Pianta on the road: le margherite selvatiche rosa e bianche tra i Camini delle Fate, in Cappadocia.
Arrivati in Cappadocia potreste avere bisogno di farvi un pizzicotto per essere sicuri di non stare sognando. Perché il paesaggio che si staglierà dinnanzi ai vostri occhi è davvero unico al mondo. Puro spettacolo. Un susseguirsi di cavità e grotte, dentro le quali sono ricavate le abitazioni, con rilievi rocciosi di origine vulcanica, che prendono il poetico nome di Camini delle Fate. Sembra una combinazione originale tra il villaggio dei Puffi e i castelli che si fanno al mare con la sabbia bagnata, quando si è bambini. Qui, la vita è sogno. Vi suggerisco cosa non perdere in questo paesaggio fiabesco, come scoprirlo in modo divertente, dove mangiare e dormire. Ma, soprattutto, vi consiglio di visitare questa regione della Turchia. Perché qui Madre Natura ha dato una prova concreta delle sue immense abilità creative.
Il paesaggio magico della Cappadocia
La Cappadocia è collocata su un altopiano nel cuore della Turchia, nell’Anatolia Centrale. In inverno le temperature superano di poco gli zero gradi e le nevicate sono frequenti: l’atmosfera è suggestiva, ma può risultare scomodo per le escursioni. L’estate è calda, meglio pianificare i vostri tour nella mattinata o nel tardo pomeriggio; in primavera e autunno il clima è mite. Il paesaggio lunare della regione deriva dall’erosione per milioni di anni del tufo calcareo che caratterizza il territorio, sino alla formazione di forme insolite.

Il paesaggio fiabesco della Cappadocia. © oltreilbalcone
Fin dall’Età della Pietra, l’uomo costruì le sue abitazioni ricavandole dalla roccia: i fori che vedrete erano le dimore troglodite. Questi suggestivi insediamenti rupestri, in parte ancora oggi abitati, insieme alle cavità, grotte, pinnacoli, crepacci e canyon costituiscono il paesaggio così originale della Cappadocia. I Camini delle Fate, insolite formazioni laviche a forma di cono, furono il rifugio delle popolazioni eremite, che ricavarono le loro case scavando nel tufo. I Camini (chiamati così perché secondo la leggenda i massi sulla sommità furono posti dalle divinità), insieme alla Valle di Göreme – un tempo l’area più popolata, oggi Parco Nazionale – sono stati inseriti tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Da scoprire anche le città sotterranee!

Veduta panoramica dei Camini delle Fate, in Cappadocia. © oltreilbalcone
Come scoprire la regione
Uno dei modi più divertenti e comodi per scoprire la Cappadocia è in quad. Potrete così ammirare diverse valli – che a piedi richiederebbero ore e giorni di cammino – fermandovi nei punti più interessanti, per esplorare meglio l’area passeggiando. Nella cittadina di Göreme ci sono molteplici agenzie viaggi dove prenotare il vostro tour: ricordatevi di farlo con un giorno di anticipo e scegliete la durata della gita (un’ora è troppo poco, ma quattro ore sono eccessive, soprattutto per il vostro fondoschiena). Due ore vi costeranno circa 100 lire turche (22 euro) e potrete scegliere se stare sul quad da soli o in coppia. Vi verranno forniti casco di sicurezza e una mascherina per la bocca, perché in moto viene sollevata molta polvere. Al rientro, i vostri vestiti saranno inesorabilmente da lavare.

La mia escursione in Cappadocia con il quad. © oltreilbalcone
Un’alternativa, più costosa, è la mongolfiera: vi toccherà svegliarvi all’alba, ma l’esperienza di vedere la Cappadocia dall’alto è unica. Se decideste di non spingervi a tanto, vale comunque la pena – almeno una mattina – svegliarsi presto per ammirare da terra lo spettacolo dei palloni in volo che colorano il paesaggio.
Le valli e le città più suggestive
I nomi dei luoghi in Cappadocia sono spesso poetici, basti pensare alla Valle delle Rose e a quella dell’Amore, con formazioni geologiche particolarmente accattivanti. Da non perdere anche la Valle dei Monaci, un tempo rifugio degli eremiti, e la Valle dell’Immaginazione (Drevent Valley) dove, lasciando correre la fantasia, si possono distinguere forme bizzarre ed animali. Tra le città più caratteristiche, oltre a Göreme, c’è Ürgüp, che assomiglia vagamente alla nostra Matera. Molte abitazioni sono scavate dentro la roccia, le altre sono spesso di colore giallo. Se avete voglia di bere cocktail, birra o raki (un’acquavite locale) questo è il posto perfetto. Altrove non sempre si riesce a bere alcool (l’Islam è la religione prevalente in Turchia e con il governo di Erdogan c’è stata una restrizione a questo tipo di bevande, pur continuando ad essere uno stato laico); tuttavia a Göreme troverete del buon vino.

La città di Ürgüp in Cappadocia. © oltreilbalcone
Le città sotterranee
In Cappadocia si possono visitare diverse città sotterranee. Se venite in estate, l’ideale è scegliere le ore più calde della giornata, per godere di un po’ di refrigerio. Vennero costruite dai cristiani, che le usarono – dal 300 al 1200 – per ripararsi dai nemici di fedi diverse. Furono poi abbandonate sino alla metà degli Anni ’50: i ragazzini di allora le utilizzavano per giocare a nascondino, contribuendo inconsapevolmente alla loro riscoperta. Oggi quei ragazzini, diventati uomini, sono le guide che vi condurranno ad esplorare queste realtà sotterranee.

All’interno della città sotterranea di Kaymakly. © oltreilbalcone
Se dovete sceglierne una, vi suggerisco Kaymakly, che dista circa mezz’ora di macchina da Göreme. Composta da 8 piani sottoterra, di cui 5 visitabili, raggiunge una profondità di 50 metri e 15 gradi di temperatura (portatevi un golf!). Gli abitanti trascorrevano qui sino a 6 mesi, facendo una vita passiva: mangiavano, dormivano e raccontavano le favole ai bambini. I più poveri stavano nei piani più bassi, mentre i ricchi erano più vicini alla superficie. Visiterete la cucina, le stanze dove dormivano, dove stoccavano i vini ed i magazzini del cibo che, nell’arco dei 6 mesi, doveva essere sufficiente per 5 mila persone.
Dove dormire in Cappadocia
La cittadina di Göreme, oltre ad essere bella, è strategica come punto di partenza per le escursioni: prenotate qui il vostro hotel, c’è l’imbarazzo della scelta. Per dormire come cavernicoli chic, senza spendere una fortuna, c’è il Local Cave House Hotel. Costruito all’interno del tufo, vanta camere particolari ricavate dalla roccia ed una bella piscina. Unica pecca: non c’è l’aria condizionata (ma il tufo rinfresca naturalmente!).

L’originale albergo dove ho dormito a Göreme, il Local Cave House Hotel. © oltreilbalcone
I miei ristoranti preferiti
In Cappadocia ho mangiato molto bene e scoperto alcuni interessanti vitigni locali, come l’Emir, dal quale nascono sfiziose bottiglie di bianco e il Kalecik Karasi, per il rosso e rosato. Se volete degustarli, fate un aperitivo all’enoteca Red Wine House. La scelta dei ristoranti a Göreme è variegata. Tre indirizzi consigliati, tra tutti: Organic Cave Kitchen, ricavato all’interno di una roccia e con una bello spazio en plein air. Ricca scelta di piatti vegetariani, tra i quali: fiori di zucca stufati, gözleme con patate e formaggi ed un delizioso kebab veggie. Il centralissimo Kebapzade Restaurant ha un servizio rapido e premuroso, oltre ad un vasto menù che non pecca in qualità; mentre per raggiungere il Topdeck Cave dovete prendere una vietta secondaria. A gestione familiare, la carta offre poche (ma buone!) portate principali ed una generosa proposta di meze (antipasti locali), tra cui una deliziosa feta piccante!
La Cappadocia è un luogo speciale, da visitare almeno una volta nella vita. Se ci siete già stati, cosa vi è rimasto maggiormente nel cuore? Se invece è una delle vostre prossime mete ed avete dei dubbi o bisogno di maggiori informazioni, scrivetemi!
DRITTE TAKE AWAY
Dove ho dormito
§ Local Cave House Hotel, Göreme
Ristoranti consigliati
§ Organic Cave Kitchen, Göreme
§ Kebapzade Restaurant, Göreme
§ Topdeck Cave, Göreme
Cappadocia da bere
Red Wine House, Göreme
Agenzia di viaggi
§ Home Cappadocia, Göreme (info@homecappadocia.com; +90 0384.2712757)
ALTRE METE DA SCOPRIRE IN TURCHIA
→ Pamukkale, tra i castelli di cotone (leggi l’articolo)
→ Patara e la Costa Turchese (leggi l’articolo)
→ Dalyan, tra spiagge, archeologia e granchi blu (leggi l’articolo)

Sotto il sole estivo, in Cappadocia. © oltreilbalcone
5 Comments
rossana
Gennaio 12, 2018 at 10:19 amConcordo pienamente con tuo articolo. Cappadocia è assolutamente da visitare. Bellissima come d’altronde si vede anche dalle foto molto riuscite.
Corinna Agostoni
Gennaio 12, 2018 at 11:47 amGrazie Rossana! La Cappadocia ha un paesaggio onirico: impossibile fare foto brutte qui!
Mariangela
Aprile 9, 2019 at 9:08 amBuongiorno Corinna ho letto il tuo Blog e visto che l’ho trovato molto interessante vorrei chiederti qualche consiglio dato che in agosto andrò in Turchia con degli amici.
Partiremo l’8 agosto e faremo i primi 4 gg a Istanbul per poi dirigerci in Cappadocia in aereo. I giorni a disposizione sono dal 12 al 16..E qui nasce il dilemma..Fare solo la Cappadocia o anche Pammukkale!??! Ti chiedo un consiglio in base alla tua esperienza.. E Ti chiedo anche se hai qualche guida locale di riferimento da poter contattare x organizzare direttamente il tour.
Grazie!
Corinna Agostoni
Aprile 10, 2019 at 9:01 amCiao Mariangela, wow, trascorrerai una bellissima estate! Il mio consiglio è di fare anche Pammukale (sul blog trovi un articolo dedicato): non è vicinissimo rispetto alla Cappadocia (6/7 ore di macchina) ma ne vale davvero la pena. È un’autentica meraviglia della natura. Io l’ho fatto e lo rifarei. Per Pamukkale ti basta considerare una notte e un giorno e mezzo; per la Cappadocia potresti invece dedicare 3 o 4 giorni. Con i tuoi giorni a disposizione, ce la fai tranquillamente (macinando qualche chilometro in macchina). Non ho riferimenti di guide, avevo organizzato tutto da sola e si può fare serenamente. Una volta che arrivi in Cappadocia, troverai molteplici agenzie viaggi per organizzare i tour in loco a seconda di quello che preferisci (piedi, cavallo, quad…); non è necessario organizzarsi dall’Italia, anzi, sul posto è più comodo. Per Pammukkale invece si tratta di un parco ben gestito e non c’è bisogno di guide. Le strade sono tranquille e la popolazione gentilissima. Spero che le info ti siano utili. Buon viaggio!
Mariangela
Aprile 10, 2019 at 4:07 pmGrazie per la tua risposta!
Solo una cosa… noi non avremmo intenzione di prendere la macchina.. da Istambul a Goreme andremo in aereo e poi per Pammukkale da Goreme vorremmo prendere i mezzi pubblici anche se sappiamo che ci vogliono 8/9 ore… Secondo te è fattibile..oppure è meglio pensare a spostarsi anche qui in aereo?