Pianta on the road: gli sterminati vitigni di Sauvignon della zona di Sancerre.
Sulla riva sinistra della Loira, sorge la graziosa cittadina di Sancerre, abbarbicata su una collina dalla quale si ammirano le numerose vigne circostanti. Dall’altro lato del fiume, a soli venti minuti di macchina, si trova invece Poully-sur-Loire. Sono entrambe due mete cult per gli appassionati di vino, dove il protagonista assoluto è il Sauvignon Blanc. Ma non è necessario essere dei fini intenditori per apprezzare questo viaggio, che potete fare anche con il vostro cane: venire qui significa scoprire la passione e il lavoro che si celano dietro ogni bottiglia, conoscendo di persona i vigneron e un territorio che ha un fascino speciale. Vi suggerisco un itinerario tra le cantine, con un’attenzione per quelle che lavorano in biologico e agricoltura ragionata, passando anche per un divertente museo didattico, dog-friendly, oltre che adatto ai bambini. Troverete anche alcuni indirizzi da segnarvi in agenda, tra buone tavole a vocazione bio ed una chambre d’hôte dove dormire… circondati da vigne, naturalmente!
Sancerre e il Museo del Vino
La cittadina di Sancerre vanta un suggestivo centro storico che merita una passeggiata a piedi. Trovandosi in cima ad una collina, da qui si può ammirare una veduta panoramica della regione, dove le vigne si susseguono a perdita d’occhio. Nella piazza principale si alternano diversi ristoranti, per lo più turistici, ma non di bassa qualità. Se scegliete di fermarvi qui a cena, vi consiglio l’Auberge Joseph Mellot, che ha un buon rapporto qualità-prezzo, un servizio cortese anche con i cani ed un menù per vegetariani. Merita una visita la Maison de Sancerre, un divertente museo interattivo (i cani possono entrare!) che vi introdurrà alle caratteristiche del vino e del terroir della regione, grazie a pannelli interattivi, giochi, quiz e cinema in 4D. Prima della degustazione finale, fate un giro nel Giardino degli Aromi dove, tra l’erba del curry, la salvia tricolore e la menta-banana, potete salire su un trattore che simula l’attività del viticoltore. Per scoprire quest’area all’aperto, fate una partita al “Gioco dell’Oca” a tema: troverete delle bottiglie come segnaposto ed un dado gigante di gommapiuma per avanzare; ad ogni pianta corrisponde una mossa.

Insieme al mio cane Felakuti, mentre giochiamo al Gioco dell’Oca nel Giardino degli Aromi della Maison de Sancerre. © oltreilbalcone
Sancerre e Poully Fumé, i vini del territorio
In questa regione a forte vocazione vinicola regna un principe incontrastato, il Sauvignon Blanc, un vino elegante e complesso che qui si esprime con spiccate note minerali. Le due AOC più importanti (Appellation d’Origine Contrôlée, l’equivalente della nostra sigla DOC) sono Sancerre, con i vitigni sulla sinistra della Loira e Poully Fumé, sulla destra del fiume. Il clima freddo fa maturare lentamente le uve, favorendo il mantenimento dell’acidità e l’integrità dei profumi. Sono molteplici le cantine aperte al pubblico, dove potete degustare e comprare i vini: vi consiglio quelle che mi hanno colpito di più, che lavorano in agricoltura biologica, biodinamica o ragionata. Se viaggiate con il vostro cane, sappiate che non ci sono problemi a portarlo con voi durante queste visite. Gli orari di apertura sono solitamente dalla mattina presto alle 8.30 sino alle 12.30 e dalle 14 alle 18; se comprate dei vini, le degustazioni sono per lo più gratuite. Una precisazione: nel Sancerre viene prodotta anche un’interessante declinazione di Pinot Noir, ma in questo post mi concentrerò sul Sauvignon, che rimane la tipicità del territorio.

I suggestivi vigneti del Sancerre. © oltreilbalcone
Vignoble Dauny
Questa famiglia lavora in agricoltura biologica dal 1964, da quando il papà dell’attuale proprietario, che gestisce l’azienda insieme alla moglie Nicole, si ammalò. I due coniugi – che rappresentano la dodicesima generazione di viticoltori – decisero quindi di portare avanti uno stile di vita, anche nel lavoro, quanto più vicino alla natura e al terroir. Da provare: il Sancerre Blanc Terres Blanches, persistente e minerale, con note di fiori bianchi e il Sancerre Blanc Clos du Roy, profumatissimo, nasce da antiche vigne che sorgono su un terreno calcareo.

Degustazione nella cantina Vignoble Dauny, a Crézancy en Sancerre. © oltreilbalcone
Domaine La Gemière
Anche questo Domaine è a conduzione familiare: il signor e la signora Millet, insieme ai due figli Sébastien e Nicolas, lavorano in agricoltura ragionata, limitando al massimo i trattamenti in vigna. Tra i miei preferiti, il Sancerre Blanc Les Montées Blanches, che nasce da un terreno calcareo ed è piacevolmente salato: in bocca esplode! Il Sancerre Blanc Prestige Vieilles Vignes proviene dalle vigne più vecchie ed ha un particolare sentore d’erba, mentre il Sancerre Blanc Cuvée Louis fa una breve macerazione.

Degustazione da Domaine La Gemière, a Crézancy en Sancerre. © oltreilbalcone
Domaine Fouassier
Quest’azienda, seppur sempre a conduzione familiare, è più grande delle precedenti: comprende 46 ettari di Sauvignon e 10 di Pinot Noir (350 mila bottiglie all’anno!), coltivati in agricoltura biodinamica e biologica. Anche le etichette sono più eleganti e coordinate, ma questo in fondo è un dettaglio. Nel Domaine Fouassier ho fatto una delle degustazioni più divertenti e articolate, assaggiando ben 12 bottiglie diverse. Se non ve la sentite di avventurarvi in una simile impresa, vi consiglio di provare il Sancerre Blanc Les Chailloux, che profuma di gelsomino e pesca sciroppata, con leggere note di viola e liquirizia; il Sancerre Blanc Les Chasseignes, più agrumato e il Sancerre Blanc Le Roman, con spiccati sentori minerali. Da provare anche il Poully Fumé millesimato 2016, più fruttato e il Pet’Nat, un rosé mosso molto particolare.

Il ricco ventaglio di bottiglie degustate nel Domaine Fouassier, a Sancerre. © oltreilbalcone
Domaine Gérard Millet
Situato a 4 chilometri da Sancerre, questo Domaine ha un terreno di circa 20 ettari, con vigne di 25 anni d’età. La cantina è molto graziosa e si avvista già dalla strada, con le sue persiane blu e le vasche di fiori variopinti. Da provare: il Menetou-Salon Blanc, secco e fruttato e il Sancerre 2016, piacevolmente salato.

L’esterno fiorito della sala degustazioni del Domaine Gérard Millet. © oltreilbalcone
Domaine Les Chaumes
Giungere sin qui significa arrivare in una dimensione autenticamente casalinga. In giardino c’è un piccolo parco giochi privato, dove è solita scorrazzare l’oca di famiglia. In quest’ultima cantina che vi segnalo avrete l’occasione di provare diversi Poully Fumé, più rotondi rispetto al Sancerre. Nella sala degustazione c’è un’antica pressa per fare il vino che è un vero reperto storico! Il Poully Fumé 2016 ha una bella acidità e note di agrumi e miele; mentre il Poully Fumé 2015 proviene dall’assemblaggio selezionato di vigne che hanno oltre 45 anni, con un profumo di prugna gialla e frutti maturi. I prezzi delle bottiglie sono senza dubbio competitivi.

Degustazione nel Domaine Les Chaumes, a Poully sur Loire. © oltreilbalcone
Dove mangiare e dormire a Sancerre
Nel Sancerre troverete diversi ristoranti di buona qualità, vi suggerisco il mio preferito. Attraversando un ponte che passa sopra la Loira, raggiungete il grazioso paesino di Cosne sur Loire. Si trova qui La Maison, un bel locale dal sapore shabby-chic che propone unicamente piatti con prodotti biologici e di stagione. Le proposte per vegetariani non mancano: io ho assaggiato una tartare di avocado, con pomodori e limone e un hamburger di soia con deliziose patate e una salsa tartara fatta in casa. Non appena vi sederete, al vostro cane serviranno un’enorme ciotola d’acqua.

La tartare vegetariana di avocado bio, un antipasto del ristorante La Maison. © oltreilbalcone
Per dormire, in Francia suggerisco quasi sempre una chambre d’hôte immersa nella natura, tranne nelle grandi città dov’è più strategico pernottare in una zona centrale, ma non è questo il caso. Il Moulin du Grand Senais è un posticino delizioso dove soggiornare, circondato da vigne e fiori, ad una manciata di chilometri in macchina dalla cittadina di Sancerre. Raymond e sua moglie sono una simpatica coppia attempata, che vi accoglierà calorosamente. I cani sono ammessi e c’è un bel giardino con tanto di piscina, se capitate da queste parti in estate torna utile. C’è anche un servizio di table d’hôte: comunicandolo con un giorno di anticipo, vi verrà servita la cena, accompagnata da una buona bottiglia di Sauvignon Blanc, nella sala dove normalmente si tiene la colazione (ricordatevi di concordare il prezzo in anticipo). Il proprietario era un macellaio e cucina un ottimo fois gras fatto in casa, ma non avranno problemi a servirvi anche portate vegetariane. Raymond è appassionato di vini (e di canto): se glielo chiedete, sarà felice di accompagnarvi nelle sue cantine preferite, fischiettando qualche canzone.

In giardino insieme a Raymond, il proprietario della chambre d’hôtes Le Moulin du Grand Senais. © oltreilbalcone
DRITTE TAKE AWAY
Dove ho dormito
Moulin du Grand Senais, Crézancy en Sancerre
Ristoranti consigliati
§ La Maison, rue du 14 Juillet – Cosne sur Loire
§ Auberge Joseph Mellot, Nuovelle Place 16 – Sancerre
Da vedere
§ Museo del vino Maison de Sancerre, rue du Méridien 3 – Sancerre
Cantine da visitare
§ Vignoble Dauny, Crézancy en Sancerre
§ Domaine La Gemière, Crézancy en Sancerre
§ Domaine Fouassier, Sancerre
§ Domaine Gérard Millet, Bué
§ Domaine Les Chaumes, Poully sur Loire
ALTRE METE DA SCOPRIRE NELLA LOIRA
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