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Marsiglia, porta aperta sul mondo

Marsiglia

Pianta on the road: i tigli di cours Julien, nel vibrante quartiere popolare de La Plaine, a Marsiglia.

Marsiglia non è solo una città. È un viaggio: il segreto è lasciarsi trasportare. Gironzolate tra i suoi vicoli, che parlano le lingue del mondo. Fatevi scaldare dalla sua luce, che non lascia mai indifferenti. Salite, scendete e risalite le sue strade per ammirare orizzonti sempre diversi: la città è fatta di colline, che arrivano sino al mare. Fermatevi nei suoi bar, senza fretta, ognuno racchiude un microcosmo che merita di essere scoperto. Lasciatevi stordire dal profumo di spezie, che trasporta di colpo sulla riva orientale del Mediterraneo. Sorseggiate le molteplici declinazioni di pastis (liquore all’anice, bevuto per l’aperitivo) per cogliere sapori imprevisti di liquirizia ed erbe aromatiche. Esplorate il futuro, dove grandi artisti hanno dato vita a musei sull’acqua. Ripercorrete grandi intuizioni del passato, seppur utopiche, come la Cité Radieuese di Le Corbusier. Assaporate il presente, ammirando le barche di ritorno dalla pesca nel suggestivo Vieux Port. Perché, come scriveva Izzo, “di fronte al mare la felicità è un’idea semplice“. A proposito, leggetelo Jean-Claude Izzo, per capire davvero la città e innamorarvene perdutamente. Marsiglia si rivela negli angoli più nascosti, per sfuggire agli occhi ciechi di chi cerca sogni facili e viaggi preconfezionati. Vi porto a zonzo in una città speciale, la mia preferita in tutta Francia.

Itinerario tra i quartieri di Marsiglia 

Marsiglia è familiare. Fin dal primo sguardo. È bella per questa familiarità, che è come pane da spartire tra tutti“. (Jean-Claude Izzo)
Non fate caso al fatto che Marsiglia, la città più grande della Francia meridionale, sia il capoluogo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Perché non c’entra nulla né con la Provenza, né con le Alpi, né con la Costa Azzurra. La sua bellezza è a sé stante, inedita. È una città accogliente, si concede senza troppe resistenze. È un porto, vero e proprio. Vi suggerisco un itinerario che, non tralasciando gli scorci più classici – come il Vieux Port e il Panier – vi condurrà alla scoperta di angoli poco turistici e perdutamente affascinanti.

Vieux Port, cuore pulsante di Marsiglia

Il Vieux Port (Vecchio Porto) abbraccia la città. È il cuore pulsante del centro urbano e un buon posto dove prenotare il vostro hotel: è il punto perfetto di partenza per scoprire Marsiglia.  

Le navi ormeggiate nel Vieux Port di Marsiglia. © oltreilbalcone

Svegliatevi almeno una volta all’alba: la rada sprigiona tutta la sua poesia, il mare calmo rassicura e il cielo color confetto offre una felicità possibile. Ogni mattina sul porto, dalle 8, c’è il mercato del pesce. “Ovunque vado, in qualsiasi città del mondo, la prima cosa che faccio è andare al mercato. Per sentire la città. Sono stato cresciuto così, nella tradizione di andare al mercato. Tutti i giorni. Marsiglia aveva tanti mercati quanti erano i quartieri.” Anch’io, come Izzo, amo scoprire i mercati in ogni paese che visito. Mi sembra sempre di poter cogliere qualcosa in più degli abitanti e della città. Scorfani, polipi, gallinelle, cozze: troverete tutti i pesci appena pescati ed i marsigliesi che acquistano. Io sono vegetariana, eppure è un momento suggestivo da vivere. Tra un pesce e l’altro, ammirate l’opera dell’architetto Norman Foster, un pannello in acciaio inox a specchi che crea spettacolari giochi di immagini riflesse: il mare, le barche e tutto ciò che sta nei paraggi sembra fluttuare nel cielo.

L’opera architettonica di Norman Foster. © oltreilbalcone

Un altro mercato da non perdere è il Marché des Capucins, dal lunedì al sabato. In vendita frutta e verdura, ma quello che troverete è molto di più. Ha a che fare con un intrigante mix di culture, sapori, prospettive che provengono da tutto il mondo e, come per magia, sono riunite qui. Nei dintorni vi sono molti esercizi commerciali africani e mediorientali. Un indirizzo tra tutti da segnarsi: la Pâtisserie Orientale, pasticceria con dolcissime squisitezze e una dissetante spremuta di limone [Leggi l’articolo su dove mangiare in città]. Ma sappiatelo: qui è vietato uscire senza aver assaggiato un brik, panzerotto fritto ripieno di patate, prezzemolo e capperi (io l’ho mangiato per colazione, ma è ottimo per il pranzo).

La Pâtisserie Orientale. © oltreilbalcone

Degustazione di Pastis

Il porto è dominato da una pittoresca ruota panoramica. Locali, bar e ristoranti si susseguono, affacciandosi sul porto. Andate a fare una degustazione di pastis da La Maison du Pastis: è il posto migliore dove acquistarlo e scoprire le sue diverse sfumature. Ovunque nei bar vi proporranno il noto Ricard (che trovate facilmente anche in Italia), il 51 (buono!) e il rinomato Henri Bardouin. In questo posto, potete degustare sfiziose varianti artigianali, 100% naturale, e se scegliete di comprarne un po’ per casa, optate per la bottiglia da 1 litro invece che da mezzo: non lo troverete altrove e, una volta tornati in Italia, vi pentirete di essere stati troppo parsimoniosi! La Cuvée Spéciale ha un forte sentore d’anice, mentre la Régalade ha un aroma di liquirizia più spinto: a voi la scelta.

La ruota panoramica di Marsiglia. © oltreilbalcone

Shopping alle spalle del Vieux Port 

Alle spalle del porto, entrate da Maison Empereur, tutto quello che cercate è qui. Dai coltelli alle pentole di paella (di qualsiasi dimensione!), dalle quincallerie ai trapani, dai saponi ai merletti, da ogni tipo di mestolo all’acqua di colonia… sino ad un’incantevole reparto dedicato ai giochi per bambini, quelli d’altri tempi, come la casa delle bambole, il cavallo a dondolo o gli elicotteri in legno, dipinti a mano. È il Paese delle Meraviglie, calcolate almeno un’oretta per visitarlo! Fate tappa all’Erboristeria Blaize, fondata nel 1815 con un ampio campionario di erbe per curare tutti i mali (anche la tristezza… la natura aiuta meglio di qualsiasi medicina), e al Paradis des Épices, un tripudio di colori, profumi e spezie, arricchito da spugne e saponi di ogni forma, fragranza e dimensione.

Saponi in vendita da Maison Empereur. © oltreilbalcone

Dove bere un aperitivo nel Vieux Port 

Per l’aperitivo, andate da Galeries Lafayette: oltre al grande magazzino, dove fare incetta di abiti e creme, c’è un reparto gourmand: un supermercato di lusso, con prodotti di qualità a prezzi raggiungibili. Ma non solo, il vero valore aggiunto sono gli stand tematici dove è possibile accomodarsi e gustare le specialità: verdure, carne e pesce. Sedetevi nei tavoli alti all’americana e ordinate gamberi crudi con salsa aïoli e ostriche sorseggiando un profumato rosé Côte de Provence o un intrigante bianco secco e salato: è il modo migliore per iniziare la serata (i prezzi sono onesti). Una piacevole alternativa è La Caravelle, al secondo piano di un palazzo: aggiudicatevi uno dei pochi tavolini sul balcone con vista sul porto (i cocktail sono deliziosi!). Per il dopocena c’è l’Unic Bar,  kitsch al punto giusto con una strepitosa colonna sonora, se siete fortunati ci potrebbe essere musica dal vivo. Pareti rosse e, per l’inverno, un intrigante vin brulé con spezie della Lapponia; con la bella stagione si va di cuba libre, rum liscio o birra. Peccato i fiori finti, ma il posto è davvero caratteristico e gli si perdona tutto: l’ideale per fare notte fonda. Se siete in cerca di un calice di vino, lo trovate da La Part des Anges, suggestiva enoteca dove i proprietari faranno il possibile per trovare la bottiglia adatta al vostro gusto.

La Plaine, il quartiere underground 

Alle spalle del Vieux Port, salendo per la collina, c’è un quartiere underground, colorato, popolare e vibrante: La Plaine. Izzo lo diceva sempre che Marsiglia non è una città per turisti, ma per anime viaggiatrici e questa zona lo dimostra a pieno.

Uno dei numerosi murales nel quartiere de La Plaine. © oltreilbalcone

Si trovano qui, oltre che nel Panier, alcuni dei murales più belli della città: i miei preferiti sono quelli di rue Fontange e rue des Trois Frères, dove c’è anche la Cave à Bières Fietje, che propone una selezione di oltre 400 tipi diversi di birra.

Il murales dedicato alla birra nella via della Cave à Bières Fietje. © oltreilbalcone

I bar de La Plaine 

Place Jeane Jeaurès, che tutti i sabato mattina ospita un grande mercato, è un’enorme piazza su cui si affacciano molteplici bar, che a prima vista non hanno nulla di speciale, ma se ci entrate scoprirete un mondo, un variopinto acquario umano. “Essere per, essere contro. Essere, violentemente. Solo allora, ciò che c’è da vedere si lascia vedere”. Tra tutti, entrate nel Bar de Maraîchers, dove Izzo era un cliente abituale (il barista Hussein, raccontato nelle avventure di Montale, è l’unico dei suoi personaggi realmente esistito e fino a pochi anni fa lo trovavate dall’altra parte del banco) e nel Bar de la Plaine, il preferito del cantante Manu Chao, dove già dalle prime ore del pomeriggio si può ascoltare ottima musica, mentre gli habitué giocano a dadi sul bancone. Qui è stato avvistato anche Maradona, quando sembrava dovesse andare a giocare per l’Olimpyque de Marseille (poi pare che la camorra lo abbia richiamato all’appello al Napoli): la sua foto è in bella vista, vicino alle bottiglie di pastis. Il bar è il punto di ritrovo degli MTP (Marseille Trop Puissant, Marsiglia troppo forte), uno dei gruppi di tifosi dell’Olimpyque de Marseille.

Il Bar de la Plaine. © oltreilbalcone

Cours Julien è il ritrovo dei creativi della zona: una graziosa piazzetta con fontana e colorati tavolini en plein air, ombreggiati dai tigli. Molto frequentato da artisti di strada, giocolieri e giovani che ascoltano musica con il loro stereo, divertendosi a fare passi di danza e piroette: è un luogo vissuto, piacevole, che trasmette un’energia positiva. Dalla piazza c’è anche una vertiginosa scalinata – se la fate dal basso verso l’alto, noterete che i gradini, ognuno di un colore diverso, formano un arcobaleno – ed una via che scende ripida sino al Vieux Port, con una suggestiva visuale della città dall’alto. Prima di andarvene, entrate nella graziosa Librairie du Cours Juilen ed andate a curiosare in rue Pastoret, tra ristoranti senegalesi, italiani e messicani, ci sono bei negozi d’antiquariato e boutique originali.

Uno dei graziosi negozi de La Plaine. © oltreilbalcone

Se volete una t-shirt da urlo, spingetevi sino in rue des Trois Mages ed entrate da Brick City: per uomo, donna e bambino, sfoggia stilose magliette, felpe e cappellini dal sapore afro, hip-hop e raggae. E anche laddove trovaste tutti i negozi o ristoranti chiusi, ritenetevi fortunati perché forse lo spettacolo è ancora più bello grazie ai stupendi murales sulle saracinesche.

Il quartiere storico del Panier 

Un tempo abitato da marinai e immigrati, è il quartiere storico della città ed ha mantenuto un fascino autentico, tra viuzze pittoresche con i panni stesi come un tempo, passaggi stretti e piccole scalinate. Qui e là sorgono graziose piazzette con persiane color lavanda e cicale di ceramica appese ai muri.

Il quartiere storico Panier. © oltreilbalcone

Panettieri, rigattieri e macellai hanno ancora le insegne di una volta, gironzolate senza meta e fermatevi nel Bar des 13 Coins, dove il Montale di Izzo si fermava a sorseggiare un bicchiere di Moresque (pastis e sciroppo d’orzata). Tra i molteplici scorci suggestivi, non perdetevi i bei murales che hanno dato nuova vita alle case di un tempo.

Uno dei numerosi murales nel quartiere Panier. © oltreilbalcone

Le boutique di saponi 

Se volete fare shopping di saponette (il rinomato “Savon de Marseille“!) questo è il posto giusto. Il mio negozio preferito è 72% Petanque, piccola boutique artigianale che propone allegri saponi a forma di pesce, dai mille e uno profumi, dal nettare di albicocca al fiore di vigna.

La boutique di saponi 72% Petanque. © oltreilbalcone

Andate a curiosare da Le Bazar de César, nell’antico presbiterio di una chiesa: troverete saponi dalle infinite sfumature e targhe d’epoca.

Le Bazar de César. © oltreilbalcone

Merita un giretto anche il più stiloso Compagnie de Provence, con diverse succursali in altre città francesi. Proprio accanto, c’è Cup of Tea, poetico caffè letterario dove fermarsi  a prendere un tè (ottimo quello al burro salato!), tra libri e antichi vinili.

Il caffè letterario Cup of Tea. © oltreilbalcone

Il quartiere della Friche La Belle de Mai 

Lasciatevi alle spalle il Vieux Port e risalite la strada principale La Canabière, sino ad arrivare alla stazione dei treni, che si presenterà dinnanzi a voi fiera, con le sue eleganti scalinate. Oltrepassatela per giungere in un luogo tutto da vivere, un progetto (riuscito) di spazio aperto e condiviso.

Uno dei murales che impreziosiscono la Friche.

Uno dei murales che impreziosiscono la Friche. © oltreilbalcone

In uno dei quartieri più poveri e desolati della città, dove è facile dimenticarsi che il mare è a due passi, è stato creato uno dei centri culturali e sociali più dinamici d’Europa. La Friche La Belle de Mai nasce all’interno di una ex manifattura di tabacchi ed ha trasformato un quartiere depresso in un luogo d’aggregazione e creazione.

Il campo di pallacanestro della Friche La Belle de Mai. © oltreilbalcone

La Friche è tante cose insieme: ospita begli spazi espositivi con una ricca programmazione di mostre, una libreria, una casa editrice indipendente e un atelier di serigrafia (Le Dernier Cri), una radio locale (Radio Grenouille), uno skatepark ed un campo da pallacanestro, un orto, una piacevole terrazza dove prendere il sole e organizzare feste, un parco giochi ed un’area per bambini dai 3 anni in su, una caffetteria, un ottimo ristorante (Les Grandes Tables) ed innumerevoli spazi destinati alla collettività per corsi di yoga, pittura, danza contemporanea, letture e tante altre attività. Ogni anno più di 400 artisti, permanenti o invitati, immaginano ed espongono qui le loro opere, prima di mostrarle altrove: musicisti, coreografi, operatori culturali e sociali, cineasti. Festival ed eventi speciali si susseguono in un ricco calendario d’appuntamenti. È un luogo vissuto dagli abitanti del quartiere, anche come dopo scuola, così come da persone che arrivano sin qui appositamente per ammirare lo spirito che si respira e seguire una delle tante attività proposte.

Il progetto visionario della Cité Radieuse 

Nel quartiere dove si trova il famoso stadio Vélodrome, sorge anche una delle architetture urbane più famose di Le Corbusier, la Cité Radieuse. Andateci in macchina o prendendo un mezzo pubblico, calcolando una mezzora abbondante dal Vieux Port. Per capire la Cité Radieuse dovete contestualizzarla negli Anni ’50, quando l’architetto pensò di rispondere al problema dell’alloggio collettivo riunendo sotto lo stesso tetto quello di cui l’uomo ‘moderno’ aveva bisogno: servizi, scuole, strutture sociali e sportive.

La Cité Radieuse. © Marseille-Tourisme

All’interno di un edificio di cemento costruito su palafitte che, nonostante l’imponenza, trasmette un senso di leggerezza, vi sono 350 abitazioni su due piani, ma anche una scuola materna, una palestra, un parrucchiere e un cineclub. L’idea, rivoluzionaria e utopica, era di creare una sorta di città nella città, per ovviare all’assenza di servizi delle persone che vivevano in periferia; vennero utilizzati elementi inediti all’epoca (come un nastro trasportatore per l’immondizia). In passato la Cité Radieuse – che potrebbe essere tradotto come ‘quartiere illuminato’ – venne molto criticata, oggi è abitata da una clientela alto-borghese: psicanalisti, giornalisti, medici e designer. Si può visitare e ne vale davvero la pena!

Il nuovo volto di Marsiglia 

Nel 2013 Marsiglia è stata Capitale Europea della Cultura: un’occasione (colta!) per la città di rinnovarsi artisticamente e architettonicamente. La zona battezzata del Porto Nuovo, poco più avanti rispetto al Vieux Port, è una delle aree che più ha vissuto questa trasformazione, cambiando volto. Si trovano qui la Villa Méditerranée e il MuCEM.

Uno scorcio sul mare dal MuCEM. © oltreilbalcone

La Villa Méditerranée è stata realizzata da Stefano Boeri: un centro congressi all’interno di una moderna struttura che alterna cemento bianco e vetrate, sporgendosi verso il Mediterraneo con uno sbalzo di 36 metri. L’edificio è stato pensato per essere raggiunto sia via terra, che via mare: si può infatti arrivare sin qui direttamente in barca. Entrate all’interno e salite la vertiginosa scala mobile per godere di una splendida veduta sulla Cattedrale La Major e provare l’ebrezza di camminare sull’acqua: il pavimento alterna al parquet lastre di vetro che permettono di ammirare il mare sottostante.

La Villa Méditerranée progettata da Boeri. © oltreilbalcone

Di fianco alla Villa Méditerranée e accanto al Fort St. Jean (una fortezza del XVII secolo), sorge il MuCEM, il museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo. Progettato dall’architetto Rudy Ricciotti è un monolite di acciaio e vetro, ricoperto da una delicata struttura in cemento filigranato, che crea intriganti giochi di luce ed ombra (incantevole da ammirare al tramonto). Sul tetto c’è una suggestiva terrazza, che permette di accedere ai ponti che conducono alla fortezza, al Vieux Port o al Panier, percorrendo una passeggiata panoramica. Il MuCEM è organizzato su tre livelli con diverse sale espositive: ha una permanente che non è nulla di speciale, dedicata alla storia della civiltà, ma vanta un calendario di esposizioni temporanee molto interessanti (io ho visto Caffè In, una mostra sulla poesia del caffè e Babel, stimolante riflessione sulla traduzione e sulle molteplici lingue).

Il MuCEM progettato da Ricciotti. © oltreilbalcone

Il nuovo volto della città non tradisce quello che c’era in precedenza. Passato e futuro si mescolano. Marsiglia ha un cuore meticcio, vive di contaminazioni. È la sua essenza. E se “sono spesso amori segreti quelli che condividiamo con una città“, il mio profondo sentimento per lei vorrei provare a spiegarvelo. Perché di luoghi incantevoli con bei monumenti è pieno il mondo. Ma da Marsiglia il mondo lo si può guardare. È una porta aperta, accoglie. Da qualsiasi luogo arrivi, qui sei a casa. È bello sapere che esiste un posto così.

DRITTE TAKE AWAY

Dove ho dormito
Hotel Alizé***, non è nulla di speciale, ma vanta un ottimo prezzo ed una posizione strategica nel Vieux Port 
I bar cult 

§ Bar de Maraîchers, rue Curiol 101 (La Plaine)
§ Bar de la Plaine, place Jean Jaurès 57 (La Plaine)
§
Cup of Tea, caffè letterario – rue Caisserie 1 (quartiere Panier)
§ Bar des 13 Coins – rue Sainte Françoise 45 (Panier)
§ Pâtisserie Orientale, pasticceria orientale – rue Pavillon 28
§ Unic Bar, cours Jean Ballard 11 (Vieux Port)
Aperitivo
§ 
Galeries Lafayette, rue de Bir Hakeim 28
§ La Caravelle, quai du Port 34
§ La Part des Anges, rue Sainte 33
§ Cave à Bières Fietje, birreria – rue Frères Barthélémy 3 (La Plaine)
Da vedere
§
Friche La Belle de Mai, centro culturale e sociale
§ Villa Méditerranée
§ MuCEM
§ Cité Radieuse di Le Corbusier
Boutique di saponi
§
72% Petanque, rue du Petit Puits 10 (quartiere Panier)
§ Le Bazar de César, montée des Accoules, 4 (quartiere Panier)
§ Compagnie de Provence, rue Caisserie 1 (quartiere Panier)
Shopping
§ 
La Maison du Pastis, quai du Port 108 (Vieux Port)
§ 
Maison Empereur, rue de Récolettes 4 (Vieux Port)
§ Erboristeria Blaize, rue Méolan 4 (Vieux Port)
§ Paradis des Épices, spezie e spugne – rue d’Aubagne 34 (Vieux Port)
§ Librairie du Cours Juilen, libreria – cours Julien 51 (La Plaine)
§ Brick City – negozio di magliette e cappellini, rue des Trois Mages 3 (La Plaine) 
Libro sul comodino
La trilogia di Fabio Montale [Casino Totale-Chourmo-Solea] di Jean-Claude Izzo

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Veduta del Vieux Port di Marsiglia dall’Hotel Alizé. © oltreilbalcone

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5 Comments

  • Reply
    rossella kohler
    Marzo 13, 2017 at 12:00 pm

    grazie, Corinna, di questo omaggio alla mia città preferita.

    • Reply
      Corinna Agostoni
      Marzo 13, 2017 at 12:18 pm

      Condividiamo un amore. Un caro saluto!

  • Reply
    rossana
    Marzo 13, 2017 at 12:08 pm

    Splendida citta’ ..Per tutte le stagioni.

    • Reply
      Corinna Agostoni
      Marzo 13, 2017 at 12:19 pm

      Ciao Rossana, sono completamente d’accordo! Città incantevole, da lasciarci il cuore. ☺️

  • Reply
    Marsiglia a tavola: 10 indirizzi dove mangiare | oltreilbalcone
    Giugno 13, 2017 at 4:38 pm

    […] già raccontato quanto ami questa città, portandovi a zonzo tra i quartieri più caratteristici (leggi qui l’articolo), ma ancora non avevo approfondito il suo lato più gourmand. Rimedio subito, proponendovi una Top […]

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