oltre alle interessanti mostre all’interno (sempre diverse), la sua struttura è un’opera a sé, realizzata da lucenti squame di acciaio che riflettono sul fiume (torna la mitica Ría), sul quale si affaccia.

All’esterno il Guggenheim è contornato da sculture di importanti artisti, quindi la visita inizia en plein air. A dare il benvenuto nell’entrata principale c’è “el Puppy” di Jeff Koons (il mio preferito!), un cucciolone gigante di cane alto 12 metri, completamente rivestito di piante fiorite. Impressionante anche “il Ragno” di Louise Bourgeoise e la scultura con sfere di metallo di Anish Kapoor.
Consiglio: visitate il Guggenheim nel pomeriggio e, in serata, fermatevi cena! Il museo ospita uno dei migliori ristoranti del Nord della Spagna: Nerua, gestito dallo chef Josean Alija (menù pranzo 80 euro; la sera 110/170 euro). Se volete un pasto meno sperimentale e più economico, potete ripiegare sul Bistrot che la sera propone antipasto, piatto principale, dolce e una bottiglia di vino a 40 euro. La vista sul fiume è impagabile!

Il Museo Marittimo di Bilbao
Se il vostro appetito culturale non è ancora appagato, visitate il Museo Marítimo Ría di Bilbao. Qui potete approfondire l’importanza del fiume Nervión per la città, tra materiali di navigazioni, mappe, ricostruzione di navi e modellini.
Consiglio: tutti i martedì l’entrata al museo è gratuita!

L’ora dei churros nel Casco Viejo
Passeggiate nel quartiere storico di Bilbao – il Casco Viejo – e perdetevi tra le sue viuzze strette e lunghe, le famose Siete Calles (sette vie), che conducono tutte al mercato coperto della Ribera, di cui vi ho parlato prima. Qui una pausa (golosa!) è d’obbligo: la pasticceria Larralde – tutti i pomeriggi dal 1910 – sforna churros croccanti ed una cioccolata calda da urlo!
Consiglio: i churros in Spagna si mangiano il pomeriggio come merenda, quindi a colazione – la mattina – non li troverete, non qui per lo meno (lo dico per esperienza, ma sono tornata anche all’ora giusta!).

Aperitivo nella Gran Vía
La Gran Vía è il quartiere più moderno della città, dall’altra parte del fiume rispetto al Casco Viejo. Si trova qui la via dello shopping con tutti i grandi marchi internazionali. Vi consiglio di venire da queste parti per l’aperitivo e di infilarvi nella piccola parallela calle Ledesma, dove si susseguono simpatici posticini per bersi un drink. Da El Puertito, per sorseggiare un calice di Txakolí degustando ostriche (è il primo e unico “bar de ostras” in città), a Promenade, la vermutería del quartiere. Ordinate il cocktail della casa – a base di vermut, arancia, rum e campari -, chips di cozze e spiedini di olive e acciughe. La serata non potrà che promettere bene!

Il meraviglioso mondo dei pintxos
Una delle ragioni per le quali avevo così tanta voglia di tornare (e suggerisco a voi di andare) a Bilbao sono loro: i mitici pintxos. E non vi azzardate a chiamarle tapas, perché giocano in un altro campionato! In comune hanno le dimensioni: trattasi di (relativamente) piccole porzioni che costituiscono veri e propri piatti a sé stanti, con ricette solitamente elaborate. In città avete l’imbarazzo della scelta: ogni ristorante e bar sfoggia sul bancone i suoi pintxos, che letteralmente significa ‘stecchini’ perché originariamente erano tenuti insieme in questo modo e spesso è ancora così. Solo a vederli è una gioia: un tripudio di colori e sapori!

Dove mangiare a Bilbao
Tra i tanti, vi suggerisco i miei tre indirizzi del cuore. Del primo vi ho già parlato, è il mercato della Ribera, dove la scelta è infinita: dalle crocchette di baccalà alle tartine con crudo, anguille e funghi, sino (per i vegetariani) ai bocconcini ai quattro formaggi. Los Fueros è stato classificato dalla Guida Michelin come uno dei migliori ristoranti sotto i 30 euro dove mangiare in città: qui ci si siede al tavolo e si ordinano le delizie alla carta. I funghi fritti con maionese tartufata sono uno sballo; mentre i gamberi alla griglia compaiono in menù sotto la voce “Gli Imprescindibili”. A conduzione familiare e in attività dal 1982, Gure-Toki (che in basco significa “il nostro locale”) propone delizie come uovo di oca con patate, mini-costata con alghe wakami, capesante al curry e cipollotti gratinati.
Se non avete ancora scelto dove dormire, io mi sono trovata molto bene all’Hesperia Hotel, un moderno 4 stelle che affaccia sul fiume (il grande protagonista della città!). Si trova a 15 minuti da tutti i punti d’interesse ed è in una posizione suggestiva. La colazione è cara (20 euro a persona): potete evitarla con serenità; vi rifarete a pranzo in uno degli ottimi pintxos bar della città!
DRITTE TAKE AWAY
Dove ho dormito
Hesperia Hotel, Campo de Volantin Pasealekua – Bilbao
Cosa vedere
§ Mercato Ribera, Erribe Kalea – Bilbao
§ Ponte Zubizuri di Calatrava
§ Torri di Isozaki
§ Metropolitana di Foster
§ Centro Azkuna Zentroa, plaza Arriquibar 4 – Bilbao
§ Street art, calle la Vieja; Mirabella e calle Cortes – Bilbao
§ Funicolare di Artxanda
§ Guggenheim, Abandoibarra Etorb – Bilbao
§ Museo Marítimo Ría di Bilbao, Ramón de la Sota Kaia 1 – Bilbao
§ Casco Viejo
Pause golose
Confitería y Pasteleria Larralde, Dendarikale 42 – Bilbao
Per l’aperitivo
§ El Puertito, calle Ledesma – Bilbao
§ Promenade, calle Ledesma – Bilbao
Ristoranti consigliati
§ Nerua, Abandoibarra Etorb – Bilbao
§ Los Fueros, calle de los Fueros 6 – Bilbao
§ Gure-Toki, calle Plaza Nueva 12 – Bilbao
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