Flower on the road: la solitaria ninfea rosa che impreziosisce l’elegante fontana dell’Hearst Castle.
Lasciata Santa Cruz, costeggiamo campi di fragole, cavoli e carciofi. Ci fermiamo nella sciccosa Carmel-by-the-Sea per colazione.
La bakery ha un ampia scelta di biscotti anche per gli amici a quattro zampe.
Una volta ripresa la highway 1, raggiungiamo la regione di Big Sur. Ruvida, affascinante, incontaminata. È un tratto di costa che profuma di timo ed eucalipto, dove le potenti onde del Pacifico si infrangono senza timori sulle insenature rocciose. Alle spalle giacciono indisturbate immense foreste di sequoie.
Henry Miller, per sfuggire alla società dei consumi che tanto detestava, visse qui per 17 anni, alternando la scrittura a lunghe passeggiate a piedi. Chissà se ci ha mai portato anche Marilyn… Mentre respiro a pieni polmoni quest’aria sincera, accanto a me un colibrì (è la prima volta che ne vedo uno!) si posa su una bella pianta con fiori color corallo.
In questa zona la natura è generosa. Il cielo è popolato da pellicani, mentre in spiaggia faccio la mia conoscenza con gli elefanti marini, enormi mammiferi che sono soliti addormentarsi beati sulla sabbia in riva al mare. Mi sconsigliano di avvicinarmi troppo, pare non gradiscano. Li rispetto, avranno le loro ragioni.
Poco più a sud visitiamo Hearst Castle, la gigantesca residenza del magnate della stampa William Randolph Hearst (devo rivedermi “Quarto Potere” di O. Welles). Sarebbe obbligatoria la prenotazione (è il secondo sito più visitato della California, dopo Disneyland), ma siamo fortunati ed otteniamo lo stesso 4 biglietti. Le condizioni di visita sono molto severe: niente gomme da masticare, bisogna camminare esclusivamente sui tappeti predisposti altrimenti scatta l’allarme… In compenso i miei occhi non credono a quel che vedono.
Si tratta della casa più costosa al mondo, solo nella residenza principale conta 38 camere da letto, 41 stanze da bagno e 30 caminetti. Il castello si trova all’interno di un parco privato dove Mr Hearst volle daini, bisonti, lama e zebre in assoluta libertà (ci sono tutt’ora).
Splendide rose, piante di limone, mandarini, cactus e bouganville. Basta immaginare un fiore e quello compare come d’incanto. C’è tutto. E di più. Non mancano due piscine, nella sublime Neptune – in stile greco-romano con templi e statue – hanno girato la scena finale del film Grande Gatsby (quello con Robert Redfort). Rimango intontita dall’esperienza.
Nel pomeriggio approdiamo in un paesino del FarWest: Cayucos. Lo amerò.
Troviamo uno splendido motel a 90 dollari –Seaside Motel – con camere personalizzate. La mia preferita è la “tea for two“, la teiera è la regina indiscussa della camera.
Al tramonto facciamo un aperitivo sul molo, da Shoneers. Per me, martini cocktail (gin) con cetriolo, jalapenos e lime. Me lo servono in un bicchiere ghiacciato e capisco che sanno il fatto loro. Fresco, piccante, sublime. La specialità della casa è il bloody mary, con 2 dollari extra hai anche un gambero all’interno del bicchiere al posto del sedano. Resto fedele al primo amore, pasteggio con il dirty Martini.
È una serata speciale. Tanto da farmi sognare di restare a vivere qui e fare la barista in questo locale in legno che si affaccia sul mare. American dream.
DRITTE TAKE AWAY
Dove ho dormito
Seaside Motel
Da vedere
§ Carmel-by-the-sea
§ Big Sur
§ Hearst Castle
§ Cayucos
Aperitivo romantico vista Oceano
Shoneers (Cayucos)
Tappa gourmand
Brown Butter Cookies Company – degustazione di biscotti al burro
→ Tappa successiva: Santa Barbara e Death Valley
3 Comments
Santa Barbara e Death Valley | oltreilbalcone
Settembre 3, 2013 at 6:55 am[…] ← Big Sur e Cayucos settembre 2, 2013 · 5:09 pm ↓ Salta ai commenti […]
Santa Barbara e Death Valley | oltreilbalcone
Gennaio 26, 2016 at 4:16 pm[…] ← Big Sur e Cayucos Pasadena e Orange County → by Corinna Agostoni | settembre 2, 2013 · 5:09 pm ↓ Jump to Comments […]
Santa Cruz | oltreilbalcone
Febbraio 23, 2016 at 3:03 pm[…] San Fran Big Sur e Cayucos → by Corinna Agostoni | settembre 1, 2013 · 3:17 am ↓ Jump to […]