Uno dei piaceri della mattina è la lettura del quotidiano. Quello cartaceo, che profuma di inchiostro; dove per scoprire la notizia successiva devi sfogliare la pagina, trasformando come per magia il susseguirsi degli articoli in un gioco musicale, cadenzato da una sonorità che diventa rassicurante. Ed è vero che il tempo è tiranno, ma spetta a noi imparare a concederci degli attimi privati, intimi. Il giornale è la mia coccola quotidiana ed è un buon modo per mantenere le antenne tese su quello che avviene intorno a noi, oltre il nostro piccolo orto. Dal Giappone arriva un’amabile idea ecosostenibile, capace di unire il piacere della lettura al giardinaggio: è il quotidiano The Manichi Green Newspaper. Dopo averlo sfogliato, si pianta e fiorisce.
La carta utilizzata è composta da rifiuti riciclati, a cui sono stati aggiunti semi di fiori pressati. Anche l’inchiostro è vegetale, realizzato unicamente con sostanze naturali e, ça va sans dire, le notizie trattate sono legate al mondo green e al giardinaggio. Dopo averlo letto, potete metterlo su un terreno o in un vaso ed iniziare a coltivarlo, innaffiandolo regolarmente. L’idea originale ha permesso alla testata di conquistare milioni di nuovi lettori (con un guadagno in brevissimi tempi di circa 600 mila euro), ma soprattutto affronta la tematica del rispetto per l’ambiente, incentivandone la sensibilizzazione all’interno di un Paese – il Giappone – che purtroppo è tra i protagonisti dell’inquinamento mondiale. Nell’attesa che qualche editore italiano segua il buon esempio, mi è tornata voglia di rimettere mano ai miei studi universitari sulla lingua del Sol Levante, per dedicarmi ad una nuova (ed ecosostenibile) lettura mattutina!
4 Comments
Max
Ottobre 12, 2016 at 12:54 pmSperiamo veramente che venga preso in considerazione anche da qualche editore italiano!
max
Corinna Agostoni
Ottobre 12, 2016 at 2:16 pmSarebbe davvero una bella novità!
rossana
Ottobre 17, 2016 at 9:42 ambella idea, soprattutto per chi non ha la possibilità di enormi terrazzi.
Corinna Agostoni
Ottobre 17, 2016 at 10:46 amGeniale ed eco! Cultura e giardinaggio possono andare simpaticamente a braccetto.