L’acero è la dimostrazione di come l’autunno sia una stagione dolce, fatta di bellezze sussurrate e di sfumature. Il sole si placa, illuminando edifici ed alberi con suggestivi giochi di colore ed armonie intense. C’è una luce diversa. Speciale. Le foglie acquistano tonalità calde, dal senape al granata. Le vigne arrossiscono e alcune piante, con sensualità, si spogliano. In modo garbato, il mio acero mi bisbiglia che l’autunno è giunto. Vi racconto come coltivare questa pianta, ma anche curiosità, usanze nel mondo, poesie e personaggi famosi ad essa legati.
Appunti
In alcuni momenti capita di sapere, con esattezza, cosa si desidera. Due anni fa decisi che sul mio balcone avrei tanto voluto un acero. E così, fedele alle mie aspettative, ad Orticola – mostra mercato milanese di fiori e piante, che ogni anno si tiene a maggio, nei Giardini Pubblici Indro Montanelli di Milano – mi feci un regalo e ne acquistai uno. Perché ho sempre ammirato il suo slancio aggraziato e la leggerezza visiva, i rami tenaci, capaci di resistere al vento flettendosi con elasticità senza spezzarsi, la sua chioma e la gamma di tonalità calde che proprio in autunno – il mese in cui sono nata – regala spettacolo.
A dispetto di quelli che definiscono questa stagione grigia, l’acero è una rivincita, calda e avvolgente. Negli Stati Uniti ed in Canada, dove sorgono sconfinate foreste, alcune agenzie viaggi organizzano dei tour dedicati per ammirare l’incredibile varietà di sfumature delle sue foglie. La poetessa statunitense Emily Dickinson ne rimase folgorata “L’acero indossa una sciarpa più gaia. La campagna una gonna scarlatta, Ed anch’io, per non essere antiquata, Mi metterò un gioiello.” Anche il giornalista del New York Times Hal Borland non fu indifferente al suo fascino “Prendi un filare di aceri in questa luce leggera e vedrai l’autunno incandescente attraverso le foglie. La promessa di oro e cremisi è tra i rami, anche se per adesso si è realizzata solo su un ramo solitario, un cespuglio impaziente o un timido piccolo albero che non ha ancora imparato a cronometrare i suoi cambiamenti.”

A sinistra, l’acero sul mio terrazzo milanese. © oltreilbalcone
In Giappone, gli aristocratici si ritrovavano in autunno sotto i momiji screziati di rosso per suonare, recitare poesie e cantare; col tempo questa usanza signorile divenne popolare. Oggi il momijigari – 紅葉狩 caccia all’acero giapponese – è un rito collettivo di omaggio alla natura che richiama molteplici persone da ogni parte del Paese e del mondo. Giornali e tv riportano con meticolosità le informazioni sull’evoluzione della mutazione del colore delle foglie degli aceri. Un vero spettacolo.
Tornando a me, soddisfatta del bell’esemplare che impreziosisce il mio balcone milanese, i prossimi sogni da realizzare sono due viaggi. Destinazione Canada (leggi l’articolo) e Giappone.
Curiosità sull’acero
Sulla bandiera canadese domina con orgoglio una foglia d’acero rossa stilizzata, con undici punte. Questa pianta è un importante simbolo nazionale, utilizzato spesso anche come logo di molte compagnie e società locali, dalla squadra calcistica Toronto FC alla compagnia aerea Air Canada. Il primo sindaco di Montréal, Jacques Viger, ne parlò come “il Re dei nostri boschi, il simbolo del popolo canadese“. Da fine ‘800 la foglia fu impressa su tutte le monete canadesi, oggi rimane sul centesimo di dollaro.
Il legno di acero è tra i più utilizzati per la costruzione di strumenti musicali, dai manici delle chitarre elettriche ai tamburi. Dall’acero da zucchero si ricava l’omonimo sciroppo, che vanta proprietà antiossidanti ed è utile in caso di gastrite.
Descrizione della pianta
Pianta elegante dalle foglie palmate che spaziano dal verde brillante all’oro, dall’albicocca al porpora.
Dritte di giardinaggio
- Soprattutto per gli aceri di origine asiatica, è preferibile posizionarli in posizione semi-ombreggiata, per evitare che le foglie si brucino durante l’estate, quando il termometro supera i 30°.
- Importante garantire un ottimo drenaggio, i ristagni d’acqua possono creare gravi danni.
- Non è necessario potarlo, con il passare del tempo la chioma assume un portamento compatto e denso.
- Attenzione ai venti freddi.
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