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Québec, la città canadese dal fascino francese

Québec

Fiore on the road: il giglio, simbolo del Québec di cui la città è capitale.

La città è un pittoresco scampolo di Francia in Canada. Mi riferisco alla città, capitale dell’omonima provincia, che inizialmente chiamavo Québec City per differenziarla da quest’ultima: ecco, non fatelo. È la denominazione usata dagli anglofoni e ai locali (a maggioranza francofona) dà parecchio fastidio, perché ci tengono a rivendicare il proprio esprit francese, qui sentito più che altrove. Québec – unica città del Nord America a poter sfoggiare un centro storico cinto da mura, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO – è una deliziosa bomboniera. Oltre alla Città Vecchia, bella da togliere il fiato, e al famoso Château Frontenac, l’albergo più fotografato al mondo, fuori dalla cinta muraria ci sono intriganti quartieri moderni tutti da vivere: meno frequentati dai turisti, vantano una frizzante vita notturna, originali bistrot e progetti artistici che si fondono con il tessuto urbano. Vi porto con me nella capitale del Québec, con un itinerario che va oltre i soliti circuiti turistici. E se la cartina geografica ricorda che siamo in America, preparatevi ad assaporare un Canada dal sapore europeo.

La Città Vecchia 

La città sorge sulle rive del fiume Saint-Laurent e la suggestiva Vieux Québec, cinta da mura, si suddivide in alta e bassa. Il suo fascino è senza riserve, leggermente offuscato solo dai troppi negozietti di souvenir e dalle orde di turisti che la attraversano. Eppure rimane un incanto ed entra di diritto nella mia Top 5 delle città più belle al mondo, insieme a Parigi e Siviglia (leggi l’articolo). La Città Vecchia alta è dominata dalla Citadelle, che sorge sulla sommità dello sperone roccioso di Cap Diamant ed è la sede del reggimento Canada’s Royal 22s: in estate, tutti i giorni alle 10, potete assistere al cambio della guardia.

Uno scorcio della Città Vecchia alta di Québec.

Uno scorcio della Città Vecchia alta di Québec. © oltreilbalcone

 

La Citadelle venne creata come struttura difensiva per fronteggiare le invasioni degli americani e non può essere visitata autonomamente, ma solo con un percorso guidato che include il museo e diversi siti storici. Di giorno fate una passeggiata sulla Terrasse Dufferin, che sovrasta il fiume e la città, animata da diversi artisti di strada e con suggestivi scorci panoramici. Al calar del sole salite da avenue St-Denis sulla collinetta dove si trova la Citadelle: è il posto più scenografico (e romantico!) per ammirare il tramonto.

Panorama sul fiume Saint-Laurent dalla Terrasse Dufferin.

Panorama sul fiume Saint-Laurent dalla Terrasse Dufferin. © oltreilbalcone

 

Veduta dalla collinetta sulla città e lo Château Frontenac.

Veduta dalla collinetta sulla città e lo Château Frontenac. © oltreilbalcone

 

Il castello Frontenac

Il maestoso Château Frontenac, uno dei simboli di Québec, sembra uscito da un libro di favole: costruito alla fine dell’Ottocento, si ispira ai castelli di Francia e Scozia, unendo elementi architettonici medioevali e rinascimentali. Con le sue 600 stanze distribuite su 18 piani, è oggi uno degli hotel più lussuosi del Canada. Hanno dormito qui da Charlie Chaplin a Grace Kelly, sino alla regina Elisabetta II d’Inghilterra; la location è stata la scenografia di diversi film, da “Io confesso” di Hitchcock a “Prova a Prendermi” di Spielberg, con Leonardo di Caprio.

Lo Château Frontenac, sotto un cielo livido.

Lo Château Frontenac, sotto un cielo livido. © oltreilbalcone

 

La Città Vecchia Bassa

Per scendere nella Città Vecchia bassa potete prendere la funicolare (2 euro) ovvero usare le scalinate (le trovate senza problemi in diversi punti e permettono di vedere la città da prospettive diverse).

Una delle scalinate che conduce alla Città Vecchia bassa.

Una delle scalinate che conduce alla Città Vecchia bassa. © oltreilbalcone

 

Le case in pietra, i balconi fioriti, i negozietti curati: ovunque l’atmosfera è permeata da un sapore squisitamente francese. Rue du Petit-Champlain ha fama di essere la via più stretta del Nord America ed i muri di alcuni suoi edifici del XVII e XVIII secolo sono decorati da dipinti; Place Royale è l’ariosa piazza principale, fu qui che si insediarono i primi coloni.

Place Royale, nella Città Vecchia bassa di Québec.

Place Royale, nella Città Vecchia bassa di Québec. © oltreilbalcone

 

Fuori dalle mura della Città Vecchia 

Per sfuggire alle orde di turisti, spingetevi in rue Saint-Pierre, che proseguendo si trasforma in rue Saint-Paul: entrambe graziose e poco caotiche, ospitano molteplici gallerie d’arte e qualche gradevole ristorante etnico. Questa zona è impreziosita da installazioni lungo la strada, create da artisti visivi e da collettivi d’architettura che si interrogano sul rapporto dell’uomo con lo spazio urbano: un modo originale per scoprire la città (il progetto, a cura di Ex Muro, si chiama “Passages Insolites“).

Una delle installazioni del progetto "Passages Insolites" di Ex Muro.

Una delle installazioni del progetto “Passages Insolites” di Ex Muro. © oltreilbalcone

 

Il mercato del porto

A pochi passi c’è il  Vieux-Port (Vecchio Porto), in fase di riqualificazione, ma comunque piacevole per una tranquilla passeggiata. Merita una visita il suo splendido mercato coperto, il Marché du Vieux-Port: un tripudio di frutta e verdura, per lo più provenienti dalla vicina Île d’Orléans, presentata in graziosi cestini con abbinamenti di colori da fare invidia ad un negozio di acquerelli.

Un cestino di fragole al Marché du Vieux-Port di Québec

Un cestino di fragole al Marché du Vieux-Port di Québec. © oltreilbalcone

 

Tornando nella parte alta della città, fuori dalle mura, Grande Allée Est è un luminoso viale alberato dove si susseguono ristoranti e locali con tavolini all’aperto (in estate). Superato il primo tratto dedicato alla movida notturna, merita una visita alla luce del sole il proseguo di questa lunga via, dove si alternano eleganti case in stile vittoriano con finestre e balconi fioriti.

Una casa vittoriana in Grande Allée Est. © oltreilbalcone

 

Il quartiere di Montcalm

Procedendo dritti, si arriva al Musée National des Beaux-Arts du Québec: siamo a Montcalm, il quartiere delle arti. Svoltando a destra in avenue Cartier attraversate fisicamente il progetto “Lumière sur l’art” (luce sull’arte): per tutto il 2016 e 2017 delle luminarie giganti riproducono le opere di una collezione del museo a cura di due artisti locali, Rita Letendre e Jacques Hurtubise. Un tentativo (riuscito) di portare l’arte fuori dagli spazi museali, facendola interagire con le persone e la quotidianità: è divertente, e un po’ surreale, passeggiare tra enormi lampade fuori misura colorate ed estrose.

Una luminaria gigante del progetto artistico “Lumière sur l’art” in avenue Cartier. © oltreilbalcone

 

Québec vissuta da chi la abita

Rue Saint-Jean è la lunga parallela di Grande Allée Est e, procedendo verso la Città Vecchia, vi riporterà dentro alle mura. La parte fuori dal centro storico è frequentata più dai locali che dai turisti ed è un colorato alternarsi di sfiziosi bistrot e negozi alternativi. Si trova qui il mio posto preferito in città dove fare colazione, la drogheria J. A. Moisan. Un luogo dal sapore retrò, con cestini di vimini che pendono dal soffitto ed una piacevole musica francese in sottofondo. Lo spazio ha un angolino raccolto con un bancone e qualche tavolino con vista sulla strada per sedersi e prendersi il proprio tempo, insieme agli abitué della zona che vengono qui a leggere il giornale e fare colazione (squisito il muffin con carote, cannella e uvetta!).

La deliziosa drogheria J. A. Moisan, vista dall’esterno. © oltreilbalcone

 

Dopo aver assaporato l’atmosfera del locale, potete perdervi passeggiando tra gli scaffali della bottega, che vanta una vastissima selezione di formaggi, spezie, sali, birre locali, ma anche saponette e stoffe di ogni foggia e colore.

Alcuni dei numerosi prodotti in vendita da J. A. Moisan in rue Saint-Jean.

Alcuni dei numerosi prodotti in vendita da J. A. Moisan in rue Saint-Jean. © oltreilbalcone

 

Dalla street art alla movida

Da rue Saint-Jean raggiungete con facilità il quartiere Saint-Roch, che si trova nella parte bassa della città, sempre fuori dalle mura (i turisti si vedono con il binocolo da queste parti): potete avventurarvi in una ripida scalinata oppure optare per un comodo ascensore (sabato aperto sino alle 22). La zona, un tempo abitata dagli operai delle fabbriche e dei cantieri navali, oggi vive una nuova vita, con bei murales ed una frizzante movida a ridosso di rue Saint-Joseph, dove non manca anche qualche ristorante etnico, dal thailandese al cubano.

Uno dei murales del quartiere Saint-Roch.

Uno dei murales del quartiere Saint-Roch. © oltreilbalcone

 

Il passato, con negozi di abiti usati e botteghe di rigattieri, va a braccetto con il futuro, tra ristoranti alla moda, boutique trendy e caffè eclettici. Tra i tanti, due indirizzi sfiziosi da segnarsi: Nektar Cafélogue, una torrefazione 2.0, l’ideale se cercate un posto dove connettervi in wi-fi bevendo una bevanda calda (comodissimi i divanetti!) e Céramic Café, un bar per sorseggiare qualcosa mentre pitturate la vostra ceramica, scelta da uno scaffale che alterna molteplici forme e dimensioni, dalle tazze ai vasi (una volta dipinta, la ceramica verrà cotta e dopo 10 giorni potrete ritirare la vostra creazione… se ancora sarete in zona).

L'originale bar Céramic Café.

L’originale bar Céramic Café. © oltreilbalcone

 

Dove mangiare e bere a Québec 

La città propone un ricco ventaglio di ristoranti di qualità, senza necessariamente spendere una fortuna. Naturalmente, allontanandovi dalla Città Vecchia – dove si siedono a tavola la maggior parte dei turisti – avrete l’occasione di conoscere posticini molto carini, frequentati dagli abitanti della zona. Vi suggerisco 3 indirizzi in zone diverse di Québec! Le Moine Échanson è una vera scoperta: fuori dalle mura, nella graziosa rue Saint-Jean, questo ristorantino abbina piatti originali e di qualità con vini naturali e biologici. La carta del bere, indicata alla lavagna, si suddivide in bianchi, rossi, rosé e ossidativi; i camerieri sono molto gentili e vi consiglieranno il calice (o la bottiglia) giusta, facendovi degustare anche qualche alternativa prima di scegliere.

La ricca scelta di vini naturali e bio da Le Moine Échanson.

La ricca scelta di vini naturali e bio da Le Moine Échanson. © oltreilbalcone

 

Il locale è essenziale e stiloso, con mattoni a vista, tavoli in legno grezzo e vasetti di marmellata come bicchieri per l’acqua. Appena seduti vi porteranno un pane squisito con olio, semi di sesamo e origano. Tra i piatti: melanzana con ratatouille e aringa affumicata; calamari, feta, finocchio e ouzo (liquore greco all’anice) e alternative vegetariane come il gazpacho o zucchine, ricotta, panissa (una sorta di farinata locale) e chimichurri (salsina verde con prezzemolo, peperoncino e aglio). E per gli appassionati, ci sono anche le ostriche!

Buon piatto veggie con zucchine, ricotta, panissa e chimichurri. © oltreilbalcone

 

Korrigane è un birrificio artigianale, situato nel quartiere Saint-Roch, che propone piatti semplici e gustosi: attenzione alle porzioni, sono abbondanti! Se volete provare la poutine vegetariana questo è il posto giusto: si tratta di uno dei piatti tipici della regione, la ricetta originaria prevede patatine fritte con formaggio ed una salsa con burro, cipolle e brodo di manzo; qui viene servita anche in versione veggie. Tra gli altri piatti ci sono guacamole, hamburger, ceviche e chili (anche in versione vegetariane). La selezione di birre artigianali è ottima! Il locale ha un bello spazio en plein air, con lucine che danno la sensazione di essere ad una festa di paese.

I tavoli a sedere all'aperto del birrificio artigianale Korrigane.

I tavoli a sedere all’aperto del birrificio artigianale Korrigane. © oltreilbalcone

 

Nella Città Vecchia alta, Casse-Crêpe Breton propone crepe che strizzano l’occhio alla Bretagna (purtroppo però le salate non sono fatte con il grano saraceno, come vorrebbe la tradizione francese). Il locale è gestito da sole donne che sfrecciano tra i tavoli e la cucina a vista. Ci si può sedere al banco per vedere le cuoche all’opera ed ordinare la propria crepe scegliendo gli ingredienti a piacere. Arrivate presto o armatevi di pazienza, mettendo in conto di fare un po’ di coda per entrare (… in fondo, siamo nella frequentatissima Vieux Québec).

 

DRITTE TAKE AWAY

Dove ho dormito
Au Petit Hotel, nella Città Vecchia alta: carino, pulito ed economico, dispone anche di parcheggio annesso (prezioso nella Vieux Québec)
Ristoranti consigliati
§ Le Moine Échanson, rue Saint-Jean 585
§ Korrigane (quartiere Saint-Roch)
§ Casse-Crêpe Breton (Città Vecchia alta)
La mia colazione del cuore
Drogheria J. A. Moisan, rue Saint-Jean 695
Locali eclettici
§ 
Nektar Cafélogue (quartiere Saint-Roch)
§ Céramic Café (quartiere Saint-Roch)
Da vedere

§ Citadelle (Città Vecchia alta)
§ Terrasse Dufferin (Città Vecchia alta)
§ Château Frontenac (Città Vecchia alta)
§ Rue du Petit-Champlain e Place Royale (Città Vecchia bassa)
§ L’arte pubblica del collettivo Ex Muro
§ Marché du Vieux-Port
§ Musée National des Beaux-Arts du Québec
§ Grande Allée Est e rue Saint-Jean
§ Quartiere Saint-Roch

SCOPRI ANCHE…
Île d’Orléans (leggi l’articolo)

ALTRE METE DA NON PERDERE IN QUÉBEC
Montréal (leggi l’articolo)
Cantons-de-l’Est e North Hatley (leggi l’articolo)
Fiordi del Saguenay (leggi l’articolo)
Tadoussac e le balene (leggi l’articolo)
→ Parc de la Mauricie (leggi l’articolo)

Casse-Crêpe Breton.

Casse-Crêpe Breton. © Cassecrepebreton

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7 Comments

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