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Viaggio a Pamukkale, tra i castelli di cotone | Turchia

Nel sito naturale di Pamukkale

Pianta on the road: il cappero, in fiore ovunque tra le rovine romane.

Castelli di cotone. Significa questo, in turco, la parola Pamukkale. Il sito naturale, bianco e scintillante come la neve, sfoggia davanti agli occhi di chi lo ammira per la prima volta un paesaggio onirico. È uno di quei luoghi la cui bellezza rimane negli occhi. Che meritano una tappa a prescindere, se state organizzando un viaggio in Turchia. Nel mio itinerario inizialmente non era previsto, ma dei cari amici mi hanno convinto a farci tappa: avevano dannatamente ragione. È una delle meraviglie del mondo, va ammirata. E protetta. Perché le cose belle, spesso, sono anche fragili.

Il sito naturale di Pamukkale

Collocato nella regione Egea della Turchia, a sud-ovest del Paese, nella provincia di Denizli, Pamukkale è un incanto della natura. Scogliere spettacolari, formate da rocce di travertino bianco latte, con suggestive piscine termali a terrazza, impreziosite da oleandri rosa pastello. Sembra di trovarsi dinnanzi ad una fortezza di cotone. O ad una montagna innevata. O, ancora, a cascate di ghiaccio. La fantasia galoppa lontano, ma in questo caso è superata ampiamente dalla realtà.

Una delle molteplici piscine naturali di Pamukkale

Una delle molteplici piscine naturali di Pamukkale. © oltreilbalcone

Dritte pratiche

L’entrata al sito, iscritto tra i patrimoni dell’umanità dall’Unesco, costa 10 euro. Ci sono due ingressi principali, uno è a sud ed è raggiungibile a piedi dall’omonimo paese. L’altro è a nord, ad una manciata di chilometri: l’ideale è chiedere un passaggio in auto sino in cima al vostro hotel (in Turchia sono sempre molto disponibili). Se avete la macchina, sappiate che l’ingresso a nord ha anche un parcheggio, ma la comodità di farsi portare è che, esplorando il sito dall’alto verso il basso – che secondo me è l’opzione migliore – potrete poi tornare al vostro hotel comodamente a piedi.

L'incredibile spettacolo di Pamukkale

L’incredibile spettacolo di Pamukkale. © oltreilbalcone

 

Il paesino di Pamukkale sorge proprio ai piedi della formazione rocciosa e, sappiatelo, non ha nulla di particolare: è un semplice agglomerato di ristoranti, hotel e qualche altra attività commerciale. L’ideale è prevedere un giorno e una notte: il sito naturale si esplora in mezza giornata e, anche se il villaggio non offre alcuna attrattiva, merita fermarsi per ammirare il tramonto e svegliarsi al mattino dinnanzi a tanta bellezza.

Le rovine romane di Hierapolis

Il biglietto d’ingresso include la visita al sito archeologico dell’antica città di Hierapolis, che venne costruita in cima al “castello di cotone”. Tra bellissime piante di cappero fiorite, c’è un maestoso teatro romano, ben conservato. Scendete le scalinate, lasciando qualcuno in cima: l’acustica è perfetta e vi basterà parlare per essere uditi da chi è rimasto in alto.

Le rovine del teatro romano di Hierapolis, Pamukkale.

Le rovine del teatro romano di Hierapolis, Pamukkale. © oltreilbalcone

La bellezza da tutelare

Pamukkale è senza dubbio una meta turistica, incontrerete molta gente. La visita merita ugualmente. Vi consiglio di andarci al mattino e di sfruttare le prime ore della giornata: non sarete certo da soli, ma eviterete un po’ di folla. Le piscine naturali nascono da acque termali, quindi calde. Portatevi un costume perché immergervisi è piacevole.

Con i piedi a mollo nelle acque termali di Pamukkale.

Con i piedi a mollo nelle acque termali di Pamukkale. © oltreilbalcone

 

Tra le fine delle rovine romane e l’inizio del sito naturale vero e proprio  c’è anche una strutturale termale, che prevede un biglietto aggiuntivo. Vi sconsiglio l’esperienza: è davvero troppo turistica e viene completamente snaturata l’autenticità del luogo; sembra piuttosto di stare in una piscina di Riccione, frequentata da russi con cuba libre in mano e giapponesi assetati di selfie. Già in passato, alcuni hotel vennero costruiti in cima al sito, distruggendo parte delle rovine di Hierapolis e permettendo comportamenti nocivi – come lavarsi con detergenti industriali nelle piscine termali – che hanno seriamente compromesso l’esistenza del sito. Fortunatamente è intervenuta l’Unesco con un piano di recupero, ancora in vigore, per salvaguardare il territorio (gli alberghi vennero demoliti). Per questa ragione vi capiterà di trovare alcune piscine vuote,  per recuperare l’acqua andata persa ed evitare la dispersione. Oggi, inoltre, le piscine termali vanno visitate a piedi nudi. Seguite con cura le regole, è dal comportamento di chi visita questo paradiso naturale che dipende il suo futuro.

Cappero in fiore, tra le rovine di Hierapolis.

Cappero in fiore, tra le rovine di Hierapolis. © oltreilbalcone

Dove dormire a Pamikkale

L’Hotel Hal-Tur, che ho trovato (lo confesso) casualmente appena sono arrivata sul posto, si trova in un’ottima posizione e ha un buon rapporto qualità prezzo: ve lo consiglio vivamente! L’edificio e le camere hanno un effetto un po’ retrò, sembra essersi fermato nel tempo agli Anni ’80. In compenso, è pulitissimo, dotato di tutti i comfort, tra cui un wifi perfettamente funzionante ed il personale è molto gentile, sarete trattati con le attenzioni che sono solite in un 5 stelle italiano. Il proprietario è anche un venditore di bellissimi tappeti; se non siete interessati, non abbiate timore a dirglielo subito.

Oleandri rosa tra le rocce bianche di Pamukkale.

Oleandri rosa tra le rocce bianche di Pamukkale. © oltreilbalcone

 

La struttura custodisce anche una chicca speciale: la piacevole piscina, dove di giorno vi potete rilassare e prendere il sole, diventa la romantica location notturna per la cena. I tavoli a lume di candela vengono disposti intorno, ben distanziati l’uno dall’altro per rendere ancora più intima l’atmosfera. Il ristorante dell’hotel è ottimo e per i vegetariani le alternative non mancano. Le patatine fritte sono da urlo, gli antipasti (meze) sfiziosi e il piatto di verdure miste, nella sua semplicità, regale. Ottime anche le melanzane con salsa di pomodori, la pasta sfoglia ripiena di formaggio e i peperoni ripieni di riso all’olio d’oliva.

 

DRITTE TAKE AWAY

Dove ho dormito
Hotel Hal-Tur, Pamukkale

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