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Biot, il pittoresco villaggio d’arte della Costa Azzurra

Veduta panoramica su Biot

Pianta on the road: le bouganville, sempre in fiore, di place des Arcades, la piazza più graziosa di Biot.

A 15 minuti da Antibes e a mezz’ora di macchina da Nizza, Biot è un grazioso villaggio medievale, arroccato sul fianco di una collina, nell’entroterra. Vanta un’alta concentrazione di botteghe, gallerie ed atelier ed è rinomato per la produzione del vetro soffiato a bolle. Oltre a meritare una visita, è un punto strategico dove dormire – a pochi chilometri dal mare, ma lontano dalla folla che pernotta sulla costa – e per partire alla scoperta della regione. Vi porto con me in questo piccolo paesino che ha ottenuto il riconoscimento di Ville et Métiers d’Arts.

Un paese d’arte

Biot gode di un patrimonio culturale prezioso: ospita oltre 300 artigiani, tra ceramisti, vetrai, pittori e scultori. Già nel XX secolo, molti artisti lo scelsero come luogo di vita e lavoro: da Raymond Peynet, che fece vivere qui i suoi famosi fidanzatini, a Fernand Léger, pittore e uomo d’arte poliedrico. A quest’ultimo è dedicato un museo, il Musée  National Fernand Léger, con una ricca collezione permanente (la prima domenica del mese l’entrata è gratuita). Fermatevi a pranzo nel piacevole giardino della struttura, impreziosito dalle opere gigantesche dell’autore. Una delle eccellenze locali è la lavorazione del vetro soffiato: le “bolle” di Biot sono rinomate; potrete ammirare sculture, ma anche acquistare oggetti di uso quotidiano come piatti, bicchieri e vasi. Per scoprire dal vivo i processi di lavorazione, visitate la Verrerie de Biot, ai piedi della collina dove sorge il paese. Il tema vi appassiona? Sono molte le vetrerie private a porte aperte (meglio prenotare), come la Verrerie Pierini, che sorge in un frantoio del XV secolo.

Il vetro soffiato, eccellenza di Biot.

Il vetro soffiato a bolle, eccellenza di Biot. © biot-tourisme

Tra shopping e boutique

Rue Saint-Sébastien è un susseguirsi di negozi carini e boutique colorate. Tutt’intorno, nel centro storico, si alternano gallerie e atelier, quasi sempre aperti al pubblico. Due tra tutti: il laboratorio di Martine Polisset, con sculture in ceramica che rappresentano la vita marina, oltre al mondo vegetale, e i bei vasi di terracotta di L’Art au Naturel. Per gustare (e acquistare) le specialità del territorio, c’è Mas des Orangers, che vende oli, paté di olive e confetture artigianali e Trio Vino, per sorseggiare un buone calice. Spingetevi sino alla romantica piazza des Arcades – con la caratteristica pavimentazione in ciottoli – incastonata tra le arcate, con un tripudio di gelsomini e buganvillee (in fiore anche in inverno).

Ristorante consigliato e dove dormire a Biot

Il paese pullula di posticini carini dove mangiare: c’è l’imbarazzo della scelta. Se siete in cerca di un ristorante semplice, ma buono, a prezzi onestissimi, vi consiglio l’Auberge du Vieux Village. Ideale per vegetariani, l’offerta propone dei menù a 20 euro; tra le specialità, le crêpe salate (non sono fatte però con il grano saraceno, come le gallette bretoni). Tenetevi un posticino per il dessert! Per la notte, a Biot e dintorni ci sono diverse chambre d’hôtes, una particolare forma d’ospitalità nata in Francia, simile al B&B, che prevede l’accoglienza in case, abitate anche dagli stessi proprietari. Spesso all’interno di dimore di charme, i bagni sono solitamente privati (chiedete conferma per sicurezza) e le colazioni copiose e gourmet: si inizia la giornata in una tavolata condivisa con gli altri ospiti. Il prezzo è democratico e l’esperienza autentica. Qui trovate un elenco delle chambre d’hôtes nei dintorni.

Se vi capitasse di andare a Biot o se l’aveste già visitata, fatemi sapere cosa ne pensate e se avete un indirizzo del cuore!

DRITTE TAKE AWAY

Ristorante consigliato
Auberge du Vieux Village, rue St. Sébastien 29 – Biot 
Da vedere
§ Musée  National Fernand Léger, chemin du Val de Pôme 255 – Biot
§ 
Verrerie de Biot, chemin des Combes – Biot
§
Place des Arcades

ALTRE METE DA NON PERDERE IN PROVENZA
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Biot, place des Arcades.

Biot, place des Arcades. © oltreilbalcone

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