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Atene, cosa vedere in 3 giorni

Atene

Fiore on the road: i mazzolini, bianchi e profumati, di aglio selvatico, venduti per le strade di Atene.

Passato e presente si incontrano qui. Atene è maestosa. Come potrebbe non esserlo la città che ospita uno dei più grandi monumenti culturali del mondo? Il Partenone – magnifico tempio greco in stile dorico, dedicato alla dea Atena – domina dall’acropoli, una rocca che si eleva 156 metri sul livello del mare e profuma di storia. Vederselo davanti agli occhi (incantevole la notte, illuminato) fa compiere d’improvviso un salto nel tempo. Ma c’è anche altro. Atene è frizzante, dinamica. Vanta un museo a cielo aperto, rappresentato dai molteplici murales (ve ne parlo qui) che raccontano e colorano la città. E poi ci sono i numerosi ristoranti e locali, sempre affollati, che la animano; gli scorci inaspettati; le diverse anime dei quartieri. La capitale della Grecia è viva. Vibrante.

Itinerario e sguardo su Atene

Atene è costituita per lo più da casette basse – che danno la sensazione di visitare un paesino, più che una metropoli – e da generosi balconi e terrazze, sempre adornati con splendide piante.

Aglio selvatico

Aglio selvatico, venduto per le strade di Atene. © oltreilbalcone

Le strade sono costeggiate da rigogliosi alberi di arancio ed attraversate da una quantità inimmaginabile di gatti, a cui turisti ed esercenti dei locali sono soliti lasciare diversi spuntini. Come effetto della crisi, il traffico si è ridotto rispetto a qualche anno fa (mantenere un’auto costa) e i riscaldamenti di molte case vengono tenuti spenti, anche nei mesi più freddi (fortunatamente il clima è per lo più mite). La conseguenza positiva è la diminuzione dell’inquinamento.

Uno dei tanti gatti che gironzolano ad Atene

Uno dei tanti gatti che gironzolano ad Atene. © oltreilbalcone

La capitale greca è costellata di bar e ristoranti, quasi tutti con dehors (riscaldati, in inverno), che animano le strade con tavolini colorati dove le persone mangiano, conversano amabilmente e bevono. La moda del momento, in qualsiasi ora della giornata, è il ‘freddocino‘, un cappuccino in versione ghiacciata con l’aggiunta di cioccolato. Da sapere: i ritmi di vita sono spostati in avanti. Si pranza dalle 14 alle 18 e la sera dopo le 22; è comune trovare persone che iniziano a cenare a mezzanotte. L’aspetto conviviale è importante, si può rimanere a tavola per diverse ore. Non si tratta solo di mangiare, ma di stare insieme, condividere un momento. Quello che segue è il mio itinerario di viaggio di 3 giorni.

Atene

Uno dei locali colorati di Atene. © oltreilbalcone

Giorno 1: la Plaka 

Dopo aver lasciato le valige all’Acropolis Museum Boutique Hotel (consigliato!), passeggio amabilmente nel quartiere storico della Plaka, che sorge ai piedi dell’Acropoli ed è un susseguirsi di strette viuzze con taverne, vivaci caffè, botteghe, deliziose piazze e negozietti di souvenir. Tra le belle chiese che si possono visitare in questa zona, quella ortodossa di San Nicola (St. Nicholas Ragkava) – protettore dei marinai – risale all’XI secolo ed ospita la prima campana suonata dai greci per festeggiare la fine della dominazione turca.

Atene @oltreilbalcone

La chiesa ortodossa di San Nicola. © oltreilbalcone

Dal bagno turco alle degustazioni di ouzo

A pochi passi da qui si trova il Bath House of the Winds, l’unico bagno turco rimasto in città, risalente al XVII secolo: non più attivo, ma ben restaurato, è una delle poche testimonianze dell’epoca ottomana. Per l’aperitivo, da Brettos Plaka si fanno ottime degustazioni di ouzo, un distillato secco al sapore di anice (usato anche per pasteggiare, come alternativa al vino), bevuto con qualche cubetto ghiaccio e allungato con acqua; un cugino del Pastis.

Brettos Plaka

Brettos Plaka. © oltreilbalcone

A cena mi fermo in una tipica taverna greca, al Byzantino Restaurant, l’usanza è ordinare diversi piatti da condividere e non mi tiro indietro. Le alternative vegetariane non mancano: dalle crocchette di porri alle zucchine fritte, da una cremina di melanzane con peperoncino al mitico tzatziki (yogurt, cetrioli e aglio). Il mio piatto del cuore è il saganaki, formaggio fritto, a cui si può aggiungere una spruzzata di limone. Dietro di me, una tavolata di turchi inizia a cantare. Nonostante la crisi, l’atmosfera è spensierata. In fondo, a cosa serve preoccuparsi? Meglio brindare e lasciare dietro di sé i brutti pensieri.

Saganaki, formaggio fritto

Saganaki, formaggio fritto. © oltreilbalcone

Giorno 2: da Monastiraki al Pireo 

L’indomani visito il quartiere di Monastiraki che vanta un colorato mercatino delle pulci. Negozi e bancarelle vendono di tutto: dalle brocche colorate ai bouzouki (antico strumento musicale greco), dai gioielli alla paccottiglia. Per trovare qualcosa di interessante da acquistare come souvenir, bisogna armarsi di spirito critico e cercare con pazienza. Il mercato è circondato da caratteristici negozi che vendono corde, lampade e scale: perdersi in queste vie secondarie permette di assaporare l’atmosfera autentica del luogo.

Monastiraki

Alcuni degli oggetti in vendita nel mercatino di Monastiraki. © oltreilbalcone

Monastiraki era, un tempo, il cuore ottomano di Atene ed è ancora possibile respirare nell’aria una brezza mediorientale. Per un break veloce, il bar Hymopeeo propone centrifughe fresche ed ottime zuppe, dalle carote con zenzero alla zucca, rigorosamente con prodotti di stagione. La sera questa zona, molto vivace, è frequentata da diversi artisti di strada che suonano en plein air. Merita l’aperitivo in terrazza da 360 Cocktail Bar (ottimo il cocktail con gin e gelsomino!), per godere di una suggestiva vista panoramica sull’Acropoli: il Partenone – visibile da quasi ogni angolo della città – mostra da qui un profilo particolarmente accattivante.

Partenone by night

Il Partenone di Atene illuminato, di notte. © oltreilbalcone

Il quartiere di Psiri 

Attraversando Pittaki street, originale via decorata con lampadari uno diverso dall’altro, si giunge nel coloratissimo quartiere Psiri.

Pittaki street

I lampadari di Pittaki street ad Atene. © oltreilbalcone

La città vanta ovunque bellissimi murales (leggi l’articolo dedicato), ma in questa zona sono particolarmente numerosi e si accompagnano a divertenti tombini e pilomat, disegnati con fantasia. Diversi negozi propongono marionette di Pinocchio di tutte le taglie, mentre per strada sono venduti profumati mazzolini di aglio selvatico, con incantevoli fiori bianchi.

Atene

Murales ad Atene. © oltreilbalcone

Psiri, Atene

I pinocchi per le strade del quartiere Psiri di Atene. © oltreilbalcone

Bar e locali si susseguono senza sosta, ognuno con i propri tavolini dalle molteplici tonalità. Verve Music Café è un grazioso baretto che, oltre a proporre musica dal vivo tutte le sere, include un piccolo laboratorio d’artigianato, dove vengono pitturati i vasi, esposti poi nel locale. Piazza Iroon, un tripudio di mandarini e alberi d’arancio, è costellata di taberne: ricordatevi sempre di alzare lo sguardo, alcuni graffiti sono stati dipinti nella parte più alta dei palazzi e confinano con il cielo.

Psiri, Atene @oltreilbalcone

Una delle vie con tanti locali del quartiere Psiri di Atene. © oltreilbalcone

Nelle vicinanze, lo storico mercato centrale della città – Varvakios Agora – propone frutta, spezie, carne e pesce, provenienti da tutta la Grecia: è qui che vengono a rifornirsi i ristoratori e i cittadini.

Varvakios Agora

Una bancarella del mercato Varvakios Agora. © oltreilbalcone

Dove mangiare vicino al mercato storico 

Una tappa piacevole, a pochi passi dal mercato, è la Taverna Klimataria (alcune sere, concerti live di rebetiko). Personale gentilissimo e ambiente pittoresco. L’impressione è di mangiare all’aria aperta, pur essendo in un interno: soffitto in vetro con edere e viti che penzolano dal soffitto, pareti giallo limone, mattoni a vista e qualche botte di vino che sporge. Ottima la purea di fave con limone, le melanzane arrosto con prezzemolo e lo stufato di sedano rapa con aneto. Per i carnivori, souvlaki a perdita d’occhio (tipico spiedino di pollo, agnello o maiale con verdure grigliate).

Taverna Klimataria @oltreilbalcone

Taverna Klimataria. © oltreilbalcone

Il Partenone e il quartiere Anafiotika 

Atene sa regalare belle sorprese, alternando scorci intriganti, molto diversi l’uno dall’altro, a poca distanza. La passeggiata circolare che porta al Partenone (per visitarlo, tenete presente l’orario d’apertura, dalle 8 alle 15) è un piacevole viavai di turisti, famiglie, cani a passeggio e coppiette che si baciano ispirate, dinnanzi ad uno dei simboli per antonomasia della bellezza classica. Musicisti ed artisti di strada si avvicendano in un’atmosfera spensierata, alcuni ragazzi fanno due tiri a pallone.

Quartiere Anafiotika

Veduta di Atene dal quartiere Anafiotika. © oltreilbalcone

Nella parte più alta dell’Acropoli si ammira lo splendore del passato, mentre qui c’è la quotidianità, con tutti i suoi colori. È un incessante, gradevole, saltellare tra la storia ed il presente. Sotto le pendici del Partenone, si cambia nuovamente registro: il quartiere Anafiotika, sopra la Plaka, è un rincorrersi di viette strette con casette bianche e basse, porte azzurre, viola o rosse e deliziosi vasi e piante rampicanti ad incorniciarle. D’improvviso, sembra di essere alle isole Cicladi. Questo è anche un delizioso punto panoramico per ammirare la città dall’alto, in tutto il suo fascino.

Quartiere Anafiotika

Rosa rampicante ad Atene, nel quartiere Anafiotika. © oltreilbalcone

Il museo dell’Acropoli 

Una prospettiva diversa, questa volta sul Partenone, si gode dal Museo dell’Acropoli, moderna e luminosa architettura in ferro e vetro concepita dall’architetto svizzero Tschumi. La struttura ospita un itinerario cronologico che espone l’evoluzione dell’arte greca: sculture, statue e frammenti di decorazioni arcaiche.

Museo dell'Acropoli @oltreilbalcone

Il Museo dell’Acropoli di Atene. © oltreilbalcone

Veduta del Partenone dal Museo dell'Acropoli di Atene.

Veduta del Partenone dal Museo dell’Acropoli di Atene. © ClaudioAgostoni

Cena al Pireo 

La sera mi spingo sino al Pireo, il più grande porto della Grecia, per una cenetta chic da Vassilenas, che rivisita con estro i piatti della tradizione. Si può raggiungere comodamente in metropolitana (linea 1, verde), ma anche in taxi (dal centro città, ci vogliono poco più di 10 euro). Il ristorante, che ricorda con eleganza l’interno di una nave, organizza degustazioni di vino e vanta una sala dedicata. Ordino una buona bottiglia di Assyrtiko, un vitigno autoctono di Santorini, assaporando nuovamente la giornata appena trascorsa.

Giorno 3: pranzo a Mikrolimano e Gazi 

Il giorno successivo torno al Pireo e, da qui, prendendo l’autobus numero 20 raggiungo Mikrolimano, un piccolo porticciolo, pittoresco, dove sono ormeggiate barche a vela, da pesca e yatch. È tutta un’altra città, questa. Che vale la pena di scoprire. Sembra un sonnecchioso paesino, che si anima durante l’ora di pranzo e cena: venire qui per mangiare pesce – dalle cozze fritte al polipo alla griglia – è un’idea garbata.

Mikrolimano @oltreilbalcone

Uno scorcio su Mikrolimano. © oltreilbalcone

Il litorale è un susseguirsi di incantevoli taverne pied dans l’eau. I menù sono molto simili, bisogna solo farsi ispirare (ogni locale ha il suo “butta dentro” che proverà a convincervi ad entrare). È la prima volta che vedo il mare, in questo nuovo 2016: il cielo è color ardesia e le imbarcazioni riflettono i colori sull’acqua. L’atmosfera è rilassata. Il tempo – che altrove sfugge di mano – mi sembra finalmente mio.

Mikrolimano

Una taverna di Mikrolimano. © oltreilbalcone

Il quartiere trendy di Gazi 

Tornata nel cuore di Atene, scopro (ancora) un nuovo volto della città. E’ il quartiere di Gazi, una zona industriale riqualificata, trasformatasi in luogo di tendenza, dove sono nati café, discoteche e locali trendy. Nel vecchio gazometro, divenuto uno spazio espositivo – Technopolis -, si alternano eventi culturali: dalla danza al teatro, dalla musica alle mostre. Un indirizzo sfizioso è il MoMix, cocktail bar molecolare, con dj-set di musica elettronica.

MoMix

MoMix © oltreilbalcone

Si può scegliere tra drink da bere, da mangiare o ‘caramelle’ che esplodono in bocca. Ordino, tra le “alcohol bubbles“, un Bubble Gum (vodka e gomma da masticare) e, tra i “molecular highlights“, un Blitz-Art (gin, litchi, vaniglia, ghiaccio secco e caviale al liquore di rosa). Atene è così, un viaggio nel viaggio. E quando pensi di conoscerla, di aver compreso il suo incessante altalenarsi tra passato e presente, ecco che, sorniona, mostra un profilo inedito. È il futuro, che fa capolino.

DRITTE TAKE AWAY

Dove ho dormito
Acropolis Museum Boutique Hotel – confortevole, stile classico e centralissimo. Prezzi onesti.
Ristoranti consigliati
Taverna Klimataria (Sq. Theatrou 2) – pittoresco.
Byzantino Restaurant (St. Kydathineon 18) – taverna tradizionale.
Vassilenas – cena gourmet (cara, per gli standard del posto – 35/40 euro circa a persona).
Atene da bere
Brettos Plaka (St. Kydathineon 41) – degustazioni di ouzo.
MoMix, Molecular Mixology Bar – cocktail molecolari.
360 Cocktail Bar – vista spettacolare del Partenone.
Verve Music Café – musica dal vivo tutte le sere e piccolo laboratorio di artigianato.
Da vedere
§ Passeggiare nel quartiere della Plaka.
§ Mercatino delle pulci di Monastiraki.
§ Mercato Varvakios (dal lunedì al sabato).
§ Museo dell’Acropoli.
§ Vista panoramica della città dal quartiere Anafiotika.
§ Murales del colorato quartiere Psiri
§ Mikrolimano, piccolo porto vicino al Pireo.
§ Quartiere di Gazi e la sua nightlife trendy.

SCOPRI ANCHE…
Atene: i murales della città (leggi l’articolo)

ALTRE METE DA NON PERDERE IN GRECIA
Salonicco (leggi l’articolo)
Andros, l’isola alternativa delle cicladi (leggi l’articolo)

Atene

Veduta su Atene. © oltreilbalcone

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1 Comment

  • Reply
    I murales di Atene, galleria en plein air | oltreilbalcone
    Febbraio 19, 2016 at 2:34 am

    […] In qualche modo, riflettono gli abitanti che le abitano e, da questi, ne sono influenzate. L’Atene che ho avuto occasione di scoprire recentemente non è la stessa di chi l’ha visitata anche solo cinque anni fa. Come lei, […]

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