Ho aspettato ben 35 anni (troppi!) prima di visitare per la prima volta la capitale della Spagna e, quando finalmente mi sono decisa ad andarci, è stato amore a prima vista. Maestosa, cosmopolita, frizzante: la città mi ha accolto, intrigato e conquistato. Vi ho già parlato delle (almeno) 10 buone ragioni per visitarla ed anche dei tapas bar da non perdere, ma dato che l’appetito vien viaggiando, vi propongo due indirizzi gourmet che meritano una tappa. Per cena, il ristorante Corral de la Morería, nominato “Miglior Tablao Flamenco al Mondo”; come after dinner o per l’aperitivo, per assaggiare un buon cocktail a chilometro zero, il Macera Taller Bar. Entrambi recuperano gli antichi sapori madrileni, per rivisitarli con innovazione, alla scoperta di un connubio inedito tra passato e futuro.
Cena gourmet: Corral de la Morería
A Madrid c’è l’imbarazzo della scelta su dove sedersi a tavola. Se volete trascorrere una serata particolare, optate per un tablao: si tratta di ristoranti caratteristici che ospitano spettacoli di canto e di ballo, spesso punti di riferimento abituali degli appassionati di flamenco, danza tipica dell’Andalusia, dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Uno dei migliori tablao della capitale è il Corral de la Morería, situato vicino al Palazzo Reale e considerato la ‘Cattedrale del flamenco in Spagna“. Aperto dal 1956, fa ormai parte della storia della città e, durante i suoi oltre 60 anni di vita, ha visto alternarsi come ospiti da Ava Gardner ad Alain Delon, sino – in tempi più recenti – attrici quali Nicole Kidman e Jennifer Aniston. Niente di patinato però, tranquilli, è un luogo autentico, che ha scelto di puntare sulla tradizione, senza ripiegarsi nostalgicamente sul passato.

L’esterno del tablao Corral de la Morería di Madrid.
Ne è la prova l’arrivo dello chef David García, timido e garbato, dalle idee chiare: in cucina ama usare germogli, fiori e piante, è un tenace sostenitore dell’orto ecologico e si distingue per brodi, sughi e fondi, elaborati con sapienza ed inventiva, utilizzando prodotti stagionali di prima qualità. Nei suoi piatti si scorge l’influenza dei sapori della Spagna del Nord, perché è da lì che viene. Nato a Bilbao, dopo aver lavorato nel ristorante di famiglia, è approdato da El Bulli di Ferran Andrià e da Nerua, all’interno del Guggenheim di Bilbao.

Lo chef David García, in occasione di una presentazione stampa della sua cucina a Milano. © oltreilbalcone
Dopo aver ricevuto 1 stella Michelin come capo cuoco del ristorante Álbora di Madrid, David García approda infine al Corral de la Morería, portando l’alta cucina nello storico tablao flamenco. Il New York Times ha selezionato il ristorante tra i “1.000 posti da vedere prima di morire”. Perché se lo spettacolo di danza è suggestivo, i piatti proposti sono sfiziosi. Stupiscono, con eleganza. Diverse anche le proposte vegetariane, tra tutte: la tartare di pomodori maturi e datteri, asparagi bianchi crudi e arrosto, piselli, germogli di barbabietola con aglio bianco di cocco e maionese di cetrioli e curry.

La tartare vegetariana dello chef David García. © oltreilbalcone
Se amate la carne, ho visto persone commuoversi per il guanciale di vitello, cucinata per 72 ore a bassa temperatura, con porcini saltati e crema di patate. Per dessert ho assaggiato un tipico dolce spagnolo, rivisitato: pan brioche imbevuto nel latte fresco, poi caramellato, crema di mandorla, rum e burro, con gelato alla banana. Se volete fare i complimenti al cuoco, ricordatevi di non chiamarlo chef: preferisce “cocinero“. La sua cucina è raffinata e intrigante, ma lui, in fondo, rimane un uomo semplice. Bello incontrare talenti così!

Il dessert di pan brioche dello chef David García. © oltreilbalcone
Cocktail Bar d’autore: Macera Taller Bar
La notte è giovane a Madrid. Dopo cena, non sognatevi di andare in hotel a dormire! Vale la pena fare una passeggiata notturna tra le vie animate della città. In Spagna c’è un bar ogni 169 abitanti, più che in qualsiasi altro luogo d’Europa e la capitale non smentisce la tendenza. Tra le molteplici alternative, entrate al Macera Taller Bar, che propone cocktail originali con basi alcoliche create artigianalmente, attraverso la macerazione. L’idea è quella, grazie a questa tecnica ancestrale, di dare colori, sapori e profumi a rum e gin. Ma non solo. La tradizione viene recuperata: tornano in auge distillati come il pacharán, un liquore a base di prugnole tipico della Navarra o l’orujo de hierbas, che viene dalla Galicia e dalla Cantabria, ottenuto mescolando il mosto dell’uva con erbe aromatiche.

Il bancone del Macera Taller Bar di Madrid.
Se volete spizzicare qualcosa, il Macera Taller Bar offre anche una piccola cucina di alta qualità, con taglieri, sandwich e torte. Tutti gli ingredienti, di cocktail e piatti, provengono da aziende che hanno una distanza massima di 100 chilometri, per sottolineare la decisa impronta ecologica e valorizzare la qualità dei prodotti tipici della zona. E se volete una bottiglia di liquore artigianale particolare, basta chiedere: verrà creata appositamente per voi e nel giro di una settimana potrete passare a ritirarla. Il bartender Narciso Bermejo ha ottenuto molteplici riconoscimenti, tra i quali quello per il migliore gin tonic di Spagna (assegnato da Origins by Schweppes). Da provare il gin macerato con la scorza di limone e, per chi ama i sapori più dolci, il vermouth con le fragole!
DRITTE TAKE AWAY
Ristorante consigliato
Corral de la Morería, tablao flamenco con ristorante grastronomico – calle Morería 17, Madrid
Cocktail bar
Macera Taller Bar, calle San Mateo 21, Madrid
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2 Comments
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Giugno 13, 2017 at 4:50 pm[…] SCOPRI ANCHE: → Madrid, (almeno) 10 buone ragioni per visitarla (leggi l’articolo) → Madrid da bere e da mangiare: indirizzi da segnarsi (leggi l’articolo) […]
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Giugno 13, 2017 at 4:54 pm[…] SCOPRI ANCHE… → Madrid: dove mangiare tapas (leggi l’articolo) → Madrid da bere e da mangiare: indirizzi da segnarsi (leggi l’articolo) […]