Pianta on the road: l’aloe, una su ogni gradino della scalinata d’ingresso nel mio hotel Colors Central.
Non è bella. Ma ha fascino e grinta da vendere. Provate a trascorrere una notte a Salonicco, l’antica Tessalonica (in greco si chiama ancora Thessaloniki), seconda città della Grecia per numero di abitanti e per il suo porto, preceduto per grandezza solo dal Pireo di Atene (leggi qui l’articolo). Vi verrà voglia di fermarvi per diversi giorni. Perché è viva, dinamica, frizzante. Quando cala la sera, dà il meglio di sé. Prima delle due di notte non si va a dormire, mettetelo in conto. Turismo: poco. Divertimento: tanto. Per intenderci, nei ristoranti il menù in inglese è un lusso. Ma la gentilezza, una garanzia. Storicamente, Salonicco fu sotto il controllo ottomano per un lungo periodo, sino al 1912. Ai tempi, era popolata da una maggioranza di ebrei, seguiti da greci e turchi. Durante la Prima Guerra Mondiale venne distrutta da un incendio e poi ricostruita da un architetto francese, che però eliminò le sue precedenti caratteristiche orientali. Successivamente, molti ebrei emigrarono e furono rimpiazzati dai greci espulsi dalla Turchia, che diedero vita al Rebetiko, genere musicale dove vengono raccontate – in modo passionale – scaglie di vita di povertà, prigione, droghe e amore. La notte si respira la vera anima di questa metropoli, profondamente segnata da una storia fatta di dominazioni, migrazioni e catastrofi (negli Anni ’70 fu danneggiata da un terremoto), ma anche rinascite, che l’hanno portata a diventare, oggi, una spumeggiante città universitaria, centro nevralgico per la cultura e l’economia di tutto il Paese.
Salonicco si sviluppa principalmente lungo un paio di arterie interne e sul lungomare, dove si passeggia amabilmente, ammirando uno dei simboli della città, la Torre Bianca, che sovrasta il porto. Costruita nel XV secolo, fu adibita a prigione e soprannominata “Torre del Sangue” perché veniva utilizzata come luogo di tortura (spesso sulle mura schizzava il sangue dei detenuti), finché un ergastolano a cui fu concessa la libertà, imbiancò l’edificio in segno di ringraziamento e, da allora, cambiò nome. Non lontana, si erge fiera la statua di Alessandro Magno a cavallo.
SALONICCO ALLA LUCE DEL SOLE
Di giorno, uno dei modi più carini per scoprire la città è prendere l’autobus numero 50, che con 2 euro permette di passare in rassegna i principali luoghi di interesse storico-culturale, con tanto di guida in inglese. Si parte a pochi metri dalla Torre Bianca e, lungo il tragitto, si può scegliere di scendere alle fermate desiderate, con la possibilità – con lo stesso biglietto – di esplorare l’area a piedi in autonomia e prendere poi il bus successivo per proseguire il giro (è il cosiddetto “Hop-on Hop-off Bus Tour”, ovverosia “salta su, salta giù”). La città vanta alcune costruzioni bizantine superstiti, dall’Arco di Galerio alla Basilica di Santa Sofia. Le mura dell’antica Fortezza, nella Città Vecchia, si trovano nella parte più alta di Thessaloniki e sono un bel punto panoramico. Questo quartiere è caratterizzato da casette basse (scampate all’incendio) con tradizionali balconi in legno, ricchi di fiori, che regalano il fascino di un tempo che fu.
Per un tuffo nella storia, c’è il rinomato Museo di Archeologia. In una dimensione più attuale, suggestivo il Museo della Fotografia (3 euro l’ingresso), affacciato sul mare, con mostre sempre diverse e, accanto, il Museo del Cinema.
La città ha anche due musei di arte contemporanea, l’MMCA (Macedonian Museum of Contemporary Art) e lo State Museum of Contemporary Art. Come Atene (leggi qui l’articolo), anche Salonicco è impreziosita da intriganti murales che evidenziano il suo lato più fresco e giovanile, segno di una città vibrante, che non è ripiegata sul passato in modo nostalgico.
Tra i mercati da visitare, il Kapani, per assaporare colori e profumi locali (in vendita pesce, carne, frutta, verdure e spezie) e il Modiano, con tipici chioschi dove è possibile fermarsi a mangiare a prezzi particolarmente economici. Caratteristico il Bezesteni, antico edificio ottomano riconvertito in un bazar per il taglio e cucito.
SALONICCO, LA NOTTE È GIOVANE
Ma è la sera che la città mostra il suo profilo più accattivante. Da sapere: qui gli orari sono decisamente spostati in avanti, forse più che in Spagna. L’happy hour inizia alle 21 e si cena dopo le 23 (non stupitevi di vedere persone che entrano all’una di notte per mangiare). I due principali quartieri della movida sono Valaoritou e Ladadika. La cucina è ottima, bisogna solo andare un po’ ad intuito per i piatti da scegliere. Come dicevo, raramente ci sono menù in inglese. In compenso, ovunque sono molto generosi: in tutti i ristoranti è sempre offerta, come aperitivo, la rakia (acquavite aromatizzata con anice) e il dessert. Tra i miei posti preferiti dove mangiare c’è Fri, una trattoria autentica e deliziosa. Non chiedete il wi-fi, però. Il proprietario odia la tecnologia e sostiene che a tavola le persone si debbano guardare in volto. Non ha tutti i torti, in fondo. Qui i piatti si mangiano con gli occhi, quindi sarebbe un peccato farsi distrarre. Tra tutti, la melanzana alla brace con aglio, prezzemolo, pomodorini secchi e feta è da urlo. Da Tsantali si consumano pranzi ruspanti e veloci. Tra le specialità: fish & chips (servito direttamente sul tavolo, su un foglio di carta assorbente, senza piatti), zucchine fritte e bougiourdi, un pasticcio di formaggio al forno con peperoni, cipolle, pomodori e origano. To Elleniko, in Kallari 9, è un bistrot simpatico, con giganti scaffali alle pareti colmi di prodotti (dai sughi all’olio), bottiglie, cartoni di latte e targhe in metallo, strizzando l’occhio agli empori alimentari. Il menù ha le sembianze di un quotidiano: le portate sono molteplici, tutte gustose.
Da Oyzoy Melathron, in Karipi 21, l’allegria è di casa. Arredamento colorato, con stampe di verdure appese alle pareti, c’è un bel dehors per la bella stagione e, spesso, musica dal vivo. Se volete il souvlaki (spiedini di carne con verdure grigliate), questo è il posto giusto; c’è una vasta scelta anche per vegetariani, la cucina greca si presta particolarmente.
Non manca il ‘cugino greco’ di Eataly. Ergon segue, infatti, lo stesso format dei locali di Farinetti: un supermercato di lusso dov’è possibile fare la spesa, ma anche sedersi al tavolo e consumare un pranzo o cena di tutto rispetto. Cucina a vista e arredamento di design, con sapiente esposizione della merce in vendita, che funge anche da arredamento, grazie a packaging stilosi.
A Salonicco le strade sono un susseguirsi di locali, sfiziosi e sempre molto frequentati. Con la crisi economica, diversi negozi hanno chiuso e sono stati rilevati da ragazzi, che li hanno riconvertiti in pub e bar trendy. La Doze, per esempio, propone oltre a buoni cocktail – tra cui il Saffron Madness (gin allo zafferano, succo di lime, marmellata di rose e tabasco) – una galleria d’arte, al piano superiore. Il posto è informale e stiloso, con scritte sui muri e biciclette appese alle pareti a testa in giù. C’è anche un biliardo, occupato – mentre io sono comodamente seduta al bancone – da una giovane coppia che sorseggia whisky e si sfida al tavolo verde (li ammiro profondamente).
Il Coo Café Bar, essenziale e curato, gioca nell’arredamento con mobilio nero, luci calde e piante verdi, che danno un tocco di colore. Prendete il Bloody Mary, è la specialità della casa! Bord de l’Eau è una design factory: cinque anni fa un gruppo di amici ha dato vita ad un luogo con spazi distinti dove il comune denominatore è il gusto estetico e l’inventiva. C’è un laboratorio di artigianato che propone gioielli originali, molti con soggetti animali (aperto dalle 11 alle 21). Accanto, un bar di tendenza che, dalla colazione sino alle 3 di notte (ogni sera si alterna un dj diverso), accoglie dagli uomini e donne d’affari ai trentenni, che trovano qui una ricercata selezione di cocktail, tra cui 10 creazioni inedite (ottimo il gin e lavanda con un pizzico di peperoncino). E ancora, nella porta a fianco, uno studio fotografico e di design. A Salonicco le menti estrose non mancano, lo si capisce entrando in questo posto, che è una vera e propria fucina creativa.
Merita una visita il centro sociale Micropolis, che si raggiunge salendo le scale di un palazzo in Vasileos Irakliou. Al primo piano, un piacevole bar caffetteria (più che economico!) ed un negozietto che promuove il commercio equo e solidale, garantendo ai produttori prezzi ‘giusti’ e assicurando la tutela del territorio. Tra la diversa merce in vendita, le saponette prodotte dagli operai della Viome, una fabbrica occupata della città.
Se volete ascoltare musica Rebetiko (… e l’esperienza è caldamente consigliata!), andate alla Taverna Rembetika Ladadika in Lykourgou 4, dove si può anche mangiare, ovvero da Prigipessa in Filikis Eterias.
Mi siedo, ordino un ouzo – un distillato molto bevuto in Grecia, dal sapore di anice – e ascolto queste melodie antiche che, con ritmi cadenzati, raccontano storie di amori feriti, di outsider, di vite in carcere, di una ricerca incessante delle proprie radici (incantevole la canzone “Misirlou“, riadattata anche nella colonna sonora del film Pulp Fiction). E, come per magia, vengo catturata dalla musica, dall’ambiente, dalla città. Mi sento parte di un tutto. Questa è la grande bellezza di Salonicco: coinvolge. Fa venire voglia di fermarsi.
DRITTE TAKE AWAY
Dove ho dormito
Hotel Colors Central, 4 stelle a buon prezzo, colorato e di design in Valaoritou street. La colazione si fa nel bar all’angolo, Kitchen Bar, oppure si può scegliere di riceverla in camera.
Ristoranti consigliati
Fri (angolo tra Doxis 4 e Salaminos)
Tsantali, ottimo fast food
To Elleniko (Kallari 9)
Oyzoy Melathron
Ergon, supermercato di lusso con tavolini a sedere
Salonicco da bere
§ La Doze (Vilara 1)
§ Bord de l’Eau (Egnatia 45)
§ Micropolis, centro sociale con negozio fair trade
§ Coo Café Bar (Vasileos Irakleiou 4)
Dove ascoltare musica Rebetika
Taverna Rembetika Ladadika
Prigipessa (Filikis Eterias)
Mercati
Kapani Market
Modiano Market
Bezesteni (Venizelou)
Da vedere
§ Torre Bianca e lungomare
§ Museo della Fotografia
§ Museo del Cinema
§ Museo di Archeologia
§ State Museum of Contemporary Art
§ Macedonian Museum of Contemporary Art (MMCA)
§ La Cultural Route con l’autobus numero 50
§ Le opere di street art sui muri delle case e sulle serrande
12 Comments
rossana
Aprile 13, 2016 at 9:19 amMolto interessante.. Fa venire il desiderio di visitare questa città non troppo conosciuta.
Corinna Agostoni
Aprile 13, 2016 at 10:11 amGrazie! Merita proprio di essere conosciuta Salonicco 🙂
Mauro Atzeni
Aprile 13, 2016 at 10:44 amDevo andare a maggio in quella zona e prenderò spunto da questa tua recensione. Grazie!!
Corinna Agostoni
Aprile 13, 2016 at 10:48 amSpero ti sia utile allora. Pur non essendo bella come Atene, da un punto di vista architettonico, ho molto amato Salonicco. È una città che conquista! Buon viaggio per maggio
Francesco
Aprile 14, 2016 at 7:08 pmDavvero fantastico e dettagliato anche per uno come me che frequenta Salonicco da circa trent’anni
Corinna Agostoni
Aprile 15, 2016 at 8:24 amGrazie Francesco! Detto da un habitué di Salonicco come te, mi fa doppiamente piacere.
carlo
Maggio 4, 2017 at 8:13 amCondivido la descrizione della città
complimenti
Corinna Agostoni
Maggio 11, 2017 at 3:03 pmCiao Carlo, mi fa piacere che anche a te sia piaciuta la città (è bello quando capita di andare in un posto in cui ci si trova bene)… e grazie mille per i complimenti!
iole
Ottobre 22, 2017 at 12:06 amGrazie, le tue indicazioni sono molto interessanti
Corinna Agostoni
Ottobre 23, 2017 at 10:08 amGrazie mille, Iole! Sono felice ti possano essere utili. Hai in programma un viaggio a Salonicco? Io mi sono divertita molto e auguro anche a te una bella esperienza.
Mattia
Ottobre 31, 2017 at 7:57 pmandró in erasmus a Salonicco, e questa descrizione mi invoglia ancora di più! Oltre alle numerose che ho letto sull’università e il grande numero di studenti
Corinna Agostoni
Novembre 3, 2017 at 2:47 pmCiao Mattia, grazie mille! Credo ti troverai benone laggiù. Oltre ad essere una città vivace, perfetta per l’erasmus, le persone sono molto accoglienti.