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Pafos, tra cultura, vini e sfumature d’azzurro | Cipro

Pafos Cipro

Pianta on the road: le distese di athanatos vicino a Pafos. Significa “fiore che non muore” e una volta colto, può rimanere in vaso per mesi, senza appassire.

Ci sono luoghi (e non sono molti) dove il fascino del passato supera indenne i secoli, per regalare un bagliore inedito al presente. Pafos è uno di questi. Qui, le magiche atmosfere delle antiche rovine convivono armoniosamente con il carattere vivace di questa città portuale, capoluogo dell’omonimo distretto, collocato all’estremità occidentale di Cipro. E nel 2017 l’occasione è ghiotta per farci un viaggio: quest’anno la patria della leggendaria Afrodite è Capitale Europea della Cultura e sfoggia un ricco calendario di eventi. Da scoprire, perché no, anche in autunno. Per godersi ancora un po’ di mare. E tuffarsi nella storia, senza rinunciare alla movida.

Itinerario di viaggio: Pafos e dintorni

Vi ho già raccontato come arrivare a Cipro (per chi parte da Roma c’è anche un volo diretto Ryanair che porta proprio a Pafos!), soffermandomi sul clima mite di quest’isola del Mediterraneo, che rende la meta appetibile tutto l’anno (leggi qui l’articolo). In questo post vi porto alla scoperta di Pafos, della sua suggestiva costa, prevalentemente rocciosa, ma non priva di incantevoli spiagge di sabbia e di alcune sfiziose escursioni da fare nell’entroterra, alla volta di paesini che hanno un fascino di altri tempi e di una cantina vinicola da visitare.

Un esemplare di Athanatos, fiore molto comune a Cipro. Paso

Un esemplare di Athanatos, fiore molto comune a Cipro. © oltreilbalcone

La città di Pafos

Un tempo capitale di Cipro, oggi Pafos (anche PafoPaphos), a sud-ovest dell’isola, è una graziosa cittadina portuale, dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO. Vanta un castello pieds dans l’eau ed un vivace lungomare dove si susseguono ristoranti e locali. Nella parte alta della città, da cui si gode una vista mozzafiato, si trovano negozi di design e bar di tendenza, frequentati soprattutto dai ciprioti. Prendete un aperitivo al Muse Cafè Kitchen Bar per ammirare la città dall’alto.

Il lungomare di Pafos

L’arioso lungomare di Pafos. © oltreilbalcone

Ristoranti consigliati a Pafos

Per cena, tornate nella parte bassa della città e sedetevi al Pelican Restaurant, per assaporare un buon meze di pesce con vista sul mare, dove le alternative vegetariane non mancano… come sempre, nella cucina cipriota! Il meze è un pasto tipico, che può raggiungere le 30 portate, con prelibatezze del territorio servite in piccole porzioni.

Pellicani veri davanti al Pelican Restaurant

Pellicani (veri!), clienti affezionati del ristorante.

 

Ad una manciata di chilometri da Pafos, c’è un ristorante che vi suggerisco di scoprire. È il Seven Saint Georges Tavern, nel piccolo comune di Yeroskipou che, tradotto, significa “giardini sacri”. Vanta un delizioso dehors ricoperto da buganvillee, per cenare all’aperto in una cornice romantica. L’attività è a conduzione familiare e maschile: il padre coordina, il figlio maggiore è lo chef e l’altro il capo sala. La scommessa è quella di puntare sul chilometro zero e sul biologico (il posto è segnalato anche da Slow Food): tutte le verdure provengono dalla fattoria di proprietà e così anche i polli e conigli; pane, olio e vino (naturale!) sono “fatti in casa”.

Un tavolo del Seven Saint Georges Tavern.

Il pittoresco Seven Saint Georges Tavern.

 

Non chiedete il menù perché non c’è: si mangia a base di meze , da assaporare lentamente, come comanda la tradizione. I piatti cambiano giornalmente, in base alle ispirazioni del momento, con un’attenzione speciale per le proposte vegetariane (diverse alternative anche per vegani). Tra le specialità: spinaci, cipolle e uova; carote e tzatziki con prezzemolo; olive mignon al timo; melanzane arrosto; cavolo cappuccio con pepe nero e (per i carnivori) souvlaki di capretto. Non rinunciate al dolce, perché è una delizia: da provare quello con datteri e banane (coltivate qui!). Il conto di 28 euro, vino compreso, è più che onesto.

Le 50 sfumature d’azzurro della costa di Pafos 

La costa rocciosa della regione di Pafos è particolarmente suggestiva. Dopo aver visitato la città, scoprite il suggestivo contesto naturale in cui è inserita. Fate tappa alla spiaggia di Petra Tou Romiou, dove nacque Afrodite, Dea dell’Amore e della Bellezza, emergendo dalla spuma delle onde del mare. Leggenda vuole che facendo tre giri intorno alla roccia nera, si ringiovanisca di 10 anni.

La spiaggia di Petra Tou Romiou-Pafos

La spiaggia dove nacque Afrodite, nella regione di Pafos. © oltreilbalcone

 

Per esplorare al meglio la regione, potete noleggiare una jeep. Tra coltivazioni di avocado, agrumi profumati e piantagioni di banane mignon dal sapore dolcissimo, raggiungete le grotte marine della Coral Bay, deliziosa spiaggia di sabbia bianco latte. Entrate nel Parco Naturalistico Akamas per scoprire la lunghissima Lara Beach, in cui nidificano le tartarughe, e spingetevi tra le morbide colline dell’entroterra, dove dominano colori come ocra, cioccolato e verde menta. Dal punto panoramico del Parco, tra distese di vigneti ad alberello, si possono ammirare la Valle dei Cedri, il mare e la foresta di Pafos.

Scorcio del Parco Naturalistico Akamas di Pafos.

Uno scorcio del Parco Naturalistico Akamas di Pafos. © oltreilbalcone

 

Recatevi nel piccolo paesino di Polis, per fare un bel giro in barca e ammirare il territorio dal mare, perdendovi nelle sue infinite sfumature d’azzurro. Il tour dista solitamente un’ora e mezza e i biglietti si possono fare direttamente al porto. Mentre aspettate che la vostra imbarcazione prenda il largo, sedetevi comodi alla Fish Tavern Yiangos & Peter del Latchi Hotel, per consumare un buon pranzo con meze di pesce.

Giro in barca, tra le sfumature d'azzurro di Pafos.

Giro in barca, tra le sfumature d’azzurro di Pafos. © oltreilbalcone

I siti archeologici da non perdere a Pafos

Tra i numerosi siti culturali della regione, ve ne suggerisco due. Il primo è il Parco Archeologico dove, tra oleandri lussureggianti, sono conservati mosaici antichissimi. Fatevi raccontare le storie mitologiche rappresentate nei disegni, ma sappiate che i finali sono quasi sempre tristi! In molte opere sono raffigurate immagini di animali, alcuni erano copiati da volantini turistici di Paesi lontani, altri rappresentavano la fauna locale. Un esempio è il muflone di Cipro, simbolo della compagnia aerea Cyprus Airlines e della nazionale di rugby.

Uno degli antichi mosaici conservati al Parco Archeologico di Pafos.

Uno degli antichi mosaici conservati al Parco Archeologico di Pafos. © oltreilbalcone

 

Un altro sito interessante sono le Tombe dei Re, che vantano una spettacolare vista sul mare, dove c’è un’enorme nave arenata da 17 anni, che attira gli amanti delle immersioni. A dispetto del nome, qui non venivano seppelliti i nobili, l’aggettivo fa riferimento alle belle decorazioni delle tombe, tutte in tufo, un materiale che purtroppo si rovina con il passare degli anni. L’intero sito è impreziosito da ciclamini, piante di cappero e athanatos (letteralmente, “fiore che non muore”), una volta colto può rimanere in vaso per mesi, senza appassire.

Fiori spontanei nel sito delle Tombe dei Re, a Pafos.

Fiori spontanei nel sito delle Tombe dei Re, a Pafos. © oltreilbalcone

Visita in una cantina per scoprire il vino di Cipro

Anticamente Cipro vantava un’importante produzione di zafferano, zucchero di canna, uva e carrubo, una pianta il cui seme veniva anche utilizzato come unità di misura. Quest’ultimo viene ancora oggi esportato in grande quantità (assaggiate i croccanti di carrubo), insieme alla patate (ordinate un piatto di patatine fritte, sono una delizia del territorio!) Oltre a queste chicche, sull’isola viene prodotto uno dei vini più antichi del mondo, che ha una storia di oltre 4.000 anni ed è rimasto pressoché invariato nei secoli. È il Commandaria, che prende il nome della regione in cui si trova: si tratta di un vino da dessert, con uve che provengono da vendemmie tardive e subiscono un successivo appassimento al caldo. Secondo la tradizione, va diluito con acqua.

Vigneti Cipro Pafos

Vigneti a Cipro. © oltreilbalcone

 

Vi suggerisco la visita di una cantina che dista meno di un’ora da Pafos (non si trova ancora nella regione Commandaria, ma è proprio alle sue porte e producono anche questo tipo di vino). Zambartas Wineries, nel piccolo paesino di Ayios Amvrosios, è una delle più rinomate  dell’isola: esiste dal 2016 e produce circa 80mila bottiglie. Considerate che, da queste parti, ci sono prevalentemente piccoli produttori e le vendemmie avvengono ancora manualmente. Lasciate perdere i vitigni francesi e provate quelli autoctoni: lo Xynisteri, da uve bianche e il Mavro, da bacca rossa.

Uno dei vini degustati da Zambartas Wineries.

Uno dei vini degustati da Zambartas Wineries. © oltreilbalcone

L’entroterra: Arsos e Omodos

Allontanatevi dalla costa per un giorno, per scoprire alcuni paesini dell’entroterra, dove sembra che il tempo si sia fermato. Ve ne indico due molto graziosi, che si incontrano percorrendo la strada che porta sui monti Troodos dove, tra fitte pinete e fiori selvatici, si trovano i monasteri che offrivano rifugio a chi ne aveva bisogno. Il primo villaggio è Arsos, che ospita due antiche chiese, una delle quali con un bel campanile, ed un’ariosa piazzetta con un vecchio caffè e tavolini all’aperto, all’ombra di un pergolato sul quale si arrampica una vite che risale agli Anni ’60. Proprio di fronte, c’è un barbiere che permette di fare un tuffo nel passato.

La piazzetta centrale di Arsos. Pafos Cipro

La piazzetta centrale di Arsos. © oltreilbalcone

 

Ad Arsos si trova un romantico agriturismo, Arsorama, che può essere un punto strategico di partenza per le vostre escursioni, se non avete l’esigenza di dormire sul mare. La proprietaria, Zoy, ha ristrutturato l’antica casa di famiglia per tenerne viva la memoria: le camere, ciascuna delle quali porta il nome di una zia, affaccia su un bucolico patio, popolato da gerani profumati, rose rampicanti e gelsomini.

Arsorama agriturismo Cipro

Una delle camere dell’agriturismo Arsorama. © oltreilbalcone

 

Un altro piacevole paesino da visitare è il più turistico Omodos, dove si trova un bel monastero del XVIII secolo (se decidete di assistere alla messa, tenete presente che dura tre ore). Il villaggio è rinomato per un pane fatto con una farina di ceci, che ha la tipica forma di ciambella, e per la tecnica del ricamo. Gli artigiani – per lo più signori e signore di una certa età – lavorano a pizzi e merletti per la strada, seduti davanti alla propria abitazione o al negozio.

Una signora di Omodos ricama davanti a casa.

Una signora di Omodos ricama davanti a casa. © oltreilbalcone

 

La piazzetta principale è circondata da bar tradizionali, frequentati soprattutto da uomini (le uniche donne che si incontrano sono turiste), dove la gente del posto si riunisce per bere il caffè, giocare a backgammon e fare interminabili partite di carte. Omodos vanta sfiziosi ristoranti, con muri a secco e sedie in paglia bianche o colorate. Da Katoi Restaurant mangerete divinamente: ottimo l’halloumi al forno (formaggio tipico cipriota) e la caponata con funghi, melanzane e finocchietto selvatico. Si finisce in bellezza con un dolce a base di pasta fillo, formaggio di pecora, miele, noci e fragole fresche.

 

DRITTE TAKE AWAY

Dove dormire
Arsorama, Arsos 
Dove mangiare
§ Pelican Restaurant, Pafos
§ Seven Saint Georges Tavern, Yeroskipou (Pafos)
§ Fish Tavern Yiangos & Peter Latchi Hotel, Latchi (Pafos)
§ Katoi Restaurant, Omodos
Cipro da bere
§ Muse Cafè Kitchen Bar, Pafos
§ Zambartas Wineries, cantina da visitare
Da vedere
§
Parco Naturalistico Akamas 
§ Parco Archeologico
§
Tombe dei Re
§ Paesini di Arsos e Omodos, nell’entroterra

ALTRE TAPPE DA NON PERDERE A CIPRO
La costa sud-orientale e il fascino di Nicosia (leggi l’articolo)

Una delle tipiche taverne di Omodos.

Una delle tipiche taverne di Omodos. © oltreilbalcone

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4 Comments

  • Reply
    rossana
    Agosto 2, 2017 at 8:13 am

    Terra ricca di storia e di grandi tradizioni ma anche di particolari suggestioni naturalistiche. Non sono mai stata a Cipro e ora più che mai desidero visitarla, grazie anche ai tuoi preziosi e interessanti consigli.

    • Reply
      Corinna Agostoni
      Agosto 8, 2017 at 8:37 am

      Ciao Rossana, Cipro è una bella meta da scoprire… anche fuori stagioni! Se avessi bisogno di dritte, sono qui.

  • Reply
    Irene
    Aprile 9, 2019 at 9:49 pm

    Ciao Corinna (sono irene tempio d’oro) senti… Ma pafos con bimba di 2 anni ad Agosto??? Cosa ne pensi?? Spiagge inaccessibili??

    • Reply
      Corinna Agostoni
      Aprile 10, 2019 at 9:14 am

      Ciao Irene, come stai? Io mi sono trovata benone a Cipro, dalla cucina meravigliosa, alle spiagge, sino ai luoghi da visitare e direi che è tranquillamente una destinazione kid-friendly. Io sono stata a maggio, quindi non saprei dirti il livello di affollamento ad agosto (soprattutto in questi tempi in cui le geografie delle vacanze stanno cambiando e Cipro è una meta sempre più richiesta perché tranquilla). Il Parco Naturalistico Akamas di Pafos comunque è piuttosto grande e selvaggio, anche laddove ci fossero un po’ di persone non credo diventi mai invivibile. E poi ci sono tantissime gite da fare, anche in barca in giornata… secondo me è un’idea vincente con la tua bimba di 2 anni.Fammi sapere! Un abbraccio

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