Così come Casablanca per il cinema o le panelle per la cucina palermitana, lo spatifillo è un grande classico del suo genere – parliamo di piante, ça va sans dire. Elegante e mai fuori posto, nobilita gli appartamenti. È un evergreen, in tutti sensi, perfetto anche per chi non ha uno spiccato pollice verde: intelligente e forte, vanta una grande capacità di adattamento. E un fascino che conquista. In questo post trovate consigli di coltivazione, curiosità, origine e perché vi suggerisco di averne una!
Appunti
È la bellezza della semplicità. Foglie luminose e garbati fiori bianchi, la grazia è tutta lì: in pochi, buoni ingredienti. Alla portata di tutti, perché lo spatifillo non richiede particolari attenzioni, ma poche e facili cure. E può essere sfoggiato in casa: è una perfetta pianta d’appartamento! Dimostra come la natura – più di mobili o tappeti – sa essere chic.
Curiosità sullo spatifillo

Il mio spatifillo. © oltreilbalcone
In inglese, è anche conosciuta con il suggestivo nome di “giglio della pace” (peace lilies). La pianta è originaria delle foreste dell’America Centrale e Meridionale (clima caldo e umido) – la specie più conosciuta, lo spathiphyllum wallisii, viene dalla Colombia. Importata in Europa, divenne presto molto diffusa grazie alla sua crescita veloce e alla capacità di resistenza. Per questo, è particolarmente adatta se siete alle prime armi e volete cimentarvi con il mondo del verde (esperienza consigliata… fa bene al corpo e alla mente!).
Descrizione della pianta
Tra le lunghe foglie, lucide e appuntite, di colore verde scuro brillante, spiccano fiori bianchi riuniti attorno ad una lunga spata, la cui forma ricorda quella di un cucchiaio. Per questo, comunemente, lo spatifillo è anche chiamato “pianta cucchiaio”.
Dritte di giardinaggio
- Ogni volta che innaffiate la pianta, ruotatela di un quarto di giro, per equilibrare il passaggio di luce ed evitare che assuma un profilo inclinato.
- Va bagnata con regolarità, il terriccio non dovrebbe rimanere mai del tutto asciutto. Vaporizzate periodicamente le foglie, ve ne sarà grata!
- Tagliate le foglie ingiallite alla base, con una forbice ben affilata. Meglio evitare di strapparle a mano.
- Una volta al mese le foglie amano fare un ‘bagnetto’: pulitele con uno straccio o una spugnetta – imbevuti con un po’ d’acqua – sopra e sotto, per togliere la polvere e dargli un’aspetto fresco. No a prodotti lucidafoglie.
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2 Comments
rossana
Febbraio 17, 2016 at 10:49 amun’estate abbandonato in giardino 8 e non è una pianta da esterno, lo so!) mi è quasi morto.. Poi lo potato completamente e adesso sta rinascendo….
Corinna Agostoni
Febbraio 17, 2016 at 1:19 pm… per fortuna! In realtà in estate si può portare all’esterno, ma in posizione semi-ombreggiata e non dimenticandosi di lei