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Miami, perché visitarla e consigli pratici per viverla al meglio

La spiaggia di Miami

Pianta on the road: le palme che svettano su Ocean Drive, la via più iconica di Miami.

Miami è una città colorata, multietnica, vibrante, eccessiva. Io me ne sono innamorata e in questo post vi racconto cosa mi è piaciuto di lei, condividendo consigli pratici per godersi al meglio la destinazione. Perché, per apprezzarla, la metropoli più grande della Florida va prima capita. E scoperta, andando oltre, al di là delle apparenze. Non è una bella senz’anima e non può essere ridotta alle manie di protagonismo dei personaggi esuberanti che passeggiano su Ocean Drive. Quello che mi ha colpito di Miami sono le sue molteplici sfaccettature, le infinite prospettive e una qualità che – tra tutte – domina: la sua capacità di sorprendere!

Scoprire Miami con occhi curiosi

Ho un debole per le città che vanno capite. Voglio dire, facile perdere la testa per mete come Parigi, Siviglia, Roma, dove la bellezza è ovunque e irrompe ad ogni angolo. Miami, invece, per certi versi mi ricorda Milano, la mia città. Intendiamoci, sono due luoghi molto diversi. Entrambe però si concedono davvero solo alle persone capaci di guardare oltre. Richiedono pazienza, curiosità; vanno scoperte e vissute. È solo a quel punto che gli scorci più intimi e suggestivi vengono alla luce, come un segreto, sussurrato solo a chi è capace di ascoltare. E quando si entra nelle frequenze di Miami, rimanere immune al suo fascino è impossibile.

Perché visitare Miami 

È una città gentile ed accogliente. I suoi abitanti sono ospitali, talvolta eccentrici, ma sempre calorosi e disponibili a darvi consigli, intrattenendo conversazioni.

Splende sempre il sole! A Miami l’estate dura tutto l’anno, il clima è sempre temperato. Non a caso la Florida è soprannominata “the Sunshine State”.

È la città dove ‘take it easy‘ si trasforma in ‘cocelo suave‘: tutti parlano spagnolo, anche i cartelloni pubblicitari, le radio e le televisioni. È meticcia e quindi variegata, complessa, vera. Batte un cuore spagnolo (la maggior parte delle municipalità locali ha sindaci ispanici). Vanta con orgoglio un’anima latina e quella dei cubani è la comunità più importante – da non perdere il quartiere di Little Havana in calle Ocho! – ma non mancano colombiani, venezuelani, nicaraguensi, honduregni. Il suo mosaico etnico l’arricchisce e la rende unica al mondo.

È una fucina di creatività, regala stimoli e spunti. Dalla moda alla cucina, dal design all’arte, se siete alla ricerca di idee nuove, qui ne troverete parecchie. Il suo fermento è più che mai evidente a Wynwood, un quartiere eclettico costellato di murales artistici.

Uno dei molteplici murale del quartiere di Wynwood, a Miami.

Uno dei molteplici murale del quartiere di Wynwood, a Miami. © oltreilbalcone

Ospita numerosi musei e festival: potreste trascorrere un’intera settimana ad approfondire la sua variegata offerta culturale e il ricco calendario di eventi, proposti in qualsiasi mese dell’anno.

Se avete visto la serie tv Baywatch, le torrette variopinte dei bagnini che si susseguono nella chilometrica spiaggia di Miami Beach, soffice come lo zucchero a velo, non vi lasceranno indifferenti (vedi l’immagine di copertina)!

Oltre alla spiaggia, la città vanta un mare caraibico e una movida serale frizzante. Che vogliate rilassarvi in spiaggia o vivere la notte, sarete in entrambi i casi accontentati!

Miami è Verde, anzi verdissima! La sua vegetazione è rigogliosa, tra piante tropicali e palme che gareggiano con i grattacieli per toccare il cielo.

Consigli pratici

▶️  La città non è particolarmente economica. Per risparmiare, andateci in bassa stagione: va da giugno a settembre. Se siete costretti a prendere ferie ad agosto, è uno dei pochi posti in cui non spenderete di più per colpa del mese. In questo periodo fa caldo, non lo nego (ma in fondo anche in Sicilia, è estate); l’aspetto positivo è che i prezzi di hotel e voli sono decisamente più bassi e il traffico più fluido. Da ottobre a maggio i costi raddoppiano e i luoghi sono spesso affollati.

▶️  Noleggiate un’auto e fatelo subito in aeroporto: è indispensabile (risparmierete anche i 50 dollari di taxi, o poco meno con Uber/Lyft, dall’aeroporto alla città). Miami è gigante ed i mezzi pubblici passano di rado, quando passano. Le distanze sono notevoli e la macchina vi sarà utilissima. Il pro: la benzina costa poco!

I parcheggi: sono quasi sempre a pagamento e non propriamente cheap, ma pagarli è molto pratico. Potete farlo scaricando un’applicazione (qui trovate il link) oppure in uno dei molteplici parchimetri disseminati ovunque, dove vi verrà chiesto di inserire il vostro numero di targa.

▶️  Per muovervi all’interno di un quartiere, usate le biciclette! Il programma City Bike del comune di Miami mette a disposizione graziose due ruote color puffo con molteplici stalli in tutta la città. La registrazione – via applicazione – è comoda e veloce, con prezzi democratici e vantaggiosi rispetto a qualsiasi altro noleggio privato (la registrazione è valida in altre città degli Stati Uniti, come New Orleans).

▶️  La bici è l’ideale per raggiungere la mia spiaggia preferita di Miami Beach, quella di South Pointe Park. Lontana dall’affollata Ocean Drive, non ha nulla da invidiare ai Caraibi, è munita di docce e vanta una romantica e lunga passerella sospesa sul mare, che si avventura nell’Oceano.

Il lungo molo di South Pointe Park, a Miami.

Il lungo molo di South Pointe Park, a Miami. © oltreilbalcone

▶️  Ocean Drive: parliamone! Ospita un acquario umano variegato, che non risparmia gli eccessi, anzi. È un nastro d’asfalto lungo un chilometro abbondante, dove da un lato c’è una strepitosa spiaggia chilometrica e dall’altro una serie di locali in cui non vi consiglio di fermarvi a bere un cocktail, come invece fanno molti turisti: sono cari e annacquati (in un prossimo articolo condividerò i miei posti preferiti della “Miami da bere”).

▶️  Il caffè americano – a cui viene aggiunta dell’acqua per renderlo più lungo – ha il suo perché, a me non dispiace. Ma se vi viene nostalgia di un buon espresso, il luogo migliore dove berlo è nel quartiere di Little Havana, sull’8° strada. E già che ci siete, ordinate anche un mojito: qui li preparano ad arte!

▶️  L’acqua è gratuita. Nei locali vi verrà sempre servito un bel bicchierone di acqua fresca, con ghiaccio e cannuccia (se invece ordinate quella in bottiglia, si paga e non poco). Inoltre la città è costellata di fontanelle potabili: munitevi di borraccia che, oltre ad essere trendy – qui ognuno ha la sua customizzata – vi tornerà utile nelle passeggiate sotto il sole.

Una curiosità: l’acqua che bevete arriva dalle Everglades (leggi l’articolo) – la suggestiva riserva di paludi che circondano Miami – … naturalmente è depurata!

Un gallo dipinto, uno dei simboli di Cuba, a Little Havana, a Miami.

Gallo dipinto, uno dei simboli di Cuba, a Little Havana, a Miami. © oltreilbalcone

▶️  Ogni ristorante, hotel, museo, ma anche spazi pubblici come parchi o il metromover (un trenino elettrico sopraelevato che fa il giro di downtown)… insomma, ovunque, non solo c’è il wifi, ma funziona bene ed è gratuito.

Consiglio: se per vostre esigenze, dovete acquistare una sim locale, il posto più conveniente per farlo è a Little Havana.

▶️  La carta di credito è fondamentale: l’ideale è averne una a testa, per sicurezza. A Miami (e in generale in tutti gli Stati Uniti) è richiesta a garanzia per hotel e noleggi, oltre ad essere molto usata per tutti gli acquisti, anche un semplice caffè. Considerate che molte attività non accettano i contanti.

▶️  A Miami tutto è gigante: dalle strade alle porzioni nei ristoranti, ricordatevelo quando ordinate! E se non riuscite a finire quello che avete nel piatto (a me capitava sempre), non vergognatevi di chiedere una ‘doggie bag’: tutti i locali hanno dei box per portare via il cibo avanzato ed evitare sprechi (potete anche regalarlo per strada ad un senzatetto).

▶️  Per i vegetariani (come me): le alternative non mancano. Potete optare per ristoranti etnici come thailandesi, giapponesi, messicani, venezuelani, cubani e molti altri ancora, è uno dei valori aggiunti delle città multiculturali. Nei posti dove a farla da padrone sono hamburger e costolette c’è quasi sempre almeno un’opzione senza carne e pesce – molto frequenti gli hamburger fatti con i fagioli neri – e non mancano i ristoranti vegani, sia a prezzi democratici che più stilosi e cari.

Cosa ho amato: l’avocado è molto utilizzato e, essendone una vera fan, non mi sono risparmiata!

▶️  Miami da bere: vi consiglio, tra gli alcolici, di ordinare birre locali o cocktail, che spesso sono preparati bene. Evitate di prendere vino (ve lo scrive un’appassionata e per me è stata una rinuncia difficile) perché sono molto cari e per lo più non buoni. Per gli astemi: milkshake come se piovessero e, quando prendete bibite (come Coca Cola e simili) il refill del bicchiere è gratuito!

▶️  La mancia: nei ristoranti dovete darla sempre. I camerieri, gentili e professionali, hanno un guadagno fisso molto basso; i loro ricavi provengono soprattutto dalla mancia. Calcolate (almeno) il 15% del totale, ma controllate sempre lo scontrino perché in alcuni locali la includono già (talvolta anche al 20%) e chiedono un ‘extra tip’ che non siete tenuti a lasciare. Nei locali dove c’è musica dal vivo tutti danno la mancia ai musicisti e lo trovo un atto di grande civiltà!

Se siete in partenza per Miami, vi auguro buon viaggio; mentre se state pensando di andarci il mio consiglio è di farlo: è una città coinvolgente! Ci siete già stati? Condividete le vostre impressioni con me nei commenti, se vi va: sono curiosa di sapere la vostra opinione.

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