3 In Mondo/ Stati Uniti/ Viaggi

Seattle: cosa vedere e perché andarci

Pianta on the road: i rigogliosi pini che avvolgono, come in un abbraccio, Seattle.

La faccio breve. Siamo 4 amici. Percorreremo tutta la costa occidentale degli Stati Uniti, da nord a sud. Il nostro viaggio on the road comincia a Seattle e questo post parla di lei. Pacata, gentile. E fertile di sorprese. In questa città morì Kurt Cobain. E nacque il primo Starbucks. Sacro e profano. Vi racconto la mia esperienza in questa metropoli circondata da montagne e foreste sempreverdi, che si affaccia sull’Oceano Pacifico, nel Nord degli USA.

Perché visitare Seattle

È la città americana con il maggior numero di laureati. Ha dato i natali a persone del calibro di Paul Allen, il co-fondatore di Microsoft, e Jimi Hendrix. Si è conquistata il suo posto nel pantheon delle grandi metropoli americane grazie ad una scena musicale di fama mondiale. Eddie Vedder ci si trasferì per la rivoluzione underground in corso, figlia dei Sex Pistols e dei Clash.

Clima e dintorni di Seattle

Dormiamo da una cara amica in una deliziosa casa a poche miglia dalla città. Il giardino ha un curato prato all’inglese ed è impreziosito da ortensie bianche, azzurre e color lavanda. Tutt’intorno alberi. Seattle è circondata da rigogliose foreste di pini, abeti e sempreverdi. La mia frequentazione con il telefilm “Grey’s Anatomy” mi insegna che piove sempre, ma noi siamo fortunati: se ci andate d’estate, la città è piacevolmente calda (raggiunge anche i 30 gradi) e molto godibile.

La casa dove ho dormito, a pochi chilometri da Seattle, circondata da boschi.

La casa dove ho dormito, a pochi chilometri da Seattle, circondata da boschi. © oltreilbalcone

 

Croquet, cucina e fuso

20130826-192532.jpgLa mia amica americana Maria, nel giardino di casa, ha un bel campo di croquet, quello sport che l’Alice di Lewis Carroll pratica con i poveri fenicotteri nella corte della Regina di Cuori. È molto diffuso, da queste parti.

Per cena Maria prepara, a me e ai miei amici, una cena pantagruelica con alcune delle prelibatezze che si mangiano spesso da queste parti: granchi e salmone affumicato.

Il fuso orario si fa sentire: rispetto all’Italia, quando c’è l’ora legale, Seattle è 9 ore indietro (che diventano 8 quando non c’è l’ora legale). Il viaggio in aereo, da Milano, dura circa 14 ore.

 

Il mercato di Pike Place

La scoperta di Seattle parte dal mercato pubblico di Pike Place, un tripudio di energia e colori. È famoso per il lancio dei salmoni tra i banchetti che vendono il pesce. Qui troverete di tutto, dalla frutta biologica ai saponi al cocco. Tanti gli stand che vendono mazzi di fiori pronti per essere regalati, dai 10 dollari in su: dai girasoli alle bocche di leone.

L'ingresso del mercato pubblico di Pike Place a Seattle.

L’ingresso del mercato pubblico di Pike Place a Seattle. © oltreilbalcone

 

Il quartiere di Occidental Park

Seattle è una città che si lascia visitare senza troppe resistenze. I dehors dei locali sono impreziositi da fiori colorati, disposti con ordine e precisione. Occidental Park, dietro Piooner Square, vanta sfiziose gallerie d’arte ed edifici in stile neoromantico, ricoperti parzialmente dall’edera.

Stand di fiori al mercato di Pike Place.

Stand di fiori al mercato di Pike Place. © oltreilbalcone

Space Nidle e museo Experience Music Project

Il Seattle Center, dove svetta lo Space Nidle, si raggiunge con il monorail, un trenino sopraelevato che fa un po’ effetto Blade Runner. In questa zona, merita una visita l’Experience Music Project, davvero avvincente. È un museo dedicato alla storia musicale della città con sezioni interattive che includono sale di registrazione con possibilità di provare chitarre e altri strumenti.

Lo Space Nidle di Seattle.

Lo Space Nidle di Seattle. © oltreilbalcone

 

Un ristorante francese a Seattle

Nel downtown di Seattle mi siedo da Le Pichet, un bistrot dal sapore francese, con qualche tavolino all’aperto. Sorseggio un calice di rosé e assaporo olive al pastis e arancia: porto la Francia sempre nel cuore, in ogni viaggio, che posso farci?! Ricordatevi che da queste parti iniziano presto a mangiare, verso le 17.30; difficilmente troverete posti aperti dopo le 22. Ma che importa l’ora, sono felice. Le vacanze sono finalmente cominciate.

Meta successiva: Oregon (leggi l’articolo)

DRITTE TAKE AWAYRistorante Le Pichet, Seattle

Seattle
Ristoranti consigliati
Le Pichet, 1933 1st avenue – Seattle
Grazie Restaurant, 16943 Southcenter Pkwy, Tukwila
Da vedere

§ Pike Place
§ Occidental Park
§ Seattle Center e l’Experience Music Project

SCOPRI ANCHE…
California del Nord (leggi l’articolo)
Sonoma e Napa Valley (leggi l’articolo)

 

You Might Also Like

3 Comments

  • Reply
    Oregon | oltreilbalcone
    Agosto 28, 2013 at 6:47 am

    […] ← Seattle agosto 28, 2013 · 6:46 am ↓ Salta ai commenti […]

  • Reply
    San Diego | oltreilbalcone
    Settembre 8, 2013 at 5:47 am

    […] di riso dalle fantasie psichedeliche. Chiaccheriamo, mangiamo, ripercorriamo le nostre tappe. Da Seattle, abbiamo macinato chilometri, scoprendo storie, paesaggi, persone. L’America ti regala quella […]

  • Reply
    San Diego | oltreilbalcone
    Febbraio 17, 2016 at 6:02 pm

    […] di riso dalle fantasie psichedeliche. Chiaccheriamo, mangiamo, ripercorriamo le nostre tappe. Da Seattle (leggi qui l’articolo), abbiamo macinato miglia, scoprendo storie, paesaggi, persone. L’America ti regala quella […]

  • Leave a Reply

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:

    Continuando la navigazione su questo sito autorizzi l'uso di cookies. Maggiori informazioni

    I cookies di Oltreilbalcone vengono attivati in modo da permetterti di avere la miglior esperienza possibile su questo sito. Se prosegui a visitare Oltreilbalcone senza cambiare le tue preferenze o cliccando "Accetto" qui sotto, ne autorizzi l'utilizzo.

    Chiudi