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Iris, l’oro blu: dai profumi al gin

Iris © oltreilbalcone

È uno dei fiori più preziosi per i Nasi, quelle persone che per professione creano i profumi, dando vita – nelle opere più riuscite – a vere e proprie esperienze olfattive. Avete presente quelle inebrianti note di cipria? È tutto merito dell’iris, che vanta oltre 200 specie differenti, ma sono solo tre ad entrare nei bouquet ed essere utilizzate in profumeria: l’iris germanica, con fiori lilla e melanzana; l’iris fiorentina, dalla tonalità bianco latte e l’iris pallida (la mia preferita!), chiamata anche l’ “oro blu di Firenze”, per la sua felice collocazione geografica nell’assolato clima toscano.

Appunti

A differenza di quello che si potrebbe pensare, non sono i fiori ad essere raccolti, ma i rizomi (una parte sotterranea del fusto) e sottoposti ad un laborioso processo di lavorazione: vengono sbucciati a mano, lasciati essiccare dai 2 ai 5 anni ed infine sottoposti ad un trattamento a vapore, sino a formare una sostanza oleosa e spessa, molto costosa: il “burro di giaggiolo”. Questa viene utilizzata per creare profumi preziosi, ma non solo: è usata per aromatizzare il gin in fase di distillazione.

Il fiore di iris, simbolo di nobiltà per eccellenza, è stato protagonista anche nel mondo dell’arte, su tele e tavole botaniche. I primi illustratori lo usarono come pigmento, per il suo verde brillante estratto dal succo dei petali pestati con il mortaio, e fu molto gettonato pure come soggetto, basti pensare a Pierre-Joseph Redouté – soprannominato il “Raffaello dei fiori” -, fedele ritrattista delle rose e degli iris di Maria Antonietta e Giuseppina Bonaparte. E con un balzo che dalla Rivoluzione Francese arriva sino ad oggi, l’iris continua ad essere protagonista: per tutto il 2016 la rinomata profumeria francese Fragonard – che nasce a Grasse, ma da un anno vanta una boutique monomarca anche a Milano, nel quartiere Brera – per festeggiare i 90 anni di attività celebra questo fiore, declinandolo in una gamma che va dall’eau de toilette al diffusore per la casa, con astucci carini decorati ad acquarello.

Curiosità sull’iris

Il nome “iris” deriva dalla Dea Iride, messaggera degli dei, portatrice di buone notizie e personificazione dell’arcobaleno, che secondo la mitologia costituiva il legame tra cielo e terra. Iride aveva ali d’oro, brillanti di rugiada e, illuminata dai raggi del sole, sfoggiava tutti i colori dell’arco celeste.

Descrizione

I fiori, che hanno le sembianze di grandi ali pendule, sono composti da tre petali interni eretti e tre esterni ricadenti, con foglie lunghe e sottili, simili a spade.

Dritte di giardinaggio

  • Ideale per chi è alle prime armi: un bel fiore per iniziare (… e fiorisce dalla primavera all’autunno)!
  • Le specie bulbose amano il sole e resistono al freddo.
  • Le specie rizomatose preferiscono posizioni ombreggiate e non sopportano temperature inferiori ai 12 gradi.
  • Annaffiate saltuariamente, solo quando il terreno è asciutto. Detesta i ristagni d’acqua, che possono essere letali.
La profumeria Fragonard rende omaggio all'iris per tutto il 2016.

La profumeria Fragonard rende omaggio all’iris per tutto il 2016. © Fragonard

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