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Anemone, il fiore del vento: mitologia e consigli pratici

Anemoni di tutti i colori

Ogni anno amo cimentarmi con piante che non ho mai avuto prima e, così, eccomi alle prese con un bellissimo anemone! Il nome mi ha subito conquistato: significa “Fiore del Vento” , per il temperamento delle sue corolle che ondeggiano lievi anche con la più blanda brezza. Provate a coltivarle in balcone, vi sembrerà di avere delle farfalle svolazzanti e variopinte. Vi porto con me nel colorato e fugace mondo degli anemoni!

Appunti 

Elegante e delicato, l’anemone è un delizioso fiore primaverile: il suo clima perfetto sono le mezze stagioni, quando non fa né troppo caldo né troppo freddo. Ne esistono oltre 150 specie differenti, alcune fioriscono anche in autunno o inverno inoltrato. Allo stato spontaneo, vi sarà probabilmente capitato di incontrarne qualche esemplare in occasione di una passeggiata nei boschi o in campagna, in prossimità di alberi ad alto fusto: gli anemoni amano i sottoboschi perché prediligono i posti umidi, riparati dai raggi solari diretti e intensi. È un fiore leggiadro e fragile, che racchiude l’intensa e precaria bellezza di tutto ciò che è fuggevole. Va assaporato, qui e ora, senza rimandare. Dopo, potrebbe essere troppo tardi. Non a caso, nel linguaggio delle piante, è simbolo della brevità delle gioie d’amore.

Il mio anemone, viola intenso.

Il mio anemone, viola intenso. © oltreilbalcone

Curiosità sull’anemone

Nella mitologia greca, Anemone era un’affascinante ninfa. Di lei si erano innamorati due venti: Zefiro, che soffia in primavera e Borea, freddo di tramontana. I due, nella lotta per contendersi l’amata, scatenarono bufere e tempeste, facendo arrabbiare Flora (Dea della vegetazione) che, ingelosita, scagliò un incantesimo su Anemone, trasformandola in un fiore e legandola ai suoi spasimanti per sempre. La corte di Zefiro, delicato vento di primavera, l’avrebbe fatta schiudere; mentre le carezze di Borea, vento freddo, l’avrebbe portata a disperdere precocemente i petali. Secondo la leggenda, per questa ragione è un fiore di breve durata. Il suo significato latino “soffio vitale“, richiama proprio il suo carattere effimero. Gli etruschi lo consideravano il fiore dei morti e, ancora oggi, le necropoli vicino a Tarquinia sono ricoperte da suggestive distese di anemoni azzurro pastello.

Descrizione della pianta

Tra le foglie, si stagliano fusti sottili e cespugliosi che sorreggono fiori rigogliosi con generosi petali. Dalle molteplici tonalità, dal rosso al viola, dal rosa al bianco, colorano con eleganza giardini, balconi e terrazzi. Gli anemoni sono perfetti anche per gli spazi più piccoli perché non occupano tanto spazio e regalano vivacità.

Dritte di giardinaggio

  • Mettetelo al riparo dai venti, vicino a muri o siepi.
  • In estate, posizionatelo a mezz’ombra: soffre molto il caldo torrido!
  • Scegliete vasi con una profondità non ridotta, per favorire un buono sviluppo dell’apparato radicale.
  • In inverno, per proteggerlo dal freddo, coprite il terreno con della pacciamatura: potete usare foglie o paglia.

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